Equasym: a cosa serve e come si usa

Equasym (Metilfenidato Cloridrato) - A cosa serve? Come si usa? Scopri con noi quali sono le indicazioni e la posologia di questo farmaco!

Equasym (Metilfenidato Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Equasym (Metilfenidato Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Il metilfenidato è indicato come parte di un programma globale di trattamento del disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD) nei bambini a partire dai 6 anni di età e negli adolescenti nei casi in cui le sole misure correttive si dimostrino insufficienti. Il trattamento deve essere effettuato sotto il controllo di uno specialista in disturbi comportamentali in età pediatrica. La diagnosi dovrebbe essere fatta in base ai criteri del DSM-IV o alle linee guida ICD-10 e si deve basare su un’anamnesi o una valutazione completa del bambino e non solo sulla presenza di uno o più sintomi.

L’eziologia propria di questa sindrome è sconosciuta e non esiste un unico esame diagnostico. Una diagnosi adeguata necessita di un’indagine di tipo medico, psicologico, educativo e sociale.

Un programma globale di trattamento di solito comprende misure terapeutiche di tipo psicologico, educativo e sociale oltre che farmacologico e mira a stabilizzare i bambini che presentano una sindrome comportamentale caratterizzata da sintomi che possono includere una storia cronica di attenzione limitata nel tempo, tendenza alla distrazione, labilità emotiva, impulsività, iperattività di grado da moderato a severo, segni neurologici secondari ed EEG anormale. Possono esservi o meno disturbi dell’apprendimento.

Il trattamento con metilfenidato non è indicato in tutti i bambini con questa sindrome e la decisione di utilizzare il medicinale si deve basare su una valutazione molto approfondita della gravità e della cronicità dei sintomi in relazione all’età del bambino.

È essenziale un idoneo programma educativo, e di solito è necessario un intervento psico-sociale. Nei casi in cui le sole misure correttive si dimostrano insufficienti, la decisione di prescrivere uno stimolante si deve basare su una rigorosa valutazione della gravità dei sintomi nel bambino. L’uso di metilfenidato deve essere sempre fatto in questo modo, secondo le indicazioni autorizzate e secondo le linee guida relative alla prescrizione e alla diagnosi.

Equasym: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Equasym è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Equasym ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Equasym

Equasym consiste di un componente a rilascio immediato (30% della dose) e di un componente a rilascio modificato (70% della dose). Pertanto, Equasym 40 mg fornisce una dose a rilascio immediato di 12 mg e una dose a rilascio prolungato di 28 mg di metilfenidato cloridrato. La parte a rilascio prolungato di ciascuna dose è concepita per mantenere una risposta al trattamento per tutto il pomeriggio, senza la necessità di una dose di mezzogiorno. È concepita per fornire livelli plasmatici terapeutici per un periodo di circa 8 ore, compatibile con la giornata scolastica anziché con l’intera giornata (vedere paragrafo 5.2 “Proprìetà farmacocìnetìche”). Ad esempio, 40 mg di Equasym sono destinati a sostituire 20 mg a colazione e 20 mg a pranzo di metilfenidato cloridrato a rilascio immediato.

Bambini (dai 6 anni di età) e adolescenti:

La terapia deve essere iniziata sotto il controllo di uno specialista in disturbi comportamentali in età infantile e/o adolescenziale.

Screening pre-trattamento

Prima della prescrizione, è necessario eseguire una valutazione iniziale dello status cardiovascolare del paziente, che include la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca. Un’anamnesi completa deve indicare i medicinali assunti in concomitanza, nonché la comorbidità di disturbi o sintomi medici e psichiatrici, sia pregressi che in atto, la storia familiare di morte cardiaca improvvisa/inspiegata ed un’accurata registrazione, su un grafico della crescita, della statura e del peso del paziente prima del trattamento (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Controllo continuo

Devono essere controllati continuamente la crescita e lo status psichiatrico e cardiovascolare del paziente (vedere anche paragrafo 4.4).

È necessario registrare la pressione del sangue e la frequenza cardiaca su un grafico centile in occasione di ogni variazione del dosaggio e successivamente almeno una volta ogni sei mesi.

È necessario controllare la statura, il peso e l’appetito almeno ogni sei mesi e tenere un grafico

della crescita;

Deve essere controllata l’insorgenza ex novo o il peggioramento di disturbi psichiatrici preesistenti in occasione di ogni variazione del dosaggio e successivamente almeno una volta ogni sei mesi e ad ogni visita.

È necessario controllare i pazienti per il rischio di diversione, uso inappropriato ed abuso del metilfenidato.

Titolazione della dose:

All’inizio del trattamento con metilfenidato è necessario eseguire un’attenta titolazione della dose. La titolazione della dose deve essere iniziata con la più bassa dose possibile. Ciò si ottiene di norma utilizzando una formulazione a rilascio immediato, assunta in dosi rifratte. La dose giornaliera iniziale raccomandata è 5 mg una o due volte al giorno (ad es. a colazione e pranzo), procedendo a un aumento, se necessario, con incrementi settimanali di 5-10 mg della dose giornaliera, secondo la

tollerabilità e il grado di efficacia osservati. Equasym 10 mg in monosomministrazione giornaliera può essere usato al posto di metilfenidato cloridrato a rilascio immediato 5 mg due volte al giorno dall’inizio del trattamento, ove il medico curante ritenga che la bisomministrazione giornaliera sia opportuna dall’inizio e la somministrazione del trattamento due volte al giorno sia inattuabile.

La massima dose giornalieradi metilfenidato cloridrato è pari a 60 mg.

Per posologie non realizzabili/attuabili con questo dosaggio, sono disponibili altri dosaggi di questo medicinale e altri medicinali contenenti metilfenidato.

Pazienti attualmente in trattamento con metilfenidato: i pazienti stabilizzati con una formulazione di metilfenidato cloridrato a rilascio immediato possono passare alla dose giornaliera di Equasym equivalente in milligrammi.

Equasym non deve essere assunto troppo tardi al mattino, perché può causare disturbi del sonno. Se l’effetto del medicinale si esaurisce precocemente nel tardo pomeriggio o alla sera, possono ripresentarsi disturbi del comportamento e/o incapacità di addormentarsi. Una piccola dose di una compressa di metilfenidato cloridrato a rilascio immediato nella tarda giornata può aiutare a risolvere questo problema. In tale caso, si potrebbe considerare la possibilità di ottenere un adeguato controllo dei sintomi con un regime di metilfenidato a rilascio immediato in bisomministrazione giornaliera.

Devono essere valutati i pro e i contro di una piccola dose serale di metilfenidato a rilascio immediato, rispetto ai disturbi nell’addormentamento.

Il trattamento con Equasym non deve essere continuato se è necessaria una tarda dose supplementare di metilfenidato a rilascio immediato, a meno che la stessa dose supplementare non fosse necessaria anche per un regime a rilascio immediato tradizionale alla dose di colazione/pranzo equivalente. Deve essere impiegato il regime che consente di ottenere il controllo soddisfacente dei sintomi con la dose giornaliera totale minima.

Equasym deve essere somministrato la mattina prima di colazione.

Le capsule possono essere ingerite intere con l’aiuto di liquidi o, in alternativa, la capsula può essere aperta e il contenuto sparso su una piccola quantità (cucchiaio) di composta di mele e somministrato immediatamente, senza conservarlo per l’utilizzo futuro. Dopo la somministrazione del medicinale sparso sulla composta di mele si raccomanda l’assunzione di liquidi, ad es. acqua. Le capsule e il relativo contenuto non devono essere frantumati o masticati.

Uso prolungato (oltre 12 mesi) nei bambini e negli adolescenti:

La sicurezza e l’efficacia dell’uso a lungo termine del metilfenidato non sono state valutate sistematicamente attraverso studi controllati. Il trattamento con metilfenidato non deve e non necessita di essere protratto a tempo indeterminato. Solitamente, il trattamento con metilfenidato viene interrotto durante o dopo la pubertà. Il medico che decide di usare il metilfenidato per un periodo prolungato (oltre 12 mesi) in bambini ed adolescenti con ADHD deve rivalutare periodicamente l’utilità dell’uso prolungato del farmaco per il singolo paziente, con dei periodi di sospensione temporanea del prodotto per valutare il comportamento del paziente in assenza di terapia farmacologica. Si raccomanda la sospensione della somministrazione del metilfenidato almeno una volta l’anno per valutare le condizioni del bambino (preferibilmente durante le vacanze scolastiche). Il miglioramento può proseguire anche quando la somministrazione del farmaco è temporaneamente sospesa o definitivamente interrotta.

Riduzione della dose e interruzione del trattamento

Se, dopo la titolazione della dose, nell’arco di un mese i sintomi non migliorano, il trattamento deve essere interrotto. Se i sintomi peggiorano o se subentrano altri eventi avversi seri, il dosaggio deve essere ridotto o interrotto.

Adulti

Il metilfenidato non è autorizzato per l’uso in adulti con ADHD. La sicurezza e l’efficacia del prodotto non sono state stabilite per i pazienti di questa fascia di età.

Anziani

Il metilfenidato non deve essere usato negli anziani. La sicurezza e l’efficacia non sono state stabilite per i pazienti di questa fascia di età.

Bambini di età inferiore a 6 anni

Il metilfenidato non deve essere usato nei bambini al di sotto dei 6 anni. La sicurezza e l’efficacia non sono state stabilite in questa fascia d’età.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Equasym seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Equasym per quanto riguarda la gravidanza:

Equasym: si può prendere in gravidanza?

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I dati relativi all’uso di metilfenidato in donne in stato di gravidanza sono in numero limitato.

Vi sono stati casi di segnalazioni spontanee di tossicità per l’apparato cardiorespiratorio nei neonati, e specificamente tachicardia e sofferenza respiratoria nel feto.

Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva solamente con dosaggi tossici per la madre (vedere paragrafo 5.3).

Il metilfenidato non è raccomandato per l’uso durante la gravidanza a meno che non sia stato stabilito clinicamente che la posticipazione del trattamento costituisce un rischio maggiore per la gravidanza stessa.

Allattamento

Metilfenidato è stato ritrovato nel latte di una donna trattata con metilfenidato.

È stato segnalato il caso di un neonato che ha presentato una diminuzione non specificata del peso corporeo durante il trattamento della madre, ma ha recuperato e ripreso ad aumentare di peso dopo l’interruzione del trattamento con metilfenidato da parte della madre. Non si può escludere un rischio per il neonato allattato al seno.

Si deve decidere se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con metilfenidato, tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Equasym?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Equasym in caso di sovradosaggio.

Equasym: sovradosaggio

Nel trattare i pazienti con sovradosaggio, si deve tenere presente il rilascio ritardato del metilfenidato da formulazioni con durata d’azione prolungata.

Segni e sintomi

Il sovradosaggio acuto, dovuto principalmente a iperstimolazione dei sistemi nervosi centrale e simpatico, può comportare: vomito, stato d’agitazione, tremori, iperreflessia, contrazioni muscolari, convulsioni (a volte seguite da coma), stati euforici, confusione, allucinazioni, delirio, psicosi, sudorazione, vampate di calore, cefalea, iperpiressia, tachicardia, palpitazioni, aritmie cardiache, ipertensione, midriasi e secchezza delle membrane mucose.

Trattamento

Non esiste un antidoto specifico per il sovradosaggio da metilfenidato. Il trattamento consiste nel fornire misure di supporto appropriate.

Il paziente deve essere protetto dall’autolesione e dagli stimoli esterni che porterebbero ad esacerbare l’iperstimolazione già presente. Se i segni ed i sintomi non sono troppo severi ed il paziente è cosciente, lo stomaco può essere svuotato inducendo il vomito o eseguendo una lavanda gastrica.

Prima di eseguire la lavanda gastrica, è necessario controllare l’agitazione e le convulsioni se presenti e proteggere le vie aeree. Altri mezzi per disintossicare l’intestino includono la somministrazione di carbone attivo e di un catartico. In presenza di un’intossicazione grave deve essere somministrata una dose accuratamente titolata di una benzodiazepina prima di eseguire la lavanda gastrica.

Si devono adottare trattamenti intensivi per mantenere la circolazione e la respirazione adeguate; possono essere richieste procedure di raffreddamento esterne per ridurre l’iperpiressia.

Non è stata dimostrata l’efficacia della dialisi peritoneale o dell’emodialisi extracorporale in caso di sovradosaggio di metilfenidato.

Equasym: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco