Velphoro: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30 (Ossidrossido Sucroferrico): sicurezza e modo d’azione

Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30 (Ossidrossido Sucroferrico) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Velphoro è indicato per il controllo dei livelli sierici di fosforo in pazienti adulti affetti da malattia renale cronica (MRC) in emodialisi (HD) o dialisi peritoneale (PD).

Velphoro deve essere somministrato nel contesto di un approccio terapeutico multiplo che può includere supplemento di calcio, 1,25-diidrossi vitamina D3 o uno dei suoi analoghi, o calciomimetici per controllare lo sviluppo di osteodistrofia renale.

Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30: come funziona?

Ma come funziona Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30

Categoria farmacoterapeutica: farmaci per il trattamento della iperkaliemia e iperfostatemia; codice ATC: V03AE05

Meccanismo d’azione

Velphoro contiene una miscela di ossi-idrossido di ferro(III) polinucleare (pn-FeOOH), saccarosio e amidi. Il legame al fosfato avviene mediante lo scambio del ligando tra i gruppi idrossile e/o l’acqua e gli ioni fosfato nell’intervallo di pH fisiologico del tratto gastrointestinale.

I livelli sierici di fosforo si riducono come conseguenza del minor assorbimento di fosfato proveniente dalla dieta.

Efficacia clinica

È stato condotto uno studio clinico di fase 3 in pazienti affetti da malattia renale cronica (MRC) in dialisi per studiare l’efficacia e la sicurezza di Velphoro in questa popolazione. Si trattava di uno studio a gruppi paralleli, con controllo attivo (sevelamer carbonato), randomizzato, in aperto, della durata di 55 settimane. I pazienti adulti con iperfosfatemia (livelli sierici di fosforo ?1,94 mmol/L) sono stati trattati con Velphoro a una dose iniziale di 1.000 mg ferro/die seguita da un periodo di titolazione della dose di 8 settimane. È stata determinata la non inferiorità rispetto a sevelamer carbonato alla settimana 12. I soggetti continuavano il trattamento con il medicinale sperimentale dalla settimana 12 alla settimana 55. Dalla settimana 12 alla 24 erano consentite titolazioni della dose sia per ragioni di tollerabilità che di efficacia. Il trattamento delle sottopopolazioni di pazienti dalla settimana 24 alla 27 con la dose di mantenimento di Velphoro (1.000–3.000 mg ferro/die) o a basso dosaggio (250 mg ferro/die) di Velphoro ha dimostrato la superiorità della dose di mantenimento.

Nello studio 05A, 1.055 pazienti in emodialisi (N=968) o in dialisi peritoneale (N=87) con fosfatemia

?1,94 mmol/L dopo un periodo di 2–4 settimane di washout del legante del fosfato sono stati randomizzati e trattati con Velphoro a una dose iniziale di 1.000 mg/die (N=707) o con controllo attivo (sevelamer carbonato, N=348) per 24 settimane. Alla fine della settimana 24, 93 pazienti in emodialisi con livelli di livelli sierici di fosforo controllati (<1,78 mmol/L) con Velphoro nella prima parte dello studio sono stati randomizzati a proseguire il trattamento con la dose di mantenimento alla settimana 24 (N=44) o una dose di controllo bassa, non efficace di 250 mg/die di Velphoro (N=49) per altre 3 settimane.

Dopo completamento dello studio 05A, 658 pazienti (597 in emodialisi e 61 in dialisi peritoneale) sono stati trattati nello studio di estensione di 28 settimane (studio 05B) con Velphoro (N=391) o sevelamer carbonato (N=267) in base alla randomizzazione originale.

I livelli sierici medi di fosforo erano 2,5 mmol/L al momento iniziale e 1,8 mmol/L alla settimana 12 per Velphoro (riduzione di 0,7 mmol/L). I livelli corrispondenti per sevelamer carbonato erano

2,4 mmol/L al momento iniziale e 1,7 mmol/L alla settimana 12 (riduzione di 0,7 mmol/L), rispettivamente.

La riduzione del livello sierico del fosforo permaneva per le 55 settimane. I livelli sierici di fosforo e i livelli dei prodotti calcio-fosforo erano ridotti come conseguenza del minor assorbimento di fosfato fornito dalla dieta.

I tassi di risposta, definiti come proporzione di soggetti che raggiungevano livelli sierici di fosforo compresi nell’intervallo raccomandato KDOQI (Kidney Disease Outcomes Quality Initiative) erano pari al 45,3% e al 59,1% alla settimana 12 e al 51,9% e al 55,2% alla settimana 52, per Velphoro e sevelamer carbonato, rispettivamente.

La dose media giornaliera di Velphoro nelle 55 settimane di trattamento era 1.650 mg di ferro e la dose media giornaliera di sevelamer carbonato era 6.960 mg.

Popolazione pediatrica

L’Agenzia europea dei medicinali ha rinviato l’obbligo di presentare i risultati degli studi con Velphoro in uno o più sottogruppi della popolazione pediatrica per il trattamento dell’iperfosfatemia (vedere paragrafo 4.2 per ìnformazìonì sull’uso pedìatrìco).


Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30

Velphoro agisce legando il fosfato nel tratto gastrointestinale, quindi la concentrazione sierica non è importante per la sua efficacia. A causa delle caratteristiche di insolubilità e degradazione di Velphoro, non sono stati condotti i classici studi farmacocinetici, per es. determinazione della distribuzione del volume, area sotto la curva, tempo di residenza media, ecc.

In 2 studi di fase 1 è stato concluso che la possibilità di sovraccarico di ferro è minima e non si sono osservati effetti dose-dipendenti in volontari sani.

Assorbimento

La parte attiva di Velphoro, pn-FeOOH, è praticamente insolubile e quindi non viene assorbita. Il suo prodotto di degradazione, specie mononucleari di ferro, può essere quindi rilasciato dalla superficie di pn-FeOOH e assorbito.

Non sono stati condotti studi di assorbimento assoluto sull’uomo. Studi non clinici su varie specie (ratti e cani) mostravano che l’assorbimento sistemico era molto basso (?1% della dose somministrata).

L’acquisizione di ferro dal medicinale Velphoro radiomarcato, 2.000 mg in 1 giorno, è stata studiata in 16 pazienti con MRC (8 pre-dialisi e 8 in emodialisi) e in 8 volontari sani con basso accumulo di ferro (ferritina sierica <100 µg/L). In soggetti sani l’acquisizione mediana di ferro radiomarcato nel sangue era stimata essere dello 0,43% (intervallo 0,16–1,25%) al giorno 21, in pazienti pre-dialisi dello 0,06% (intervallo 0,008–0,44%) e nei pazienti in emodialisi dello 0,02% (intervallo 0–0,04%). I livelli ematici di ferro radiomarcato erano molto bassi e limitati agli eritrociti.

Distribuzione

Non sono stati condotti studi di distribuzione sull’uomo. Studi non clinici su varie specie (ratti e cani) mostravano che pn-FeOOH è distribuito dal plasma al fegato, alla milza e al midollo osseo e utilizzato per l’incorporazione negli eritrociti.

Si prevede che anche nei pazienti il ferro assorbito sia distribuito agli organi bersaglio: fegato, milza e midollo osseo, e utilizzato per l’incorporazione negli eritrociti.

Biotrasformazione

La parte attiva di Velphoro, pn-FeOOH, non viene metabolizzata. Tuttavia il prodotto di degradazione di Velphoro, specie mononucleari di ferro, può essere rilasciato dalla superficie dell’ossi-idrossido di ferro (III) polinucleare e assorbito. Studi clinici hanno dimostrato che l’assorbimento sistemico di ferro di Velphoro è basso.

I dati degli studi in vitro suggeriscono che il saccarosio e l’amido presenti nel medicinale possono essere digeriti, rispettivamente, in glucosio e fruttosio e in maltosio e glucosio. Questi composti possono essere assorbiti nel sangue.

Eliminazione

In studi su ratti e cani a cui era stato somministrato per via orale il medicinale Velphoro 59Fe, è stato riscontrato ferro radiomarcato nelle feci ma non nelle urine.


Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30 agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30 è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30: dati sulla sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di safety pharmacology, tossicità a dosi ripetute e genotossicità.

Gli effetti osservati negli studi di tossicità sullo sviluppo embrionale/fetale su conigli (variazioni scheletriche e ossificazione incompleta) sono correlati a farmacologia esagerata e probabilmente non sono rilevanti per i pazienti. Altri studi di tossicità riproduttiva non mostravano alcun effetto avverso.

Gli studi di carcinogenicità sono stati condotti su topi e ratti. Non esistono prove chiare di un effetto carcinogenico nei topi. Dopo 2 anni di trattamento si è osservata iperplasia mucosale con formazione di diverticoli/cisti nel colon e nel cieco di topi, ma è stata considerata un effetto specie-specifico e non sono stati osservati diverticoli/cisti negli studi a lungo termine su ratti o cani. Esisteva un’incidenza lievemente aumentata di adenoma a cellula C benigno alla tiroide in ratti maschi a cui era stata somministrata la dose più elevata di ossi-idrossido sucroferrico. Si è ritenuto che questa fosse più probabilmente una risposta adattiva all’effetto farmacologico del medicinale, clinicamente non rilevante.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30

Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30: interazioni

Velphoro non viene quasi assorbito dal tratto gastrointestinale. Sebbene il potenziale di interazioni con altri medicinali appaia scarso, l’efficacia clinica e gli eventi avversi di medicinali concomitanti con una finestra terapeutica ridotta , devono essere monitorati all’inizio del trattamento o all’aggiustamento della dose di Velphoro o del medicinale cosomministrato, oppure il medico deve prendere in considerazione la misurazione dei livelli ematici. Quando si somministra qualsiasi medicinale noto per la sua interazione con il ferro (come alendronato o doxiciclina) o che abbia il potenziale di interagire con Velphoro solo in base a studi in vitro, come levotiroxina, il medicinale deve essere somministrato almeno un’ora prima dell’assunzione di Velphoro o due ore dopo.

Studi in vitro con i seguenti principi attivi non hanno mostrato interazioni rilevanti: acido acetilsalicilico, cefalexina, cinacalcet, ciprofloxacina, clopidogrel, enalapril, idroclorotiazide, metformina, metoprololo, nifedipina, pioglitazone e chinidina.

Studi di interazione tra farmaci sono stati condotti solo in volontari sani, maschi e femmine, con losartan, furosemide, digossina, warfarin e omeprazolo. La somministrazione concomitante di Velphoro non ha influito sulla biodisponibilità di questi medicinali, misurata mediante l’area sotto la curva (AUC).

Dati degli studi clinici hanno mostrato che Velphoro non influisce sugli effetti ipolipidemizzanti degli inibitori della HMG-CoA reduttasi (per es., atorvastatina e simvastatina). Inoltre, le analisi post-hoc di studi clinici hanno dimostrato l’assenza di impatto di Velphoro sull’effetto di riduzione dei valori di iPTH, indotta dagli analoghi della vitamina D. I livelli di vitamina D e 1,25-diidrossi vitamina D rimanevano invariati.

Velphoro non compromette i test al guaiaco per la rilevazione del sangue occulto nelle feci (Haemoccult) né quelli di tipo immunologico (iColo Rectal ed Hexagon Obti).


Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Velphoro 500 mg compressa masticabile uso orale fl hdpe 30: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Velphoro non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco