Prozin: a cosa serve e come si usa

Prozin (Clorpromazina Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Prozin (Clorpromazina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Trattamento delle schizofrenie, degli stati paranoidi e della mania. Psicosi tossiche (amfetamine, LSD, cocaina, ecc.).

Sindromi mentali organiche accompagnate da delirio.

Disturbi d’ansia se particolarmente gravi e resistenti alla terapia con ansiolitici tipici.

Depressione se accompagnata da agitazione e delirio, per lo piĂ¹ in associazione con antidepressivi.

Vomito e singhiozzo incoercibili.

Trattamento dei dolori intensi generalmente in associazione con analgesici stupefacenti.

Medicazione pre-anestetica.

Prozin: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Prozin è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Prozin ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Prozin

Il dosaggio della clorpromazina deve essere strettamente individualizzato in rapporto all’etĂ  del paziente, alla natura e alla gravitĂ  dell’affezione, alla risposta terapeutica e alla tollerabilitĂ  del farmaco. E’ sempre consigliabile iniziare con dosaggi bassi, aumentando progressivamente le dosi. Usualmente l’intervallo terapeutico è di 6-8 ore.

A titolo di esempio si fornisce il seguente schema di massima.

Nel trattamento dei disordini psichiatrici il dosaggio è estremamente vario. In genere nei pazienti ambulatoriali e con sintomi di lieve o media gravità sono necessari 30-75 mg per os suddivisi nel corso della giornata. Il

dosaggio puĂ² essere quindi aumentato fino ad ottenere l’effetto terapeutico desiderato. Successivamente esso puĂ² essere gradualmente ridotto fino a determinare la dose di mantenimento.

Nei pazienti ospedalizzati possono essere necessarie dosi sensibilmente superiori a seconda del giudizio dello specialista.

Nei bambini il dosaggio consigliato è di 1 mg/kg/die ripetuto se necessario, 2-3 volte al giorno.

Vomito:

Ottenuto l’effetto terapeutico per via i.m., la terapia, se necessaria, deve essere continuata per via orale: 25-50 mg ripetuti eventualmente 2-3 volte al giorno.

Singhiozzo incoercibile:

25-50 mg 2-3 volte al giorno.

Medicazione pre-anestetica:

25-50 mg per os.

Ipotensione, tachicardia, vertigini e manifestazioni sincopali sono abbastanza comuni in pazienti che assumono fenotiazine. Gli effetti ipotensivi sono piĂ¹ evidenti nei soggetti con feocromocitoma e insufficienza della mitrale. Sono possibili alterazioni del tracciato elettrocardiografico.

Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrĂ  valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Prozin seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Prozin per quanto riguarda la gravidanza:

Prozin: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza. Nel secondo e terzo trimestre di gravidanza il medicinale deve essere usato solo quando ritenuto essenziale e sempre sotto il diretto controllo del medico.

Un livello elevato di esposizione a clorpromazina durante la gravidanza non ha causato alcun effetto teratogeno.

Si consiglia alle donne di mantenere un equilibrio psichico adeguato durante la gravidanza per evitare scompensi. Se è necessario un trattamento per assicurare questo equilibrio, si deve iniziare o proseguire la terapia alla dose efficace per tutta la durata della gravidanza.

I neonati esposti al trattamento con antipsicotici (fra cui clorpromazina) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di manifestare reazioni avverse, fra cui sintomi extrapiramidali e/o sintomi di astinenza che possono variare per gravitĂ  e durata dopo la nascita. Sono stati segnalati casi di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, distress respiratorio o disturbi della nutrizione. Di conseguenza, i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati.

Quando impiegato come antiemetico il medicinale deve essere usato in gravidanza solo nei casi di sintomatologia conclamata per la quale non sia possibile un intervento alternativo e non nei frequenti e semplici casi di emesi gravidica e tanto meno ai fini preventivi di essa.

Allattamento

Dato che clorpromazina è escreta nel latte, l’allattamento al seno non è raccomandato durante il trattamento.

FertilitĂ 

Ăˆ stata osservata una diminuzione della fertilitĂ  in animali di sesso femminile trattati con clorpromazina. I dati raccolti in animali di sesso maschile non sono sufficienti per valutare la fertilitĂ .

Nell’uomo, data l’interazione con i recettori dopaminergici, clorpromazina puĂ² causare iperprolattinemia, che puĂ² essere associata ad una compromissione della fertilitĂ  femminile (vedere paragrafo 4.8). Negli uomini, i dati riguardanti le conseguenze dell’iperprolattinemia non sono sufficienti in relazione alla fertilitĂ .

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Prozin?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Prozin in caso di sovradosaggio.

Prozin: sovradosaggio

PARKINSONISMO, CONVULSIONI, COMA

Trattamento sintomatico, monitoraggio continuo della funzione respiratoria e cardiaca (rischio di prolungamento dell’intervallo QT) fino alla risoluzione della condizione patologica del paziente.

Esaltazione degli effetti indesiderati: instaurare idonea terapia antiparkinson, miorilassante e/o antistaminica.

In assenza di un antidoto specifico si deve praticare la lavanda gastrica. In caso di grave ipotensione, stendere il paziente in posizione supina con la testa inclinata in basso e somministrare con precauzione plasma expanders; eventualmente fenilefrina o noradrenalina per infusione venosa lenta e con particolare cautela, in quanto il Prozin puĂ² modificare la normale risposta. Non usare mai l’adrenalina.

Istituire un trattamento sintomatico della depressione del sistema nervoso come nei casi d’intossicazione acuta da barbiturici, compresa fisioterapia e trattamento con antibiotici per prevenire le broncopolmoniti. L’emodialisi non è efficace. Quando la temperatura corporea scende a livelli particolarmente bassi, possono comparire aritmie cardiache. Si deve esercitare una particolare sorveglianza per controllare fenomeni di distensione dell’intestino e della vescica.

Prozin: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco