Irbecor: a cosa serve e come si usa

Irbecor (Irbesartan): indicazioni e modo d’uso

Irbecor (Irbesartan) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

IRBECOR è indicato negli adulti per il trattamento dell’ipertensione arteriosa essenziale.

E’ indicato anche per il trattamento della malattia renale nei pazienti aduli ipertesi con diabete mellito di tipo 2 come parte di un trattamento farmacologico antipertensivo (vedere paragrafo 5.1).

Irbecor: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Irbecor è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Irbecor ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Irbecor

La usuale dose iniziale e di mantenimento raccomandata è di 150 mg in singola somministrazione giornaliera, indipendentemente dalla contemporanea assunzione di cibo. IRBECOR alla dose di 150 mg una volta al giorno generalmente fornisce un migliore controllo della pressione arteriosa nell’arco delle 24 ore rispetto a 75 mg.

Tuttavia l’inizio della terapia con 75 mg deve essere preso in considerazione, particolarmente in pazienti emodializzati e nei pazienti anziani di età superiore ai 75 anni.

In pazienti non adeguatamente controllati con 150 mg una volta al giorno, il dosaggio di IRBECOR puĂ² essere aumentato a 300 mg, oppure possono essere co-somministrati altri agenti antipertensivi. In particolare l’aggiunta di un diuretico come l’idroclorotiazide ha mostrato un effetto additivo con IRBECOR (vedere paragrafì 4.3,4.4, 4.5 e 5.1).

Nei pazienti ipertesi con diabete di tipo 2, la terapia deve essere iniziata con 150 mg di irbesartan una volta al giorno e incrementata fino a 300 mg una volta al giorno come dose di mantenimento consigliata per il trattamento della malattia renale. La dimostrazione del beneficio sul rene di IRBECOR nei pazienti ipertesi con diabete di tipo 2 si basa su studi nei quali l’irbesartan è stato impiegato in aggiunta ad altri medicinali antipertensivi, al bisogno, per raggiungere la pressione arteriosa desiderata (vedere paragrafo 5.1).

Popolazioni speciali

Insufficienza renale: nei soggetti con ridotta funzionalitĂ  renale non si rende necessaria alcuna variazione del dosaggio. Una dose iniziale piĂ¹ bassa (75 mg) deve essere presa in considerazione nei pazienti sottoposti ad emodialisi (vedere paragrafo 4.4).

Insufficienza epatica: nei soggetti con lieve o moderata insufficienza epatica non si rende necessaria alcuna variazione del dosaggio. Non ci sono dati clinici relativi a pazienti con insufficienza epatica grave.

Pazienti anziani: sebbene negli anziani di etĂ  superiore ai 75 anni debba essere presa in considerazione la possibilitĂ  di iniziare la terapia con 75 mg, generalmente non è necessario l’aggiustamento della dose.

Popolazione pediatrica: la sicurezza e l’efficacia di IRBECOR nei bambini di etĂ  compresa tra O e 18 anni non sono state stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8,

5.1 e 5.2 ma non puĂ² essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.

Modo di somministrazione Per uso orale.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Irbecor seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Irbecor per quanto riguarda la gravidanza:

Irbecor: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

L’uso degli antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA), non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L’uso degli AIIRA è controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicitĂ  a seguito dell’esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puĂ² essere escluso un lieve aumento del rischio. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA), un simile rischio puĂ² esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.

E’ noto che nella donna l’esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicità fetale (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere anche paragrafo 5.3).

Se dovesse verificarsi un’esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio.

I neonati le cui madri abbiano assunto AIIRA devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l’ipotensione (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Allattamento

Poiché non sono disponibili dati riguardanti l’uso di IRBECOR durante l’allattamento, IRBECOR non è raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l’uso durante l’allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati e prematuri.

Non è noto se irbesartan o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno.

Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili nei ratti hanno mostrato l’escrezione di irbesartan o dei suoi metaboliti nel latte (per dettagli vedere paragrafo 5.3).

FertilitĂ 

Irbesartan non ha avuto effetti sulla fertilitĂ  dei ratti trattati e sulla loro prole fino a livelli di dose che inducono i primi segni di tossicitĂ  parentale (vedere paragrafo 5.3).

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Irbecor?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Irbecor in caso di sovradosaggio.

Irbecor: sovradosaggio

Studi condotti in soggetti adulti trattati con dosi fino a 900 mg/die per 8 settimane non hanno dimostrato segni di tossicitĂ . Le piĂ¹ probabili manifestazioni del sovradosaggio sono ritenute

essere l’ipotensione e la tachicardia; anche la bradicardia puĂ² associarsi al sovradosaggio. Non sono disponibili informazioni specifiche per il trattamento del sovradosaggio da IRBECOR. Il paziente dovrĂ  essere strettamente controllato ed il trattamento dovrĂ  essere sintomatico e di supporto. Le misure suggerite includono induzione di emesi e/o lavanda gastrica. Nel trattamento del sovradosaggio puĂ² essere utilizzato il carbone attivo. Irbesartan non viene rimosso per emodialisi.

Irbecor: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco