Platinex: a cosa serve e come si usa

Platinex soluzione per infusione (Cisplatino): indicazioni e modo d’uso

Platinex soluzione per infusione (Cisplatino) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

PLATINEX può esser usato come terapia palliativa nelle seguenti indicazioni:

Tumori metastatici del testicolo

Sono state eseguite associazioni chemioterapiche in pazienti con tumori metastatici del testicolo già trattati con terapia radiante e/o chirurgica.

Un’associazione chemioterapica è costituita da PLATINEX, bleomicina solfato e vinblastina solfato.

Tumori metastatici dell’ovaio

Sono state eseguite associazioni chemioterapiche in pazienti con tumori metastatici dell’ovaio già trattate con terapia radiante e/o chirurgica.

Un’associazione chemioterapica è costituita da PLATINEX e adriamicina e/o ciclofosfamide.

PLATINEX come singolo agente terapeutico è indicato come terapia di seconda scelta in pazienti con tumori metastatici dell’ovaio refrattari alla chemioterapia standard e che non abbiano ricevuto precedentemente terapia con PLATINEX.

Cancro avanzato della vescica

PLATINEX è indicato come singolo agente terapeutico nei pazienti affetti da cancro della vescica avanzato non più suscettibili a trattamento radiante e/o chirurgico.

Carcinoma della testa e del collo

PLATINEX è indicato in seguito a terapia chirurgica e/o radiante in pazienti affetti da carcinoma della testa e del collo in associazione ad altri chemioterapici in combinazioni stabilite.

Platinex soluzione per infusione: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Platinex soluzione per infusione è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Platinex soluzione per infusione ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Platinex soluzione per infusione

PLATINEX soluzione deve essere somministrato unicamente per via endovenosa, per infusione lenta come di seguito indicato. L’ago e/o il set di infusione non devono contenere parti di alluminio che possano venire in contatto con PLATINEX nel corso della preparazione o della somministrazione. L’alluminio reagirebbe con il farmaco causando un precipitato e perdita di attività.

Tumori metastatici del testicolo

Il dosaggio di PLATINEX nel trattamento del carcinoma metastatico del testicolo in combinazione con altri agenti chemioterapici è di 20 mg/m² e.v., per 5 giorni consecutivi ogni 3 settimane, ripetuti per 3 cicli.

Tumori metastatici dell’ovaio

Il dosaggio di PLATINEX nel trattamento dei tumori metastatici dell’ovaio in combinazione con altri agenti chemioterapici è di 75-100 mg/m² e.v., ogni 4 settimane.

Come agente singolo, PLATINEX deve essere somministrato alla dose di 100 mg/m² e.v. ogni 4 settimane.

Cancro avanzato della vescica

PLATINEX deve essere somministrato in monochemioterapia alla dose di 50-70 mg/m² e.v. ogni 3-4 settimane, in relazione ad una precedente esposizione a trattamento radioterapico e/o chemioterapico. Nei pazienti pesantemente pre-trattati, è consigliato somministrare una dose iniziale di 50 mg/m² da ripetere ogni 4 settimane.

Carcinoma della testa e del collo

Il dosaggio di PLATINEX per il trattamento del carcinoma della testa e del collo, in associazione con altri agenti chemioterapici, è di 50-75 mg/m² , in dose singola endovenosa, ogni 3-4 settimane.

Per la somministrazione di PLATINEX occorre tener presente:

1) PLATINEX deve essere somministrato in soluzione per uso endovenoso contenente almeno 0,3% di cloruro di sodio.

Questa percentuale di ioni cloro è indispensabile per mantenere la stabilità del cisplatino in soluzione. Pertanto, PLATINEX può essere diluito in soluzione salina 0,9% o in soluzione fisiologica ½ o 1/3 N con destrosio al 5%.

2) Una diuresi di almeno 100 ml/h o superiore, è in grado di ridurre la vasotossicità renale indotta da PLATINEX. Per ottenere questo effetto, somministrare prima di Platinex 2 litri di una appropriata soluzione per uso endovenoso, e a seguire preticare ulteriore idratazione fino a 2500 ml/m² /24 h. Se l’idratazione non è in grado di provocare un’adeguata diuresi può essere somministrato un diuretico osmotico quale il mannitolo.

3) PLATINEX può essere somministrato alla velocità di infusione lmg/min, quando preceduto o seguito da idratazione, come sopra descritto. In alternativa può essere somministrato in un tempo di 6-8 ore contemporaneamente ad una adeguata quantità di liquidi in modo da mantenere la diuresi adeguata durante e dopo la somministrazione di PLATINEX.

4) La somministrazione di cisplatino è stata associata a uno squilibrio degli elettroliti, tra i quali di ipomagnesiemia sintomatica. È opportuno pertanto il monitoraggio degli elettroliti sierici prima, durante e dopo ogni ciclo di terapia con PLATINEX.

La successiva dose di PLATINEX non deve essere somministrata fino a quando il valore della creatinina sierica non sia inferiore a 1,5 mg/100 ml e/o il valore dell’azotemia non sia inferiore a 25 mg/100 ml.

La dose successiva non deve, inoltre, essere somministrata fino a quando le piastrine siano > 100.000/mmsup3;, GB > 4.000 mmsup3;. Inoltre la successiva dose di PLATINEX non deve essere somministrata prima che un esame audiometrico non abbia accertato una capacità auditiva entro i limiti della norma.

Come per altri agenti chemioterapici occorre esercitare cautela nella manipolazione della polvere e nella preparazione della soluzione di cisplatino (vedere 6.6). Ogni ml della soluzione ottenuta conterrà 1 mg di PLATINEX. La soluzione ricostituita come indicato sarà limpida ed incolore. La soluzione ricostituita può essere somministrata solo per via endovenosa o per infusione in un periodo superiore alle 6-8 ore.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Platinex soluzione per infusione seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Platinex soluzione per infusione per quanto riguarda la gravidanza:

Platinex soluzione per infusione: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza: somministrato durante la gravidanza, PLATINEX può causare danni al feto. PLATINEX si è dimostrato teratogenico ed embriotossico nei topi. Le pazienti dovranno essere avvertite di non iniziare una gravidanza. Se il prodotto viene somministrato durante la gravidanza o se la paziente rimane incinta durante la terapia, dovrà essere informata dei rischi potenziali per il feto.

Allattamento: cisplatino è escreto nel latte materno; le pazienti in terapia con cisplatino non devono allattare.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Platinex soluzione per infusione?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Platinex soluzione per infusione in caso di sovradosaggio.

Platinex soluzione per infusione: sovradosaggio

È indispensabile il calcolo accurato della posologia di PLATINEX che usualmente è indicata in mg/m² .

Occorre cautela per evitare l’involontario sovradosaggio da PLATINEX.

Il sovradosaggio acuto di PLATINEX può causare insufficienza renale, insufficienza epatica, sordità, tossicità oculare (incluso distacco della retina), mielodepressione rilevante, nausea e vomito intrattabili e/o neurite. Inoltre, a seguito di sovradosaggio, si può verificare il decesso.

Non sono stati stabiliti validi antidoti per sovradosaggio da PLATINEX. L’emodialisi, anche quando iniziata 4 ore dopo l’eccessiva somministrazione di PLATINEX, sembra avere un effetto minimo nel rimuovere il platino dal circolo a causa della rapida ed alta capacità di PLATINEX di legarsi alle proteine.

Il trattamento del sovradosaggio dovrà contemplare misure generali di supporto atte a fronteggiare le tossicità che possono verificarsi.

Platinex soluzione per infusione: istruzioni particolari

Sciogliere PLATINEX polvere liofilizzata 10 o 50 mg in 10 ml o 50 ml di acqua distillata per iniezioni USP. In questo modo ciascun ml di soluzione conterrà lmg di PLATINEX. La soluzione deve apparire chiara e incolore. Dopo ricostituzione, la soluzione di PLATINEX deve essere somministrata per infusione venosa (vedere 4.2).

Come per altri prodotti potenzialmente tossici occorre cautela nella manipolazione della polvere e nella preparazione della soluzione di PLATINEX.

Nel caso di contatto accidentale della cute con il farmaco possono verificarsi reazioni locali. È raccomandato l’uso di guanti. Nel caso che la polvere o la soluzione di PLATINEX venissero a diretto contatto con la cute o le mucose occorre lavare immediatamente la zona con acqua e sapone.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco