Travocort: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Travocort (Isoconazolo + Diflucortolone): sicurezza e modo d’azione

Travocort (Isoconazolo + Diflucortolone) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Micosi superficiali (dermatofizie, candidosi, pityriasis versicolor) della cute glabra o coperta da peli. Per la presenza di diflucortolone valerato, Travocort è particolarmente indicato per il trattamento delle micosi che presentano manifestazioni cutanee a carattere decisamente infiammatorio od eczematoso.

Travocort: come funziona?

Ma come funziona Travocort? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Travocort

I risultati degli studi sulla tossicità acuta non hanno dato indicazioni di alcun rischio di intossicazione acuta a seguito di una applicazione cutanea singola di un eccessivo quantitativo (applicazione su un’ampia superficie in condizioni che favoriscono l’assorbimento) o di ingestione accidentale.


Travocort: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Travocort, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Travocort

Categoria farmacoterapeutica: derivati imidazolici e triazolici, associazioni Codice ATC: D01AC20

Travocort contiene l’antimicotico imidazolico ad ampio spettro d’azione, isoconazolo nitrato all’1% e l’antiinfiammatorio corticosteroideo, diflucortolone valerato allo 0,1%.

L’isoconazolo nitrato è un antimicotico impiegabile nel trattamento delle micosi cutanee superficiali. Grazie al suo ampio spettro d’azione, Travocort è attivo sui dermatofiti, i lieviti, i miceti del tipo "pseudolieviti", le muffe ed i microorganismi responsabili della pityriasis versicolor così come contro i batteri gram-positivi in-vitro e contro i microorganismi responsabili dell’eritrasma.

L’isoconazolo nitrato nella prova della diluizione in serie ha dimostrato inalterato il suo spettro d’azione nei confronti di dermatofiti, lieviti, pseudolieviti, muffe, batteri Gram positivi anche dopo l’aggiunta di diflucortolone valerato nel rapporto 10:1 corrispondente a quello dell’associazione. D’altra parte l’aggiunta di isoconazolo nitrato non ha compromesso le proprietà antiflogistiche e vasocostrittrici del diflucortolone valerato (test dell’orecchio di ratto e disegno sperimentale di Wells). Il diflucortolone valerato inibisce l’infiammazione nelle affezioni flogistiche ed allergiche della cute ed allevia i disturbi soggettivi quali prurito, bruciore e dolore.


Travocort: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Travocort agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Travocort è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Travocort: dati sulla sicurezza

Isoconazolo nitrato

L’isoconazolo penetra efficientemente nella pelle umana e raggiunge la concentrazione massima nello strato corneo e negli strati sottostanti dell’epidermide.

Nello strato corneo sono mantenute elevate concentrazioni dopo 6 ore dall’ultima somministrazione topica.La rimozione dello strato corneo prima dell’applicazione aumenta la concentrazione di isoconazolo nell’epidermide sottostante. Le concentrazioni del farmaco nello strato corneo e nell’epidermide superavano di diverse volte le concentrazioni inibenti minime e antimicotiche biocide (MIC) dei più importanti patogeni (batteri Gram positivi e funghi).

L’isoconazolo nitrato può essere rilevato al di sopra della MIC nello strato corneo e nei follicoli piliferi dopo una settimana dal termine di un periodo di applicazione di due settimane.

Diflucortolone valerato

L’isoconazolo non influenza la penetrazione e l’assorbimento percutaneo del diflucortolone valerato. Il diflucortolone valerato penetra rapidamente la cute. La quantità di corticosteroide assorbita per via percutanea è bassa. Meno dell’1 % della dose applicata a livello topico di Travocort è assorbita a livello percutaneo.

Il diflucortolone ha un’emivita di circa 4 ore se somministrato per via endovenosa.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Travocort: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Travocort

Travocort: interazioni

Questo medicinale contiene alcool cetostearilico pertanto può causare reazioni cutanee locali (ad es. dermatiti da contatto).


Travocort: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Travocort: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Gravidanza

Non sono disponibili dati riguardanti l’uso di isoconazolo nitrato/diflucortolone valerato nelle donne in gravidanza.

L’uso di preparazioni topiche contenenti glucocorticoidi non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. In particolare, si deve evitare durante la gravidanza il trattamento di estese aree, l’uso prolungato o il bendaggio occlusivo. Tuttavia, la somministrazione durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il feto, perciò nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.

Studi epidemiologici suggeriscono che vi può essere un aumentato rischio di palatoschisi nei neonati da donne trattate con corticosteroidi sistemici durante il primo trimestre di gravidanza. Non può essere esclusa la possibilità di insorgenza di reazioni avverse nei neonati le cui madri sono state trattate durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.8).

Studi su animali (topi, ratti e conigli) hanno mostrato una tossicità riproduttiva per il diflucortolone valerato (vedere paragrafo 5.3).

Allattamento

Non è noto se l’isoconazolo nitrato/diflucortolone valerato sono escreti nel latte umano. Non si può escludere un rischio per il lattante.

Le donne in allattamento non devono essere trattate sul seno per evitare l’accidentale ingestione da parte del bambino.

L’uso di Travocort durante l’allattamento non è raccomandato soprattutto per il trattamento di estese aree, l’uso prolungato o il bendaggio occlusivo.

La somministrazione di Travocort durante l’allattamento deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il bambino. Non può essere esclusa la possibilità di insorgenza di reazioni avverse nei bambini le cui madri sono state trattate durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.8).

Fertilità

I dati preclinici non hanno evidenziato alcun rischio sulla fertilità.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco