Kemadrin: a cosa serve e come si usa

Kemadrin (Prociclidina Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Kemadrin (Prociclidina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Il KEMADRIN è indicato in tutte le forme del morbo di Parkinson: idiopatico, post-encefalitico ed arterio­sclerotico.

I sintomi per i quali si osserva spesso una buona risposta al KEMADRIN sono: rigidità, acinesia, tremore, difficoltà nello scrivere e nel parlare, disturbi dell’andatura, scialorrea e perdita di saliva, sudorazione, crisi oculogire ed umore depres­so.

Il KEMADRIN è anche usato nel controllo dei sintomi extrapiramidali indotti da farmaci neurolettici compreso lo pseudo-parkinsonismo, reazioni distoniche acute ed irrequietezza motoria.

Kemadrin: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Kemadrin è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Kemadrin ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Kemadrin

Si dovrà tener conto della variabilità del dosaggio ottimale per ciascun paziente. Il trattamento va normalmente iniziato alla dose di 2,5 mg tre volte al giomo aumentando di 2,5-5 mg/die ad intervalli di due o tre giorni fino a che non si sia raggiunta una risposta clinica ottimale. La normale dose massima giornaliera è di 30 mg. Tuttavia a giudizio del medico quando opportuno, la dose totale può raggiunge­re i 60 mg.

Il dosaggio giornaliero utilizzato per il controllo dei sintomi extrapiramidali indotti da neurolettici è normalmente non superiore ai 20 mg al giomo. Dopo un periodo di 3-4 mesi, il KEMADRIN deve essere sospeso per poter osservare una eventuale ricomparsa dei sintomi extrapiramidali. Una sospensione periodica della terapia è consigliabile anche per i pazienti che sembrano aver necessità del farmaco per periodi più lunghi.

Il KEMADRIN può essere associato con levodopa o amantadina nei pazienti che non rispondono adeguata­mente alla terapia con un solo farmaco.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Kemadrin seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Kemadrin per quanto riguarda la gravidanza:

Kemadrin: si puĂ² prendere in gravidanza?

Anche se dall’ampio uso clinico del KEMADRIN non si sono avute prove che il farmaco possa in qualche modo compromettere il normale corso della gravidanza, la sicurezza del farmaco somministrato in gravidanza non è ancora definitivamente accertata.

Non si hanno dati circa la eventuale escrezione del famaco nel latte materno, per cui non se ne consiglia l’uso durante l’allattamento.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Kemadrin?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Kemadrin in caso di sovradosaggio.

Kemadrin: sovradosaggio

Segnalazioni di casi di sovradosaggio sono relativa­mente rari e non si conoscono casi fatali. I sintomi sono agitazione, irrequietezza e confusione con grave insonnia che perdura fino a 24 ore o più. Sono possibili allucinazioni visive ed uditive.

Molti pazienti sono euforici ma alcuni possono essere ansiosi ed aggressivi. Le pupille sono ampiamente dilatate e non reagiscono alla luce. Nei casi segnala­ti il disorientamento è durato da 1 a 4 giorni ed è terminato con recupero del sonno.

La lavanda gastrica è indicata se la prociclidina è stata ingerita da una o due ore ( o eventualmente di più, dati i suoi probabili effetti sulla motilità gastrica).

Altre misure quali l’uso di colinergici o l’emodialisi sono con ogni probabilità di nessun valore clinico.

Eventuali convulsioni possono essere controllate con iniezioni di Diazepam.

Kemadrin: istruzioni particolari

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Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco