Lirgosin: a cosa serve e come si usa

Lirgosin (Cefotaxima Sodica): indicazioni e modo d’uso

Lirgosin (Cefotaxima Sodica) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da germi Gram-negativi “difficili” o da flora mista con presenza di Gram-negativi resistenti ai più comuni antibiotici.

In dette infezioni il prodotto trova indicazione, in particolare, nei pazienti defedati e/o immunodepressi.

E’ indicato, inoltre, nella profilassi delle infezioni chirurgiche.

Lirgosin: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Lirgosin è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Lirgosin ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Lirgosin

La dose e la via di somministrazione vanno scelte a seconda del tipo d’infezione, della sua gravità, del grado di sensibilità dell’agente patogeno, delle condizioni e del peso corporeo del paziente.

La durata del trattamento con cefotaxime varia a seconda della risposta terapeutica; la terapia dovrebbe comunque essere continuata almeno fino a 3 giorni dopo lo sfebbramento.

Adulti: la posologia di base è di 2 g al giorno (1 g ogni 12 ore) da somministrare per via intramuscolare o endovenosa e se necessario può essere aumentata a 3-4 g e nei casi molto gravi fino a 12 g per via endovenosa, riducendo opportunamente l’intervallo tra le somministrazioni a 8-6 ore. Per quanto riguarda la somministrazione per via endovenosa delle dosi più basse, si ricorre all’iniezione diretta da eseguire in 3-5 minuti (nel caso sia già in corso infusione venosa si può pinzettare il tubo circa 10 cm al di sopra dell’ago ed iniettare il cefotaxime nel tubo al di sotto della pinzettatura).

Alle dosi più elevate il cefotaxime può essere somministrato per infusione endovenosa breve (20 minuti) dopo aver sciolto 2 g in 40 ml di acqua per preparazioni iniettabili, soluzione fisiologica isotonica o soluzione glucosata, oppure per infusione endovenosa continua (50-60 minuti) dopo aver sciolto 2 g in 100 ml di solvente, plasmaexpander (Emagel o destrani).

Si raccomanda di non miscelare il cefotaxime con soluzioni di sodio bicarbonato.

Allorchè si ricorra alla via endovenosa, è comunque consigliabile iniziare la terapia somministrando il cefotaxime direttamente in vena.

Pazienti particolarmente sensibili possono lamentare dolore dopo iniezione intramuscolare; per il trattamento di questi soggetti si consiglia l’impiego, fino a 2 volte al giorno, di un solvente contenente lidocaina cloridrato soluzione 1% (fatta eccezione per i soggetti ipersensibili alla lidocaina). Questa soluzione va impiegata solo per via intramuscolare e quindi si deve assolutamente evitare la somministrazione endovasale.

Bambini: al di sotto dei 12 anni si possono somministrare 50-100 mg/kg da suddividere in 2-4 somministrazioni giornaliere.

In alcuni casi estremamente gravi ed in pericolo di vita sono state raggiunte anche dosi di 200 mg/kg/die senza segni di intolleranza.

Nel prematuro la posologia non dovrebbe superare i 50 mg/kg/die dato che la funzionalità renale non è ancora pienamente sviluppata.

Il solvente contenente lidocaina cloridrato non va impiegato nei bambini al di sotto dei 12 anni, nei quali la somministrazione intramuscolare va effettuata con la soluzione in sola acqua per preparazioni iniettabili.

Somministrazione endovenosa (iniezione o infusione):

Per iniezioni endovenose intermittenti, la soluzione deve essere iniettata in un lasso di tempo di 3-5 minuti. Durante la sorveglianza post-marketing, in pochissimi pazienti che hanno ricevuto una rapida somministrazione per via endovenosa di cefotaxime attraverso un catetere venoso centrale, è stata segnalata aritmia potenzialmente pericolosa per la vita.

Cefotaxime e gli aminoglicosidi non devono essere miscelati nella stessa siringa o liquido di perfusione.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Lirgosin seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Lirgosin per quanto riguarda la gravidanza:

Lirgosin: si può prendere in gravidanza?

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La sicurezza del cefotaxime non è stata verificata sulla gravidanza umana.

Studi negli animali non evidenziano effetti dannosi diretti o indiretti nei confronti della tossicità riproduttiva. Comunque, non ci sono studi adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza.

Il cefotaxime attraversa la barriera placentare. Quindi, il cefotaxime non deve essere usato durante la gravidanza a meno che l’anticipato beneficio non superi qualsiasi potenziale rischio.

Allattamento

Il cefotaxime passa nel latte materno umano. Effetti sulla flora intestinale fisiologica del lattante che portano a diarrea, colonizzazione da funghi lievito-simili, e sensibilizzazione del lattante non possono essere esclusi. Pertanto, è necessario decidere se interrompere l’allattamento o il trattamento con il medicinale, tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la madre.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Lirgosin?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Lirgosin in caso di sovradosaggio.

Lirgosin: sovradosaggio

I sintomi da sovradosaggio possono largamente corrispondere al profilo degli effetti indesiderati.

Esiste un rischio di encefalopatia reversibile nei casi di somministrazione di alte dosi di antibiotici betalattamici incluso il cefotaxime.

In caso di sovradosaggio, il cefotaxime deve essere sospeso, ed un trattamento di supporto deve essere istituito, che include misure per accelerare l’eliminazione e trattamento sintomatico delle reazione avverse (es. convulsioni).

Non esiste un antidoto specifico. I livelli sierici di cefotaxime possono essere ridotti con l’emodialisi o con la dialisi peritoneale.

Lirgosin: istruzioni particolari

Apertura fiala solvente: prelevare mediante siringa il contenuto della fiala solvente e versarlo nel flaconcino di polvere.

A solubilizzazione completa prelevare il contenuto del flaconcino e procedere con l’iniezione.

Il prodotto sciolto, fin dall’inizio, si presenta di tonalità gialla, ciò non pregiudica l’efficacia e la tollerabilità del farmaco.

Attenzione: la soluzione per uso intramuscolare non deve mai essere impiegata per la somministrazione endovenosa.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco