Immucyst: a cosa serve e come si usa

Immucyst (Bcg – Bacillo Di Calmette e Guerin): indicazioni e modo d’uso

Immucyst (Bcg – Bacillo Di Calmette e Guerin) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

ImmuCyst è indicato per uso intravescicale nel trattamento e nella profilassi del carcinoma in situ (CIS) primario o recidivante della vescica urinaria e per la profilassi a seguito di resezione transuretrale (TUR) dei tumori papillari ad alto rischio primari o recidivanti di livello Ta e/o T1, oppure di qualsiasi loro combinazione, nonostante il trattamento intravescicale precedente.

Immucyst: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Immucyst è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Immucyst ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Immucyst

Il trattamento intravescicale e la profilassi per il CIS della vescica urinaria va iniziato tra il 7° – 14° giorno dopo la biopsia o la resezione transuretrale (qualora questa venga eseguita).

Una dose di ImmuCyst che consiste nella instillazione intravescicale di 81 mg (peso secco) di BCG, va somministrata 1 volta/settimana per 6 settimane (terapia di induzione).

Ogni dose è preparata ricostituendo il flacone di liofilizzato di BCG con 3 ml di soluzione salina sterile senza conservanti.

Il BCG ricostituito va inoltre diluito con 50 ml di soluzione salina sterile senza conservanti, per un totale di 53 ml.

Inserire il catetere in vescica in condizioni sterili, drenare la vescica, infondere lentamente (per gravità) la sospensione di ImmuCyst, quindi estrarre il catetere.

Durante la prima ora che segue l’instillazione, il paziente deve giacere per 15 minuti in posizione supina, poi in posizione prona e quindi su entrambi i lati. Il paziente poi può alzarsi, ma deve ritenere il farmaco per altri 60 minuti, per un totale di 2 ore.

I pazienti che non sono capaci di trattenere il farmaco, potranno urinare prima. Alla fine delle 2 ore tutti i pazienti dovrebbero urinare in posizione seduta per ragioni di sicurezza. I pazienti dovrebbero mantenere una adeguata idratazione. La terapia di induzione deve poi continuare con un trattamento a 3, 6, 12, 18 e 24 mesi seguenti al trattamento iniziale.

Dopo l’uso, tutti gli strumenti impiegati, debbono essere sterilizzati o smaltiti come qualsiasi altro materiale infettante (vd. Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso).

RICOSTITUZIONE DEL PRODOTTO LIOFILIZZATO E PRELIEVO DA FLACONE CHIUSO CON TAPPO

NON RIMUOVERE IL TAPPO DI GOMMA DAL FLACONE

Ricostituire e diluire immediatamente prima dell’uso

Maneggiare come materiale infettante

Ricostituire e diluire immediatamente prima dell’uso, utilizzando una tecnica asettica in un’area ad elevata aerazione (per esempio cappa aspirante). Le persone che maneggiano il prodotto devono indossare una mascherina e dei guanti. Nel caso il prodotto venisse maneggiato al di fuori della cappa aspirante, le persone che maneggiano il prodotto dovranno indossare una mascherina ed anche una protezione per gli occhi.

Soggetti con immunodeficienza nota, non debbono maneggiare l’ImmuCyst.

Passare del cotone sterile imbevuto di disinfettante sul tappo di gomma del flacone di ImmuCyst.

Prelevare 3 ml di soluzione salina sterile senza conservanti e iniettarla nel flacone di liofilizzato.

Agitare delicatamente finché la sospensione risulti omogenea.

Evitare la formazione di schiuma che comprometterebbe il prelievo della dose appropriata. Prelevare l’intero contenuto del ricostituito dal flacone.

Diluire il materiale così ricostituito del flacone (1 dose) in ulteriori 50 ml di soluzione salina sterile senza conservanti, fino ad ottenere una soluzione di 53 ml che può quindi essere usata per l’instillazione intravescicale.

Il prodotto dovrebbe essere usato immediatamente dopo la ricostituzione. In caso di ritardo fra la ricostituzione e la somministrazione, la sospensione ricostituita e diluita può essere conservata protetta dalla luce, fino a 2 ore a temperatura non superiore a 25°C.

Si sconsiglia l’uso del prodotto che, quando ricostituito, presenti flocculazioni o agglutinati che non possano essere disciolti dopo lieve agitazione.

Il prodotto ricostituito non va esposto alla luce del sole diretta o indiretta.

Ridurre al minimo l’esposizione alla luce artificiale.

INFORMAZIONI DA FORNIRE AL PAZIENTE DA PARTE DEL MEDICO

I pazienti devono avvisare il più presto possibile il loro medico qualora si verifichi un aumento dei sintomi esistenti, qualora i sintomi persistano dopo aver ricevuto un determinato numero di trattamenti o anche qualora si manifesti uno qualsiasi dei seguenti sintomi:

Più comuni Rari
Sangue nelle urine Tosse
Febbre e brividi Rash cutaneo
Stimolo frequente alla minzione
Aumentata frequenza della minzione
Dolore articolare
Nausea e vomito
Dolore alla minzione

Una tosse che si manifesti dopo somministrazione di ImmuCyst potrebbe essere un indice di pericolosa infezione sistemica da BCG, che, qualora fosse confermata, deve immediatamente essere trattata con antibiotici antitubercolari.

Durante la prima ora che segue l’instillazione, il paziente deve giacere per 15 minuti in posizione supina, poi prona e quindi su entrambi i lati. Il paziente poi può alzarsi ma deve comunque ritenere la sospensione per altri 60 minuti per un totale di 2 ore.

I pazienti che non sono capaci di trattenere il farmaco per 2 ore potranno urinare prima.

Alla fine delle 2 ore tutti i pazienti dovrebbero urinare in posizione seduta per ragioni di sicurezza. I pazienti dovrebbero mantenere una adeguata idratazione.

Le urine delle 6 ore successive alla instillazione, saranno disinfettate con uguale volume di soluzione di ipoclorito al 5% (candeggina casalinga non diluita) e andranno smaltite dopo 15 minuti.

E’ opportuno anche avvisare i pazienti che, combinazioni con farmaci che deprimono l’attività del midollo osseo e/o immunosoppressivi e/o radiazioni, potrebbero pregiudicare la risposta all’ImmuCyst, o aumentare il rischio di osteomielite o di infezione diffusa da BCG.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Immucyst seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Immucyst per quanto riguarda la gravidanza:

Immucyst: si può prendere in gravidanza?

Non sono stati condotti studi con ImmuCyst sulla riproduzione animale.

Non si sa se l’ImmuCyst possa causare danni fetali quando somministrato a gestanti o se possa interferire con la capacità di riproduzione.

L’ ImmuCyst va somministrato a gestanti solo se strettamente necessario.

Le donne durante il periodo dell’allattamento potrebbero infettare il bambino con infezione sistemica da BCG.

Non è noto se questo farmaco venga escreto nel latte umano.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Immucyst?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Immucyst in caso di sovradosaggio.

Immucyst: sovradosaggio

Non conosciuto.

Immucyst: istruzioni particolari

Vale quanto riportato ai paragrafi precedenti.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco