Veregen: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Veregen (Te’verde Foglie Estratto): sicurezza e modo d’azione

Veregen (Te’verde Foglie Estratto) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Veregen è indicato per il trattamento cutaneo dei condilomi peri-anali e dei genitali esterni (Condyloma acuminata) in pazienti immunocompetenti a partire dall’età di 18 anni.

Veregen: come funziona?

Ma come funziona Veregen? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Veregen

Categoria farmacoterapeutica: chemioterapici per uso topico, antivirali: Codice ATC: D06BB12

Meccanismo d’azione ed effetti farmacodinamici

Il meccanismo di azione dell’estratto di foglie di tè verde non è noto. Come dimostrato in studi non clinici, l’estratto di foglie di tè verde agisce inibendo la crescita dei cheratinociti attivati e attraverso un’azione antiossidante nel sito di applicazione. La rilevanza clinica di questi risultati non è nota.

Efficacia e sicurezza clinica

I risultati di due studi di fase 3 sull’efficacia e la sicurezza nei pazienti immunocompetenti di 18 anni o di età superiore hanno mostrato che il trattamento con Veregen 10%, 3 volte al giorno per un massimo di 16 settimane, è stato significativamente più efficace del placebo, come stabilito visivamente dalla completa scomparsa di tutti i condilomi dei genitali esterni e perianali ( i condilomi pre-esistenti prima del trattamento e quelli emersi durante il trattamento).

Nel corso di entrambi gli studi l’area di riferimento media contenete i condilomi è stata di 48,5 mm2 (range 12-585 mm2), e il numero di riferimento medio di condilomi era 6 (range da 2 a 30).

Il dosaggio medio utilizzato era di 456,1 mg / die (range da 23,8 a 1.283 mg / die).

In 401 pazienti trattati con Veregen 10% unguento, il tasso di eliminazione completa di tutti i condilomi era di 52,4% per entrambi i sessi, rispetto al 35,3% nei 207 pazienti trattati con placebo (odds ratio: 2,0 [IC 95% da 1,4 a 2,9]; p <0.001) (analisi ITT; ultima osservazione effettuata, pazienti mancanti di valori relativi a "assenza di eliminazione completa")

Nei pazienti di sesso femminile, il tasso di eliminazione completa di tutti i condilomi era 60,8% rispetto al 43,8% dei pazienti di sesso femminile trattati con placebo (p = 0,001).

Nei pazienti di sesso maschile, il tasso di eliminazione completa di tutti i condilomi era 44,8% rispetto al 28,8% dei pazienti di sesso maschile trattati con placebo (p = 0,005).

Nei pazienti trattati con Veregen che hanno completato gli studi, il tasso di eliminazione di tutti i condilomi era 60,7% [210/346] (entrambi i sessi) rispetto al 44,2% [73/165] nei pazienti trattati con placebo.

Nei pazienti trattati con Veregen 10%, il tempo medio per completare l’eliminazione di tutti i condilomi è stato di 16 settimane. L’incidenza visiva di recidive di condilomi dopo il trattamento durante un periodo di follow-up di 3 mesi nei pazienti con guarigione completa è stata del 6,5% (13/201) nei pazienti trattati con Veregen 10% e del 5,8% (4/69) nei pazienti trattati con placebo.

Per il profilo di sicurezza vedere paragrafi 4.8 and 5.3.


Veregen: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Veregen, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Veregen

Sulla base dei dati ottenuti da studi di esposizione (applicazione topica di Veregen 15% e somministrazione di bevanda al tè verde) si può prevedere che l’esposizione sistemica alle catechine seguita da applicazione topica di Veregen non superi l’esposizione sistemica derivante dalla somministrazione orale di tè verde. Dopo l’applicazione cutanea di 750 mg Veregen 15% (contenente 72 mg di

epigallocatechina gallato (EGCG), la principale catechina di Veregen) la Cmax di EGCG nel plasma cade nell’area dei 7 ng/ml, con 7,34 ng / ml come valore massimo misurato. Questo risultato è stato limitato ai singoli pazienti. Pertanto non sembra esserci indicazione che l’esposizione sistemica di catechine in seguito ad applicazione topica di Veregen superi quella che deriva dalla somministrazione orale di tè verde come bevanda consumata in tutto il mondo. I valori di Cmax riportati in letteratura per EGCG dopo somministrazione orale di bevande al tè verde sono tutti sempre ben al di sopra delle sporadiche concentrazioni misurate nei pazienti negli studi di esposizione (sulla base di un’assunzione di EGCG> 50 mg: 1 tazza di tè contiene circa 50 – 200 mg EGCG ).


Veregen: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Veregen agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Veregen è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Veregen: dati sulla sicurezza

Dati preclinici di sicurezza sono stati ottenuti con l’estratto di foglie di tè verde o con il dosaggio maggiore Veregen 15% Unguento. Nessun rischio particolare per l’uomo è stato rilevato in termini di sicurezza, farmacologia, genotossicità e potenziale cancerogeno (preparazione a base di erbe). Negli studi convenzionali di tossicità a dosi ripetute, nessun effetto concomitante agli effetti locali potrebbe essere riscontato con Veregen 15% unguento. I risultati sono completamente applicabili al dosaggio inferiore Veregen 10% Unguento.

Gli effetti avversi dopo applicazione cutanea erano limitati al sito di applicazione e consistevano in irritazione cutanea incluso eritema, edema e reazioni infiammatorie. La gravità di questi effetti locali è diminuita nel tempo in seguito a trattamento continuato. L’ applicazione diretta di Veregen 15% unguento nella vagina, testata come possibile applicazione involontaria, ha provocato reazioni infiammatorie gravi

locali e transitorie. Studi su animali hanno indicato una potenziale sensibilizzazione cutanea.

Non sono stati osservati effetti sulla fertilità nei ratti maschi dopo applicazione dermica (margine di sicurezza di 728 sulla base della Cmax) e nei ratti femmine dopo l’applicazione vaginale (margine di sicurezza di 127 sulla base della Cmax). Lo sviluppo embrionale e fetale non è stato influenzato dall’applicazione vaginale nel ratto (margine di sicurezza di 127 sulla base della Cmax) o dopo somministrazione sottocutanea nel coniglio (margine di sicurezza di 223 sulla base della Cmax). Dopo somministrazione per via orale (nessun dato sulla cinetica è disponibile), sono stati osservati effetti sul sistema ventricolare del cervello in singoli feti di tutti i gruppi trattati di entrambe le specie, ma considerando che l’esposizione avviene attraverso applicazione cutanea, la rilevanza clinica è sconosciuta. E’ stata osservata riduzione del peso corporeo fetale nei ratti, anche nei feti di madri prive di segni di tossicità materna. In uno studio sullo sviluppo pre- e post-natale nei ratti attraverso applicazione vaginale di Veregen 15% sono stati osservati effetti avversi (tossicità materna compresa la nascita di feti morti).

Da questo studio preclinico di tossicità riproduttiva non sono disponibili dati sull’esposizione sistemica, ma sulla base dei dati tossicocinetici relativi ad applicazione intravaginale combinati con lo studio di tossicità embrionale nei ratti condotto con dosi comparabili, può essere stabilito un margine di sicurezza di 69 (basato sulla Cmax media).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Veregen: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Veregen

Veregen: interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione.

L’uso concomitante di altri trattamenti locali nella zona dei condilomi dovrebbe essere evitato (come semicupi, zinco o vitamina E applicati localmente, ecc).

L’assunzione concomitante di preparati a base di un alto dosaggio di estratto di tè verde (integratori alimentari) deve essere evitato (vedere paragrafo 4.8).


Veregen: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Veregen: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Tuttavia è improbabile che il trattamento con Veregen possa avere alcun effetto sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco