Serobif: a cosa serve e come si usa

Serobif polvere e solvente per soluzione iniettabile (Interferone Beta): indicazioni e modo d’uso

Serobif polvere e solvente per soluzione iniettabile (Interferone Beta) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Infezioni virali acute recidivanti e croniche

Oftalmologia: cheratocongiuntiviti da adenovirus, compresa la forma epidemica da tipo 8; cheratocongiuntiviti da herpes virus.

Ginecologia /Urologia: Herpes genitalis; lesioni da virus del papilloma (HPV): condilomi piani ed acuminati.

Dermatologia: Herpes labialis; Herpes genitalis; Herpes zoster (localizzato o generalizzato); Lesioni da virus del papilloma (HPV): condilomi piani ed acuminati.

Epatologia: epatite cronica da virus B in pazienti adulti con positività dei marcatori della replicazione virale; epatite cronica da virus C; riduzione a breve termine della attività della malattia in pazienti adulti affetti da epatite cronica attiva C con elevati livelli enzimatici e senza scompenso epatico.Non esiste evidenza, su basi cliniche ed istologiche, di un beneficio a lungo termine.

Oncologia

neoplasia intraepiteliale della cervice uterina (CIN); versamenti pleurici neoplastici; tricoleucemia (leucemia a cellule capellute); induzione dei recettori steroidei nel carcinoma mammario avanzato e nel carcinoma endometriale in pazienti in post-menopausa da sottoporre, successivamente, ad endocrinoterapia.

Serobif polvere e solvente per soluzione iniettabile: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Serobif polvere e solvente per soluzione iniettabile è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Serobif polvere e solvente per soluzione iniettabile ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Serobif polvere e solvente per soluzione iniettabile

Cheratocongiuntiviti da Adenovirus

Instillare nel sacco congiuntivale una goccia di collirio ogni 2 ore per 8 volte nel corso della giornata (dose giornaliera 200.000 UI). Continuare il trattamento per 7-10 giorni.

Cheratocongiuntiviti Erpetiche

Instillare nel sacco congiuntivale 2 gocce di collirio ogni 2 ore per 6 volte nel corso della giornata (dose giornaliera 300.000 UI). Continuare il trattamento per 7 giorni.

È consigliabile iniziare la terapia molto precocemente in coincidenza con la comparsa dei primi sintomi. Le gocce non sono irritanti nè provocano effetti indesiderati degni di menzione.

Herper Labialis, Herpes Genitalis, Herper Zoster

Applicare l’unguento in modo da ricoprire l’intera superficie della lesione con un leggero velo. Devono essere effettuate 4-6 applicazioni al giomo (sino ad 8-10 nei casi di lesioni ai genitali esterni), ed ogni applicazione deve essere seguita da un leggero massaggio. Può essere necessario, in base alla severità o alla localizzazione della/e lesioni (per es. lesioni degli organi sessuali interni), che le medicazioni vengano effettuate inizialmente dal medico al fine di garantire la correttezza dell’applicazione.

In lesioni erpetiche diffuse o a più lenta responsività è consigliabile procedere al trattamento sistemico per via intramuscolare alla dose indicativa di 2.000.000 UI/die per 10 giorni consecutivi.

Condilomi Virali piani ed acuminati

Applicare l’unguento secondo le modalità descritte precedentemente per 14-21 giorni consecutivi.

L’uso di Serobif iniettabile, somministrato per via intra e peri-lesionale o per via intramuscolare, è consigliabile nei casi di condilomatosi di maggiore gravità o di più lenta responsività. In particolare la via intramuscolare è da preferire nelle forme a localizzazione multipla e/o di difficile accesso all’iniezione intra e peri-lesionale.

Gli schemi posologici consigliati sono: 1.000.000 UI/die- 3.000.000 UI/die per 1-3 cicli settimanali di 5 giorni consecutivi ciascuno mediante la somministrazione intra e peri-lesionale; 2.000.000 UI/die per 10 giorni consecutivi con la somministrazione intramuscolare.

Epatiti croniche

Virus B: non è stato ancora stabilito lo schema di trattamento ottimale. Si consigliano: 5.000.000 UI/m 2 per via intramuscolare 3 volte a settimana per 6 mesi. La dose può essere aumentata se i marcatori della replicazione virale o l’HBeAg non si riducono dopo un mese di terapia. Il dosaggio può essere ulteriormente modificato in rapporto alla tollerabilità che il paziente dimostra verso la cura. Dovrebbe essere presa in esame un’interruzione della terapia nei casi in cui non si osservi alcun miglioramento dopo 3-4 mesi di trattamento.

Virus C: non è stato ancora stabilito lo schema di trattamento ottimale. Si consigliano: 6.000.000 UI per via intramuscolare 3 volte alla settimana per i primi 2 mesi, quindi 3.000.000 UI per via intramuscolare 3 volte alla settimana per 3-6 mesi secondo parere medico. La maggior parte dei pazienti che risponde al trattamento evidenzia un miglioramento del livello delle transaminasi entro 16 settimane.

Per quanto riguarda i pazienti non responsivi dopo 16 settimane di trattamento deve essere presa in esame l’interruzione della terapia. L’esperienza in materia di ripetizione del trattamento è limitata.

Neoplasia intraepiteliale della cervice uterina

3.000.000 UI/die iniettati per via intralesionale per 5 giorni consecutivi; quindi 3.000.000 UI a giorni alterni per altre 2 settimane.

Versamenti pleurici neoplastici

Previa toracentesi, introdurre nel cavo pleurico 5.000.000 UI diluiti in 50 cc di soluzione fisiologica.

In caso di recidiva del versamento, dopo 7-15 giorni effettuare una nuova toracentesi ed iniettare nel cavo pleurico 10.000.000 UI con la stessa quantità di soluzione fisiologica.

Nel caso di ulteriore recidiva del versamento dopo altri 15 giorni, somministrare 20.000.000 UI 20 sempre con la stessa quantità di solvente.

Tricoleucemia

Terapia di induzione: 6.000.000 UI/m 2/die per infusione endovenosa lenta per 7 giorni, per 3 cicli con intervalli settimanali tra un ciclo e l’altro.

Terapia di consolidamento-mantenimento: 6.000.000 UI/m 2 per infusione endovenosa lenta bisettimanalmente per 24 settimane.

Induzione dei recettori steroidei nel carcinoma mammario e nel carcinoma endometriale

2.000.000 UI- 6.000.000 UI iniettati per via intramuscolare a giorni alterni per 2 settimane.

Tale posologia può essere ciclicamente ripetuta in corso di endocrinoterapia ad intervalli di 4 settimane.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Serobif polvere e solvente per soluzione iniettabile seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Serobif polvere e solvente per soluzione iniettabile per quanto riguarda la gravidanza:

Serobif polvere e solvente per soluzione iniettabile: si puĂ² prendere in gravidanza?

È controindicato l’uso in gravidanza poichè gli effetti dell’interferone sul feto non sono ancora ben conosciuti.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Serobif polvere e solvente per soluzione iniettabile?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Serobif polvere e solvente per soluzione iniettabile in caso di sovradosaggio.

Serobif polvere e solvente per soluzione iniettabile: sovradosaggio

Non sono stati riportati casi di sovradosaggio

Serobif polvere e solvente per soluzione iniettabile: istruzioni particolari

SEROBIF polvere e solvente per soluzione iniettabile

SEROBIF collirio, polvere e solvente per soluzione

Dopo la ricostituzione con il solvente attendere la completa dissoluzione della polvere che può richiedere anche diversi minuti.

SEROBIF unguento

Erogare la quantità di unguento necessaria premendo opportunamente il pistone della siringa.

Prima dell’uso riscaldare il contenitore dell’unguento mantenendolo qualche minuto nel palmo della mano.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco