Cisplatino: a cosa serve e come si usa

Cisplatino 0,5 mg/ml (Cisplatino): indicazioni e modo d’uso

Cisplatino 0,5 mg/ml (Cisplatino) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Da utilizzare come monoterapia o come parte di una chemioterapia in atto per il trattamento di tumori avanzati o metastatici: carcinoma testicolare (polichemioterapia palliativa e curativa), carcinoma ovarico (stadio III e IV), epitelioma a cellule squamose del collo e della testa (terapia palliativa)

Trattamento del carcinoma del polmone a piccole cellule.

Trattamento del carcinoma del polmone non a piccole cellule in stadio avanzato.

Cisplatino 0,5 mg/ml: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Cisplatino 0,5 mg/ml è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Cisplatino 0,5 mg/ml ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Cisplatino 0,5 mg/ml

Cisplatino Sandoz 0,5 mg/ml concentrato per soluzione per infusione deve essere diluito prima dell’uso (vedere paragrafo 6.6).

La soluzione diluita deve essere somministrata solamente per via endovenosa tramite infusione (vedere sotto). Per la somministrazione, deve essere evitato l’uso di qualsiasi dispositivo contenente alluminio che possa entrare in contatto con il cisplatino (set per infusione endovenosa, aghi, cateteri, siringhe) (vedere paragrafo 6.2).

Adulti e bambini:

Il dosaggio del cisplatino dipende dalla patologia primaria, dalla reazione attesa e dal fatto che il farmaco sia somministrato in monoterapia o nell’ambito di una terapia combinata. Le indicazioni relative al dosaggio sono applicabili sia agli adulti che ai bambini.

Per le pertinenti raccomandazioni relative al dosaggio sulla base della diagnosi e della condizione clinica, consultare la letteratura medica corrente.

Per la monoterapia, si raccomandano i seguenti due regimi posologici:

-dose singola da 50 a 120 mg/m² di superficie corporea ogni 3-4 settimane;

-da 15 a 20 mg/m² di superficie corporea al giorno per 5 giorni ogni 3-4 settimane.

Se il cisplatino è utilizzato nell’ambito di una chemioterapia combinata, la dose deve essere ridotta. La dose abituale è pari o superiore a 20 mg/m², una volta ogni 3 o 4 settimane, ad eccezione che nella terapia

combinata impiegata per il trattamento del carcinoma del polmone a piccole cellule e non a piccole cellule, la cui dose abituale corrisponde a 80 mg/m².

Ulteriori raccomandazioni sul dosaggio devono fondarsi sui piĂ¹ recenti risultati delle indagini di carattere medico ottenuti dalla letteratura e/o dal lavoro dei soggetti interessati.

Per le avvertenze e le precauzioni da prendere prima dell’inizio del ciclo di trattamento, vedere il paragrafo 4.4.

Nei pazienti con disfunzione renale o depressione midollare, effettuare un’adeguata riduzione del dosaggio.

La soluzione di cisplatino per infusione preparata secondo le indicazioni (vedere paragrafo 6.6) deve essere somministrata per infusione endovenosa nell’arco di 6-8 ore.

Da 2 a 12 ore prima della somministrazione fino ad almeno 6 ore dopo la somministrazione del cisplatino, il paziente deve essere opportunamente idratato al fine di indurre una diuresi sufficiente durante e dopo la terapia con cisplatino. L’idratazione si ottiene tramite infusione endovenosa di una delle seguenti soluzioni: soluzione di cloruro di sodio allo 0,9%;

miscela di soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% e soluzione glucosata al 5% (1:1). Idratazione da effettuare prima del trattamento con cisplatino:

infusione endovenosa di 100-200 ml/ora per 6-12 ore. Idratazione da effettuare dopo la somministrazione di cisplatino:

infusione endovenosa di altri 2 litri alla velocitĂ  di 100-200 ml/ora per 6-12 ore.

PuĂ² essere necessario indurre una diuresi forzata qualora, dopo l’idratazione, la secrezione urinaria risulti essere inferiore a 100-200 ml/ora. La diuresi forzata puĂ² essere indotta per via endovenosa tramite la somministrazione di 37,5 g di mannitolo in soluzione al 10% (375 ml di soluzione di mannitolo al 10%) o tramite somministrazione di un diuretico qualora la funzione renale risulti normale. La somministrazione di mannitolo o di un diuretico è necessaria anche quando il paziente ha assunto una dose di cisplatino superiore a 60 mg/m2 di superficie corporea.

Per le 24 ore successive all’infusione di cisplatino è necessario che il paziente assuma grandi quantitĂ  di liquidi, onde garantire una diuresi adeguata.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Cisplatino 0,5 mg/ml seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Cisplatino 0,5 mg/ml per quanto riguarda la gravidanza:

Cisplatino 0,5 mg/ml: si puĂ² prendere in gravidanza?

Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso del cisplatino in donne in gravidanza, ma sulla base delle sue proprietĂ  farmacologiche si sospetta che il cisplatino possa causare seri danni al feto. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicitĂ  riproduttiva e carcinogenicitĂ  transplacentare (vedere paragrafo 5.3). L’assunzione di cisplatino è, pertanto, controindicata durante il periodo di gravidanza.

I PAZIENTI DI SESSO MASCHILE E FEMMINILE DEVONO FARE USO DI EFFETTIVI METODI CONTRACCETTIVI PER EVITARE IL CONCEPIMENTO E/O LA PROCREAZIONE DURANTE E PER ALMENO 6 MESI DOPO IL TRATTAMENTO CON CISPLATINO. Qualora il

soggetto intenda concepire un bambino dopo il termine del trattamento, si raccomanda di richiedere una consulenza genetica. PoichĂ© una terapia con cisplatino puĂ² causare un’infertilitĂ  irreversibile, si consiglia ai soggetti di sesso maschile che desiderino nel futuro avere figli, di informarsi, prima di iniziare il trattamento, sulla crioconservazione dello sperma.

Allattamento

PoichĂ© il cisplatino è escreto nel latte materno, l’allattamento al seno durante la terapia è controindicato.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Cisplatino 0,5 mg/ml?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Cisplatino 0,5 mg/ml in caso di sovradosaggio.

Cisplatino 0,5 mg/ml: sovradosaggio

Ăˆ ESSENZIALE PRESTARE CAUTELA PER PREVENIRE CASI DI SOVRADOSAGGIO ACCIDENTALE.

Un sovradosaggio acuto puĂ² provocare disfunzioni renali, disfunzioni epatiche, sorditĂ , tossicitĂ  oculare (incluso distacco della retina), mielosoppressione significativa, nausea incurabile e vomito e/o neuriti. Un sovradosaggio puĂ² essere fatale.

Non esiste un antidoto specifico per il trattamento del sovradosaggio da cisplatino. Anche se si inizia il processo di emodialisi 4 ore dopo il sovradosaggio questo puĂ² avere uno scarso impatto sulla capacitĂ  di eliminazione del cisplatino dal corpo a causa del rapido e forte legame del cisplatino alle proteine plasmatiche.

Il trattamento utilizzato in caso di sovradosaggio consiste in misure di supporto generali.

Cisplatino 0,5 mg/ml: istruzioni particolari

Il Cisplatino Ebewe 0,5 mg/ml concentrato per soluzione per infusione deve essere diluito prima dell’uso. Per la preparazione della soluzione per infusione deve essere evitato l’uso di qualsiasi dispositivo contenente alluminio che possa entrare in contatto con il cisplatino (set per infusione endovenosa, aghi, cateteri, siringhe) (vedere paragrafo 6.2).

La preparazione della soluzione per infusione deve essere eseguita in condizioni di asepsi. Per la diluizione del concentrato, deve essere utilizzata una delle seguenti soluzioni:

soluzione di cloruro di sodio allo 0,9%;

miscela di soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% e soluzione glucosata al 5% (1:1) (concentrazioni finali risultanti: cloruro di sodio 0,45%, glucosio 2,5%).

Qualora non fosse possibile procurare la giusta idratazione del paziente prima del trattamento, il concentrato puĂ² essere diluito con:

miscela di soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% e soluzione di mannitolo al 5% (1:1) (concentrazioni finali risultanti: cloruro di sodio 0,45%, mannitolo 2,5%).

Preparazione della soluzione di cisplatino per infusione:

la quantitĂ  necessaria (dose) del concentrato di cisplatino 0,5 mg/ml calcolata secondo le istruzioni del paragrafo 4.2 deve essere diluita in 1-2 litri di una delle soluzioni sopra menzionate.

La soluzione diluita deve essere somministrata solamente per via endovenosa tramite infusione (vedere paragrafo 4.2).

Utilizzare solamente le soluzioni limpide e incolori prive di particelle visibili. Monouso.

Gli agenti citotossici devono essere preparati per la somministrazione unicamente da personale addestrato a manipolare il preparato in sicurezza.

Consultare le linee guida sulla manipolazione adottate a livello locale.

Come qualsiasi altro agente citotossico, il cisplatino deve essere utilizzato con estrema cautela: guanti, maschere e indumenti protettivi sono necessari e di vitale importanza. Il cisplatino deve essere preparato possibilmente sotto cappa. Evitare il contatto con la pelle e con le membrane mucose. Il personale ospedaliero in stato di gravidanza non deve maneggiare il cisplatino.

Contatto con la cute: sciacquare con abbondante acqua. Applicare una pomata per lenire l’eventuale temporanea sensazione di bruciore. Nota: alcuni soggetti sono sensibili al platino e possono manifestare una reazione cutanea.

In caso di fuoriuscite di liquido, gli operatori devono indossare guanti e tamponare il liquido disperso con una spugna preposta all’uso. Risciacquare l’area due volte con acqua. Riporre tutte le soluzioni e le spugne in una sacca di plastica e sigillarla. Nel caso di fuoriuscite, tutti gli elementi che entrino in contatto con il cisplatino devono essere manipolati e smaltiti secondo le linee guida locali inerenti ai farmaci citotossici.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale, devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco