Aglae: a cosa serve e come si usa

Aglae (Dienogest + Etinilestradiolo): indicazioni e modo d’uso

Aglae (Dienogest + Etinilestradiolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Contraccezione orale.

Trattamento dell’acne moderata dopo fallimento di idonee terapie locali o di trattamento antibiotico orale in donne che hanno scelto di usare un contraccettivo orale

La decisione di prescrivere Aglae deve prendere in considerazione i fattori di rischio attuali della singola donna, in particolare quelli relativi alle tromboembolie venose (TEV) e il confronto tra il rischio di TEV associato a Aglae e quello associato ad altri COC (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Aglae: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Aglae è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Aglae ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Aglae

Modo di somministrazione: uso orale.

Come prendere Aglae

Confezione blister da 28 compresse

Le compresse devono essere assunte ogni giorno alla stessa ora, se necessario con un po’ di liquido, nell’ordine indicato sul blister. Le compresse devono essere assunte in maniera continuativa. Deve essere assunta una compressa al giorno per 28 giorni consecutivi. Ogni confezione successiva si inizia il giorno dopo aver preso l’ultima compressa della confezione precedente. L’emorragia da sospensione normalmente inizia 2 o 3 giorni dopo l’inizio delle compresse placebo (ultima fila) e potrebbe non essere terminata prima dell’inizio della confezione successiva.

Un apparente miglioramento dell’acne generalmente ha luogo dopo almeno tre mesi di trattamento ed un ulteriore miglioramento è stato segnalato dopo sei mesi di trattamento. Le donne devono essere valutate 3-6 mesi dopo l’inizio del trattamento e poi periodicamente per stabilire la necessità di proseguire il trattamento.

Come iniziare Aglae

Nessun uso precedente di contraccettivi ormonali (nell’ultimo mese)

L’assunzione delle compresse deve iniziare nel giorno 1 del ciclo mestruale naturale della donna (ovvero il primo giorno del flusso mestruale). Se le compresse vengono assunte correttamente, la protezione contraccettiva è giĂ  in atto dal primo giorno di assunzione.

Se l’assunzione delle compresse inizia tra il giorno 2 e il giorno 5, si deve utilizzare un metodo contraccettivo supplementare non ormonale (metodo a barriera) durante i primi 7 giorni di assunzione delle compresse.

Passaggio da un altro contraccettivo ormonale combinato (contraccettivo orale combinato, anello vaginale o cerotto transdermico).

Aglae deve essere iniziato preferibilmente nel giorno successivo all’ultima compressa attiva (l’ultima compressa contenente principi attivi) del contraccettivo orale combinato precedente, ma al piĂ¹ tardi nel giorno successivo all’intervallo abituale senza compresse o di assunzione di compresse contenenti placebo del contraccettivo orale combinato precedente.

Nel caso in cui in precedenza venisse usato un anello vaginale o un cerotto transdermico, si deve iniziare a usare Aglae preferibilmente nel giorno della rimozione, ma al piĂ¹ tardi nel giorno in cui sarebbe dovuta avvenire l’applicazione successiva.

Passaggio da un metodo contenente solo progestinico (pillola, iniezione, impianto contraccettivo) o da un sistema intrauterino a rilascio di progestinico (IUS).

La donna puĂ² passare in qualsiasi giorno da una compressa a base di solo progestinico (da un impianto o IUS nel giorno della sua rimozione, da un contraccettivo iniettabile nel giorno in cui sarebbe programmata l’iniezione successiva), ma in tutti questi casi occorre informare della necessitĂ  di usare un metodo a barriera supplementare per i primi 7 giorni di assunzione delle compresse.

Dopo un aborto nel primo trimestre di gravidanza

Ăˆ possibile iniziare ad assumere Aglae immediatamente. Non sono necessarie misure contraccettive supplementari.

Dopo il parto o un aborto nel secondo trimestre di gravidanza

Si raccomanda di assumere Aglae da 21 a 28 giorni dopo il parto o l’aborto nel secondo trimestre di gravidanza. Se si inizia piĂ¹ tardi, occorre informare della necessitĂ  di utilizzare un metodo a barriera supplementare per i primi 7 giorni di assunzione delle compresse. Tuttavia, se ha giĂ  avuto luogo un rapporto sessuale, la possibilitĂ  della gravidanza deve essere esclusa prima dell’inizio del contraccettivo orale combinato oppure si deve attendere il primo ciclo mestruale.

Per le donne che allattano al seno, vedere paragrafo 4.6.

Gestione delle compresse saltate

Le pillole saltate dall’ultima riga del blister sono compresse di placebo e possono essere ignorate. Tuttavia, devono essere eliminate per evitare il prolungamento non intenzionale della fase di assunzione delle compresse di placebo. Le seguenti raccomandazioni si applicano solo alle compresse attive saltate (righe 1-3 del blister):

Se si assume qualsiasi compressa con meno di 12 ore di ritardo, la protezione contraccettiva non è ridotta. La compressa saltata deve essere assunta non appena la si ricorda, anche se significa assumere due compresse contemporaneamente, e le compresse successive devono essere assunte all’orario abituale.

Se si assume qualsiasi compressa con piĂ¹ di 12 ore di ritardo, la protezione contraccettiva potrebbe essere ridotta. In questo caso occorre tenere presente le due seguenti regole di base:

L’assunzione delle compresse non deve essere interrotta per piĂ¹ di 7 giorni.

Una soppressione adeguata dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio richiede almeno 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse.

Di conseguenza, nella pratica quotidiana devono essere dati i seguenti consigli:

Compresse saltate nella settimana 1

L’ultima compressa saltata deve essere assunta non appena la si ricorda, anche se significa assumere due compresse contemporaneamente. Le compresse rimaste devono essere assunte all’orario abituale. Per i 7 giorni successivi deve essere inoltre utilizzato un metodo a barriera, per esempio un preservativo. Se ha avuto luogo un rapporto sessuale nei 7 giorni precedenti, va presa in considerazione la possibilitĂ  di una gravidanza. Maggiore è il numero di compresse saltate e piĂ¹ vicine sono alla fase delle compresse placebo del precedente blister, piĂ¹ elevato è il rischio di gravidanza..

Compresse saltate nella settimana 2

L’ultima compressa saltata deve essere assunta non appena la si ricorda, anche se significa assumere due compresse contemporaneamente. Le compresse rimaste devono essere assunte all’orario abituale. PurchĂ© le compresse siano state assunte correttamente nei 7 giorni precedenti alla compressa saltata, non è necessario adottate altre misure contraccettive.

Tuttavia, se le compresse saltate sono piĂ¹ di 1, si deve raccomandare l’impiego di precauzioni supplementari per 7 giorni.

Compresse saltate nella settimana 3

Il rischio di efficacia contraccettiva ridotta è elevato a causa dell’imminente fase di 7 giorni di assunzione delle compresse di placebo. Tuttavia, regolando lo schema di assunzione della dose, è ancora possibile prevenire il rischio. Adottando una delle due opzioni seguenti, non è pertanto necessario adottare altre misure contraccettive, purchĂ© nei 7 giorni precedenti alla compressa saltata siano state assunte correttamente tutte le compresse. In caso contrario, ci si dovrĂ  attenere alla prima di queste due opzioni e adottare inoltre precauzioni contraccettive supplementari per i 7 giorni successivi.

L’ultima compressa saltata deve essere assunta non appena la si ricorda, anche se significa assumere due compresse contemporaneamente. Successivamente, occorre continuare ad assumere le compresse all’orario consueto fino al termine delle compresse attive. Le 7 compresse dell’ultima riga (compresse di placebo) devono essere eliminate. La confezione blister successiva deve essere iniziata immediatamente. Ăˆ improbabile che si manifesti emorragia da interruzione fino alla fine della seconda confezione, ma potrebbero verificarsi perdite o sanguinamenti da interruzione nei giorni di assunzione delle compresse.

In alternativa è possibile raccomandare di interrompere l’assunzione delle compresse attive della confezione in corso. In tal caso, si dovranno assumere le compresse dell’ultima riga (compresse di placebo) per un massimo di 7 giorni compresi i giorni delle compresse saltate, quindi si dovrĂ  proseguire con la confezione blister successiva.

Se vengono saltate piĂ¹ compresse e successivamente non si manifesta emorragia da interruzione nel primo intervallo di assunzione delle compresse di placebo, va presa in considerazione la possibilitĂ  di una gravidanza.

Consigli in caso di disturbi gastrointestinali

In caso di gravi disturbi gastrointestinali, l’assorbimento potrebbe non essere completo e devono essere adottate misure contraccettive supplementari. Se entro 3-4 ore dall’assunzione della compressa si verifica vomito, deve essere assunta una nuova compressa attiva (sostitutiva) non appena possibile. Se sono trascorse piĂ¹ di 12 ore, si applica la raccomandazione relativa alle compresse saltate, riportata in questo paragrafo. Se non si desidera modificare lo schema abituale di assunzione delle compresse, si dovranno assumere le compresse supplementari da un’altra confezione blister.

Come posticipare l’emorragia da interruzione

Per posticipare un ciclo mestruale, si deve iniziare una nuova confezione di Aglae senza assumere le compresse di placebo della confezione in corso. Questo schema puĂ² essere prolungato per quanto desiderato fino alla fine delle compresse attive nella seconda confezione. Durante questo periodo di tempo, è possibile che si manifestino sanguinamenti da interruzione o perdite. Dopo il consueto intervallo di 7 giorni con le compresse di placebo, si riprende regolarmente l’assunzione di Aglae.

Per spostare il ciclo mestruale in modo che abbia inizio un giorno della settimana diverso da quello consueto, si puĂ² raccomandare di abbreviare il successivo intervallo di compresse di placebo di quanti giorni si desideri. PiĂ¹ breve è l’intervallo, maggiore è il rischio che non si verifichi l’emorragia da interruzione e si manifestino poi sanguinamenti da interruzione e perdite durante la confezione successiva (come quando si posticipa un ciclo mestruale).

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Aglae seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Aglae per quanto riguarda la gravidanza:

Aglae: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

Aglae non è indicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).

In caso di gravidanza durante l’uso di Aglae, il prodotto deve essere interrotto immediatamente. Ampi studi epidemiologici non hanno rivelato nĂ© un aumento del rischio di difetti congeniti nei bambini nati da donne che hanno utilizzato contraccettivi orali combinati prima della gravidanza, nĂ© effetti teratogeni con l’assunzione non intenzionale di contraccettivi orali combinati nelle fasi iniziali della gravidanza.

Gli studi condotti sugli animali hanno mostrato eventi avversi durante la gravidanza e l’allattamento al seno (vedere paragrafo 5.3). In base a questi dati sugli animali, non è possibile escludere eventi avversi dovuti all’azione ormonale dei principi attivi. Tuttavia, l’esperienza generale con i contraccettivi orali combinati durante la gravidanza non ha mostrato evidenza di reali effetti indesiderati nella specie umana.

Il maggior rischio di tromboembolia nel periodo dopo il parto, deve essere preso in considerazione quando viene ripresa l’assunzione di Aglae (vedere paragrafo 4.2 e 4.4).

Allattamento

L’allattamento al seno puĂ² essere influenzato dai contraccettivi orali combinati perchĂ© possono ridurre la quantitĂ  di latte e modificarne la composizione. Piccole quantitĂ  di contraccettivi steroidei e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte materno durante l’uso dei contraccettivi orali combinati. Queste quantitĂ  possono causare effetti sul bambino. Pertanto, Aglae non deve essere utilizzato fino al completo svezzamento del bambino.

FertilitĂ 

Si prevede che la fertilitĂ  torni alla normalitĂ  immediatamente dopo l’interruzione del trattamento.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Aglae?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Aglae in caso di sovradosaggio.

Aglae: sovradosaggio

La tossicità orale acuta di etinilestradiolo e dienogest è molto bassa. I sintomi che potrebbero manifestarsi in questi casi sono nausea, vomito e, nelle ragazze giovani, lieve sanguinamento vaginale. Nella maggior parte dei casi non è necessario alcun trattamento specifico. Se necessario, occorre somministrare una terapia di supporto.

Aglae: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco