Paludrine: a cosa serve e come si usa

Paludrine (Proguanile Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Paludrine (Proguanile Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Profilassi della malaria.

Paludrine: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Paludrine è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Paludrine ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Paludrine

Nelle zone in cui sia accertata o sospetta malaria da plasmodi resistenti al farmaco, è indispensabile seguire le indicazioni riguardo allo schema profilattico adeguato al luogo. Nell’impiego profilattico Paludrine, somministrato da solo, può non essere sufficiente (ved. par. 5.1 Proprietà farmacodinamiche)

Adulti (compresi gli anziani): 2 compresse (200 mg) al giomo.

Bambini::

inferiore a 1 anno: ¼ di compressa (25 mg) al giomo;

da 1 a 4 anni: ½ compressa (50 mg) al giomo;

da 5 a 8 anni: 1 compressa (100 mg) al giomo;

da 9 a 14 anni: 1 compressa e ½ (150 mg) al giomo;

oltre i 14 anni: dose giornaliera equivalente agli adulti.

Insufficienza renale:

Il dosaggio deve essere ridotto nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 60 ml/min, come segue:

Clearance della creatinina (ml/min/1,73m² ) Dosaggio
≥ 60 200 mg una volta al giorno (dose standard)
20 – 59 100 mg una volta al giorno
10 – 19 50 mg ogni due giorni
< 10 50 mg una volta alla settimana

Il grado di compromissione della funzionalità renale e/o la concentrazione di creatinina sierica possono essere approssimativamente equiparati ai livelli di clearance della creatinina, come qui di seguito indicato:

Clearance della creatinina(ml/min/1,73m² ) Creatinina sierica approssimativa (*)(micromoli/l) Grado di compromissione della funzionalità renale (arbitrariamente suddiviso per la definizione del dosaggio)
≥ 60
20 – 59 150 – 300 Lieve
10 – 19 > 300 – 700 moderato
<10 > 700 Grave

(*) La concentrazione di creatinina sierica è solo una guida approssimativa per la determinazione della funzionalità renale, a meno che non sia corretta in base all’età, al peso e al sesso.

Nei pazienti anziani è opportuno monitorare la funzionalità renale al fine di personalizzare la posologia onde evitare iperdosaggio da accumulo.

Le compresse devono essere assunte con acqua, a stomaco pieno, alla medesima ora ogni giomo. Nel caso si debba somministrare il farmaco a un bambino molto piccolo, le compresse possono essere ridotte in polvere e aggiunte al cibo (latte, miele o prosciutto).

Il trattamento deve essere iniziato almeno due giorni prima dell’arrivo nella zona malarica, continuato per tutto il periodo di soggiomo e per le successive 4 settimane dopo aver lasciato la zona malarica.

Nei soggetti parzialmente immuni l’efficacia della profilassi della malaria è dubbia. Tuttavia la profilassi può risultare efficace in certi gruppi ad alto rischio.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Paludrine seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Paludrine per quanto riguarda la gravidanza:

Paludrine: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

La gravidanza accresce il rischio di sviluppare la malaria. La somministrazione di farmaci è generalmente sconsigliata in gravidanza, specie nel 1° trimestre. Paludrine è stato ampiamente utilizzato da oltre quarant’anni senza che sia stato stabilito un legame causale tra la sua somministrazione ed eventuali eventi avversi nella madre o nel feto.

Allattamento

Sebbene Paludrine venga escreto nel latte materno, la quantità risulta insufficiente per la protezione del lattante. Pertanto è necessaria una chemioprofilassi apposita per il lattante.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Paludrine?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Paludrine in caso di sovradosaggio.

Paludrine: sovradosaggio

In caso di sovradosaggio possono manifestarsi: ematuria, irritazione renale, disturbi a livello epigastrico e vomito.

Non si conoscono antidoti specifici e il trattamento è sintomatico.

Paludrine: istruzioni particolari

Vedere 4.2 Posologia e modo di somministrazione


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco