Mibeg: a cosa serve e come si usa

Mibeg 74 mbq ml sol iniett 1 fl 1 ml (Iobenguano): indicazioni e modo d’uso

Mibeg 74 mbq ml sol iniett 1 fl 1 ml (Iobenguano) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Medicinale solo per uso diagnostico.

Localizzazione mediante diagnosi scintigrafica di tumori che derivano da tessuto originato embriologicamente dalla cresta neurale. Questi sono feocromocitomi, paragangliomi, chemodectomi e ganglioneuromi.

Rilevazione, stadiazione e follow up nella terapia dei neuroblastomi.

Valutazione dell’uptake di iobenguano. La sensibilità della visualizzazione diagnostica è differente per le entità patologiche elencate.

I feocromocitomi ed i neuroblastomi sono sensibili nel 90% circa dei pazienti, i carcinoidi nel

70% ed i carcinomi midollari della ghiandola tiroide (MCT) soltanto nel 35%.

Studi sulla funzionalitĂ  della midollare del surrene (iperplasia) e del miocardio (innervazione simpatica).

Mibeg 74 mbq ml sol iniett 1 fl 1 ml: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Mibeg 74 mbq ml sol iniett 1 fl 1 ml è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Mibeg 74 mbq ml sol iniett 1 fl 1 ml ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Mibeg 74 mbq ml sol iniett 1 fl 1 ml

Posologia

MIBEG è somministrato secondo lo schema di dosaggio di seguito riportato. Occorre tenere presente che la tecnica di acquisizione puĂ² influenzare la posologia, per es. gamma camera ad alta sensibilitĂ .

Adulti: il dosaggio raccomandato è 80 – 370 MBq. Popolazioni speciali

Popolazione pediatrica: Non sono disponibili studi clinici adeguati e controllati in bambini e adolescenti pertanto l’utilizzo in tali fasce di età deve essere riservato a casi in cui sia assolutamente indispensabile. L’utilizzo in bambini e adolescenti deve essere attentamente giustificato sulla base delle necessità cliniche e valutando il rapporto rischio/beneficio in questo gruppo di pazienti. Le attività da somministrare ai bambini e agli adolescenti possono essere calcolate in base alle raccomandazioni dell’EANM paediatric task group Dosage Card (EANM, Pediatric Dosage Card, Eur J Med Mol Imaging, 2008, 35:1666- 1668). Le attività da somministrare ai bambini e agli adolescenti possono essere calcolate moltiplicando l’attività di base per i coefficienti dipendenti dalla massa corporea riportati nella seguente tabella.

A[MBq]Somministrata = AttivitĂ  di base Ă— Coefficiente

L’attività di base per Iobenguano ( 123I) è 28 MBq. Occorre tenere conto che l’attività minima da somministrare è di 80 MBq, anche per i pazienti pediatrici al di sotto di 10 kg.

Peso [kg] Coefficiente Peso [kg] Coefficiente Peso [kg] Coefficiente
3 1 22 5.29 42 9.14
4 1.14 24 5.71 44 9.57
6 1.71 26 6.14 46 10.00
8 2.14 28 6.43 48 10.29
10 2.71 30 6.86 50 10.71
12 3.14 32 7.29 52-54 11.29
14 3.57 34 7.72 56-58 12.00
16 4.00 36 8.00 60-62 12.71
18 4.43 38 8.43 64-66 13.43
20 4.86 40 8.86 68 14.00

La sicurezza e l’efficacia nei pazienti pediatrici al di sotto di 1 mese di età non sono state stabilite.

Pazienti anziani: non è richiesto alcun particolare schema di dosaggio.

Insufficienza renale

E’ necessaria una valutazione attenta dell’attività da somministrare perché in questi pazienti è possibile che l’esposizione alle radiazioni risulti maggiore. La sicurezza e l’efficacia di MIBEG in pazienti con insufficienza renale grave non è stata stabilita. Vedere il paragrafo 4.4

Modo di somministrazione

MIBEG è somministrato per iniezione lenta di durata compresa tra 1 e 5 minuti.

Le istruzioni per la preparazione dei radiofarmaci sono fornite nel paragrafo 12. Acquisizione dell’immagine:

Dopo la somministrazione di iobenguano ( 123I) si ottengono immagini scintigrafiche planari

anteriori e posteriori dell’intero organismo e/o immagini segmentarie e/o immagini SPECT.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Mibeg 74 mbq ml sol iniett 1 fl 1 ml seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Mibeg 74 mbq ml sol iniett 1 fl 1 ml per quanto riguarda la gravidanza:

Mibeg 74 mbq ml sol iniett 1 fl 1 ml: si puĂ² prendere in gravidanza?

n etĂ  fertile

Quando è necessario somministrare medicinali radioattivi a donne potenzialmente fertili, si devono assumere sempre informazioni su una possibile gravidanza. Ove non sia provato il contrario, qualsiasi

donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza. In caso di dubbio riguardo ad una possibile gravidanza (se la donna ha saltato un ciclo mestruale, se il ciclo mestruale è molto irregolare, ecc.), devono essere proposte alla paziente tecniche alternative (se esistenti), che non utilizzino radiazioni ionizzanti.

Gravidanza

Non sono stati condotti studi sulla tossicità riproduttiva negli animali (vedere paragrafo 5.3). Le procedure con radionuclidi alle quali vengono sottoposte le donne in stato di gravidanza comportano dosaggi di radiazioni per il feto. Durante la gravidanza è bene svolgere soltanto gli esami indispensabili, quando il probabile beneficio supera i rischi potenziali per la madre e il feto.

Allattamento

Prima di somministrare un prodotto medicinale radioattivo a una madre che allatta al seno, è necessario prendere in considerazione la possibilitĂ  di posticipare ragionevolmente l’esame fino all’interruzione dell’allattamento e stabilire se è stato scelto il radiofarmaco maggiormente appropriato, tenendo conto della secrezione di attivitĂ  nel latte materno. Se la somministrazione è considerata necessaria, è bene interrompere l’allattamento al seno per tre giorni ed il latte prodotto deve essere eliminato. L’allattamento al seno puĂ² essere ripreso quando il livello nel latte non comporta un dosaggio di radiazioni per il bambino superiore a 1 mSv.

FertilitĂ 

Non sono stati condotti studi sulla tossicitĂ  riproduttiva negli animali (vedere paragrafo 5.3).

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Mibeg 74 mbq ml sol iniett 1 fl 1 ml?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Mibeg 74 mbq ml sol iniett 1 fl 1 ml in caso di sovradosaggio.

Mibeg 74 mbq ml sol iniett 1 fl 1 ml: sovradosaggio

L’effetto di un sovradosaggio di iobenguano è dovuto al rilascio di adrenalina. L’effetto è di breve durata e richiede misure di supporto mirate ad abbassare la pressione arteriosa. Iniettare tempestivamente un bloccante alfa-adrenergico a rapida azione (fentolamina) seguito da un betabloccante (propanololo). In considerazione della via di eliminazione renale, il mantenimento del massimo flusso di urina possibile è fondamentale per ridurre l’influenza delle radiazioni. MIBEG non è dializzabile.

La natura del radioisotopo e la quantità di iobenguano presente rendono improbabile un sovradosaggio. Potrebbe essere utile calcolare la dose efficace che è stata impiegata.

Mibeg 74 mbq ml sol iniett 1 fl 1 ml: istruzioni particolari

La somministrazione di radiofarmaci comporta rischi per altre persone, per irradiazione esterna o contaminazione proveniente dalla fuoriuscita di prodotto, urina, vomito, ecc. Devono pertanto essere prese le dovute precauzioni conformemente alla normativa vigente.

Devono essere osservate le normali precauzioni per la manipolazione dei materiali radioattivi. Dopo l’uso, tutti i materiali associati alla preparazione ed alla somministrazione di radiofarmaci, compreso il prodotto inutilizzato ed il suo contenitore, devono essere decontaminati o trattati come rifiuti radioattivi e smaltiti in accordo con le specifiche normative previste dalle autorità competenti locali.

I materiali contaminati devono essere smaltiti come materiale radioattivo in conformitĂ  alla normativa locale vigente.

Qualsiasi prodotto residuo inutilizzato o i materiali di scarto devono essere smaltiti in conformitĂ  con la normativa locale vigente per i materiali radioattivi


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco