Tridelta: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Tridelta (Colecalciferolo): sicurezza e modo d’azione

Tridelta (Colecalciferolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Sindromi carenziali da vitamina D3.

Tridelta: come funziona?

Ma come funziona Tridelta? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Tridelta

Il Tridelta è una soluzione di Colecalciferolo in olio di mandorle dolci. L’uso delle vitamine del complesso D è ormai acquisito dalla terapia nella pratica quotidiana. Il ruolo fisiologico della Vitamina D è quello di regolatore nelle omeostasi del calcio e nel metabolismo dei fosfati. Il suo principale meccanismo di azione è quello di mantenere concentrazioni normali di Calcio e di Fosfati nel plasma, facilitando il loro assorbimento intestinale. Inoltre essa esercita un effetto diretto sui reni aumentando la ritenzione del Calcio e dei Fosfati mediante un riassorbimento tubolare. Questi processi servono a mantenere le concentrazioni del calcio e dei fostati nel plasma ai valori necessari per la normale attività neuromuscolare, per la mineralizzazione delle ossa e per numerose altre funzioni calcio-dipedenti. Una deficienza di Vitamina D da luogo ad un insufficiente assorbimento di Calcio e di Fosfati. Nei bambini e nei ragazzi ciò determina una mancata mineralizzazione del tessuto osseo neo-formato e della matrice cartilaginea, provocando un difetto nella crescita delle ossa, Negli adulti la deficienza di Vitamina D, provoca l’osteomalacia. Esperienze cliniche condotte con farmaci contenenti vitamina D3, per un periodo di tempo che va da sei mesi a due anni, su pazienti affetti da rachitismo carenziale, ipofosfatemico, da ipoparatiroidismo, da ipocalcemia e da osteomalacia, hanno dimostrato un netto miglioramento del bilancio fosfocalcico, una rimineralizzazione nel tessuto osteoide. Altre esperienze cliniche effettuate su pazienti in dialisi, hanno dimostrato l’incidenza del Colecalciferolo nella terapia delle insufficienze ranali. In definitiva la Vitamina D3 va considerata una sostanza indispensabile nella prevenzione e nella cura delle osteopatie da insufficienza renale.


Tridelta: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Tridelta, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Tridelta

Il Colecalciferolo è generalmente ben assorbito nel tratto gastro-intestinale e la principale via di escrezione è attraverso la bile e solo una piccola parte con le urine. La vitamina D3 è assorbita più velocemente e più completamente del Calciferolo (Vitamina D2) in quanto è ottenuta secondo un procedimento che ripete il processo naturale, cioè, per irraggiamento della Colesterina.


Tridelta: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Tridelta agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Tridelta è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Tridelta: dati sulla sicurezza

Studi tossicologici hanno dimostrato che la somministrazione acuta o prolungata nel tempo di dosi eccessive di Vitamia D, può dar lago a varie sindromi, dovute ad un alterato metabolismo del calcio. I sintomi iniziali della tossicità da Vitamina D, consistono in un senso di debolezza ed affaticamento, cefalea, nausea, vomito, associate ad ipercalcemia. Si può avere anche un rapido peggioramento della funzionalità renale, a causa della ipercalcemia con poliuria, proteinuremia, fino ad arrivare a depositi di calcio nei tubuli renali. Test eseguiti sul coniglio per 120 giorni hanno verificato che 50 mcg/Kg non producono effetti tossici ne teratogeni; è stato provalo inoltre che solamente da 250 mcg/kg sempre nel coniglio si manifestano effetti tossici a carico del rene e del fegato senza peraltro manifestare effetti teratogeni.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Tridelta: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Tridelta

Tridelta: interazioni

Non sono state ravvisate interazioni negative con altri farmaci di comune impiego nella terapia pertinente.


Tridelta: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Tridelta: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

L’impiego di Tridelta non altera la capacità di guida, né d’uso di altri macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco