Clinoril: a cosa serve e come si usa

Cllnorll (Sulindac): indicazioni e modo d’uso

Cllnorll (Sulindac) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Artrosi, artrite reumatoide, spondilite anchilosante, artrite gottosa acuta, reumatismi fibromiositici quali periartriti, borsiti, tendiniti, tenosinoviti, dorsalgie benigne, lombalgie e lombaggini.

Cllnorll: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Cllnorll è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Cllnorll ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Cllnorll

La posologia ed il tipo di trattamento variano in relazione alle indicazioni cliniche. CLlNORlL può essere somministrato mattina e sera con liquidi od alimenti. La posologia raccomandata è di 400 mg al giomo. Comunque, il dosaggio può essere diminuito in relazione alla risposta clinica. Non sono raccomandate dosi superiori ai 400 mg/die. Nell’artrite gottosa acuta è di solito adeguata una terapia di 7 giorni. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere sezione 4.4).

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Cllnorll seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Cllnorll per quanto riguarda la gravidanza:

Cllnorll: si può prendere in gravidanza?

Gravidanza:

Il sulindac non deve essere somministrato a donne in gravidanza.

La somministrazione di CLINORIL dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilità.

L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano state somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.

Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre

Il feto a:

tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);

disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;

la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:

possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;

inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.

Allattamento:

Il sulindac non deve essere somministrato a donne durante l’allattamento in quanto la sua innocuità non è stata stabilita.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Cllnorll?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Cllnorll in caso di sovradosaggio.

Cllnorll: sovradosaggio

Sono stati riferiti casi di sovradosaggio (raramente si sono avuti decessi). I sintomi osservati sono stati: stupore, coma, oliguria ed ipotensione.

In caso di sovradosaggio acuto svuotare lo stomaco mediante vomito o lavanda gastrica ed il paziente tenuto in osservazione, va sottoposto a terapia sintomatica e di supporto.

Studi su animali mostrano che l’assorbimento è diminuito dalla pronta somministrazione di carbone attivato e l’eliminazione favorita dall’alcalinizzazione delle urine.

Cllnorll: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco