Dalacin C: a cosa serve e come si usa

Dalacin c fosfato – soluzione iniettabile (Clindamicina Fosfato): indicazioni e modo d’uso

Dalacin c fosfato – soluzione iniettabile (Clindamicina Fosfato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

La clindamicina è indicata nel trattamento delle gravi infezioni sostenute da germi anaerobi sensibili, nonché nel trattamento delle gravi infezioni sostenute da stafilococchi, streptococchi e pneumococchi.

Un trattamento con clindamicina, per lo piĂ¹ associata ad un antibiotico aminoglicosidico, puĂ² essere preso in considerazione come alternativa nella terapia di infezioni ginecologiche e pelviche acute da Chlamydia trachomatis quando l’impiego dell’antibiotico di scelta, le tetracicline, è controindicato.

La clindamicina si è dimostrata efficace nel trattamento di infezioni da stafilococchi resistenti ad altri antibiotici; prima dell’impiego è necessario tuttavia eseguire opportuni test microbiologici al fine di stabilire la sensibilitĂ  in vitro del germe verso l’antibiotico.

Trattamento delle infezioni opportunistiche da Toxoplasma gondii e Pneumocystis jiroveci in pazienti immunocompromessi.

Dalacin c fosfato – soluzione iniettabile: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Dalacin c fosfato – soluzione iniettabile è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Dalacin c fosfato – soluzione iniettabile ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Dalacin c fosfato – soluzione iniettabile

La posologia e la via di somministrazione devono essere determinate dalla gravitĂ  dell’infezione, dalle condizioni del paziente e dalla sensibilitĂ  del microrganismo responsabile.

Posologia

Adulti:

Somministrazione per via intramuscolare profonda o per fleboclisi.

Infezioni gravi da cocchi aerobi gram-positivi e anaerobi piĂ¹ sensibili (generalmente non sono inclusi il Bacteroides fragilis, i Peptococchi ed i Clostridi diversi dal Clostridium perfringens): 600-1200 mg/die suddivisi in 2, 3 o 4 somministrazioni.

Infezioni gravissime, particolarmente quelle dovute ad accertato o sospetto Bacteroides fragilis, Peptococchi o Clostridi diversi dai Clostridium perfringens: 1200-2700 mg/die suddivisi in 2, 3 o 4 somministrazioni.

Questi dosaggi, se il caso lo richiede, possono essere aumentati fino a 4800 mg/die da somministrare per flebo in quelle infezioni che possono compromettere la vita del paziente.

Non somministrare per via intramuscolare dosi singole superiori a 600 mg. DALACIN C FOSFATO non deve essere iniettato per via endovenosa sotto forma di bolo non diluito, ma deve essere infuso in un periodo di almeno 10-60 minuti.

Il farmaco puĂ² essere somministrato per la prima volta mediante fleboclisi rapida e successivamente mediante fleboclisi lenta secondo lo schema seguente.

Per mantenere concentrazioni ematiche di clindamicina superiori a: iniziare con fleboclisi rapida di: indi continuare con:
4 mcg/ml 10 mg/min per 30′ 0,75 mg/min
5 mcg/ml 15 mg/min per 30′ 1,00 mg/min
6 mcg/ml 20 mg/min per 30′ 1,25 mg/min

Nella malattia infiammatoria pelvica: 900 mg ogni 8 ore per via endovenosa in associazione ad un appropriato antibiotico attivo sugli aerobi gram-negativi. Continuare la terapia per almeno 4 giorni e, comunque, per 48 ore dopo che si è osservato un miglioramento nella paziente.

Continuare la terapia con clindamicina orale (DALACIN C) al dosaggio di 450 mg ogni 6 ore fino a completare il ciclo terapia (10-14 giorni).

Toxoplasmosi cerebrale in pazienti immunodeficenti ad alto rischio: 600-1200 mg di clindamicina fosfato per via endovenosa o di clindamicina cloridrato per via orale ogni 6 ore per due settimane, seguiti da 300-600 mg di clindamicina cloridrato per via orale ogni 6 ore fino a completare il ciclo terapeutico di 8-10 settimane.

Quando la clindamicina viene associata alla pirimetamina la dose di quest’ultima è di 25-75 mg per via orale per 8-10 settimane. Con le dosi piĂ¹ elevate di pirimetamina si consiglia di somministrare 10-20 mg/die di acido folinico.

Polmonite da Pneumocystis jiroveci

in pazienti immunodeficenti ad alto rischio: clindamicina fosfato per via endovenosa 600 mg ogni 6 ore o 900 mg ogni 8 ore oppure 300-450 mg di clindamicina cloridrato per via orale ogni 6 ore somministrate per 21 giorni e 15-30 mg di primachina somministrata per via orale una volta al giorno per 21 giorni.

Popolazione pediatrica

Al di sopra dei due anni di etĂ , somministrazione per via intramuscolare profonda o per fleboclisi.

Infezioni gravi: 15-25 mg/kg/die suddivisi in 3-4 somministrazioni. Infezioni gravissime: 25-40 mg/kg/die suddivisi in 3-4 somministrazioni.

Il dosaggio da somministrare ai bambini puĂ², in alternativa, essere valutato in base alla superficie corporea: 350 mg/m2/die per le infezioni gravi e 450 mg/m2/die per le infezioni gravissime.

Se si dovesse manifestare una grave diarrea, sospendere l’antibiotico. Modo di somministrazione

Diluizione e velocitĂ  di somministrazione

Non somministrare per via intramuscolare dosi singole superiori a 600 mg. La concentrazione di clindamicina nel diluente per infusione non deve superare 18 mg/ml e la velocitĂ  di infusione non deve superare 30 mg al minuto. La somministrazione di DALACIN C FOSFATO mediante fleboclisi va effettuata secondo lo schema seguente:

Dose Diluire in Tempo di somministrazione
300 mg 50 ml 10 minuti
600 mg 50 ml 20 minuti
900 mg 50 -100 ml 30 minuti
1200 mg 100 ml 40 minuti

Si raccomanda di non somministrare piĂ¹ di 1200 mg in una singola infusione della durata di un’ora.

CompatibilitĂ 

DALACIN C FOSFATO è risultato fisicamente e chimicamente compatibile per almeno 24 ore, in soluzioni iniettabili di destrosio al 5% e cloruro di sodio 0,9% contenente i seguenti antibiotici nelle concentrazioni comunemente impiegate: amikacina, aztreonam, cefamandolo, cefazolina, cefotaxima, cefoxitina, ceftazidima, ceftizoxima, gentamicina, netilmicina, piperacillina e tobramicina.

La compatibilitĂ  e la durata di stabilitĂ  delle miscele di farmaci variano in funzione della concentrazione e di altre condizioni.

Ăˆ invece incompatibile con ampicillina, difenilidantoina, barbiturici, aminofillina, solfato di magnesio e gluconato di calcio (vedere paragrafo 6.2).

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Dalacin c fosfato – soluzione iniettabile seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Dalacin c fosfato – soluzione iniettabile per quanto riguarda la gravidanza:

Dalacin c fosfato – soluzione iniettabile: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

Gli studi sulla tossicitĂ  riproduttiva condotti su ratti e conigli a seguito di somministrazione per via orale e sottocutanea non hanno mostrato segni di compromissione della fertilitĂ  o di danni al feto causati dalla clindamicina, se non a dosi tali da indurre tossicitĂ  nella madre. Non sempre gli studi sulla riproduzione negli animali sono predittivi della risposta nella specie umana.

Nella specie umana la clindamicina attraversa la placenta. Dopo dosi ripetute, le concentrazioni nel liquido amniotico sono risultate pari al 30% circa delle concentrazioni nel sangue materno.

Negli studi clinici su donne in gravidanza, la somministrazione sistemica di clindamicina nel secondo e nel terzo trimestre non è risultata associata a un aumento della frequenza delle anomalie congenite. Non esistono studi adeguati e ben controllati su donne nel primo trimestre di gravidanza.

In gravidanza la clindamicina deve essere utilizzata solo se strettamente necessaria (vedere paragrafo 4.4).

L’alcol benzilico puĂ² attraversare la placenta. Allattamento

La clindamicina somministrata per via orale e parenterale è stata rinvenuta nel latte materno in concentrazioni comprese tra 0,7 e 3,8 mcg/ml. A causa delle possibili reazioni avverse serie nei bambini allattati al seno, le donne che allattano non devono assumere la clindamicina.

FertilitĂ 

Gli studi sulla fertilitĂ  nei ratti trattati con clindamicina per via orale non hanno mostrato effetti sulla fertilitĂ  o sulla capacitĂ  riproduttiva.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Dalacin c fosfato – soluzione iniettabile?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Dalacin c fosfato – soluzione iniettabile in caso di sovradosaggio.

Dalacin c fosfato – soluzione iniettabile: sovradosaggio

Non essendo gli effetti indesiderati dose-correlati, il sovradosaggio è un problema raro, soprattutto se il farmaco viene somministrato secondo quanto indicato.

L’emodialisi e la dialisi peritoneale non sono efficaci nel rimuovere la clindamicina dal siero.

Dalacin c fosfato – soluzione iniettabile: istruzioni particolari

e la manipolazione Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco