Tecentriq: a cosa serve e come si usa

Tecentriq (Atezolizumab): indicazioni e modo d’uso

Tecentriq (Atezolizumab) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Carcinoma uroteliale

Tecentriq in monoterapia è indicato nel trattamento di pazienti adulti con carcinoma uroteliale (CU) localmente avanzato o metastatico:

dopo una precedente chemioterapia contenente platino o

che sono considerati non eleggibili al cisplatino ed il cui tumore presenta un’espressione di PD-

L1 ? 5% (vedere paragrafo 5.1).

Carcinoma polmonare non a piccole cellule

Tecentriq, in combinazione con bevacizumab, paclitaxel e carboplatino, è indicato per il trattamento di prima linea di pazienti adulti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule (non small cell lung cancer, NSCLC) non squamoso metastatico. Nei pazienti affetti da NSCLC con mutazioni del recettore del fattore di crescita dell’epidermide (epidermal growth factor receptor, EGFR) o positivo per la chinasi del linfoma anaplastico (anaplastic lymphoma kinase, ALK), Tecentriq, in combinazione con bevacizumab, paclitaxel e carboplatino, è indicato solo dopo il fallimento di adeguate terapie a bersaglio molecolare (vedere paragrafo 5.1).

Tecentriq in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da NSCLC localmente avanzato o metastatico precedentemente sottoposti a chemioterapia. Prima di essere trattati con Tecentriq, i pazienti affetti da NSCLC con mutazioni di EGFR o ALK-positivo devono essere stati sottoposti anche a terapie a bersaglio molecolare (vedere paragrafo 5.1).

Tecentriq, in combinazione con nab-paclitaxel e carboplatino, è indicato per il trattamento di prima linea di pazienti adulti affetti da NSCLC non squamoso metastatico che non presentano mutazioni di EGFR o riarrangiamento di ALK (vedere paragrafo 5.1).

Carcinoma polmonare a piccole cellule

Tecentriq, in combinazione con carboplatino ed etoposide, è indicato per il trattamento di prima linea di pazienti adulti con carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio esteso (ES-SCLC) (vedere paragrafo 5.1).

Carcinoma epatocellulare

Tecentriq, in combinazione con bevacizumab, è indicato per il trattamento di pazienti adulti con carcinoma epatocellulare (HCC) avanzato o non resecabile non sottoposti a precedente terapia sistemica (vedere paragrafo 5.1).

Tecentriq: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Tecentriq è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Tecentriq ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Tecentriq

Il trattamento con Tecentriq deve essere avviato e seguito da un medico esperto nel trattamento del cancro.

Test per PD-L1 per pazienti affetti da CU

I pazienti affetti da CU non trattato precedentemente devono essere selezionati per il trattamento sulla base dell’espressione tumorale di PD-L1 confermata da un test validato (vedere paragrafo 5.1).

Posologia

Tecentriq in monoterapia

La dose raccomandata di Tecentriq corrisponde a 1.200 mg somministrati per via endovenosa ogni tre settimane.

Tecentriq in terapia di combinazione

Consultare anche le informazioni prescrittive integrali dei prodotti di combinazione (vedere anche paragrafo 5.1).

Trattamento in prima linea del NSCLC non squamoso

Tecentriq in combinazione con bevacizumab, paclitaxel e carboplatino

Durante la fase di induzione, la dose raccomandata di Tecentriq corrisponde a 1.200 mg somministrati mediante infusione endovenosa, seguiti da bevacizumab, paclitaxel e quindi carboplatino ogni tre settimane per quattro o sei cicli.

La fase di induzione è seguita da una fase di mantenimento senza chemioterapia durante la quale Tecentriq 1.200 mg, seguito da bevacizumab, viene somministrato mediante infusione endovenosa ogni tre settimane.

Tecentriq in combinazione con nab-paclitaxel e carboplatino

Durante la fase di induzione, la dose raccomandata di Tecentriq corrisponde a 1.200 mg somministrati mediante infusione endovenosa, seguiti da nab-paclitaxel e carboplatino ogni tre settimane, per quattro o sei cicli. Per ogni ciclo di 21 giorni, Tecentriq, nab-paclitaxel e carboplatino sono somministrati il giorno 1. Inoltre nab-paclitaxel è somministrato nei giorni 8 e 15.

La fase di induzione è seguita da una fase di mantenimento senza chemioterapia durante la quale Tecentriq 1.200 mg è somministrato mediante infusione endovenosa ogni tre settimane.

Trattamento di prima linea dell’ES-SCLC

Tecentriq in combinazione con carboplatino ed etoposide

Durante la fase di induzione, la dose raccomandata di Tecentriq corrisponde a 1.200 mg somministrati mediante infusione endovenosa, seguiti da carboplatino e poi da etoposide somministrati mediante infusione endovenosa il giorno 1. Etoposide è inoltre somministrata mediante infusione endovenosa i giorni 2 e 3. Questo regime viene somministrato ogni tre settimane per quattro cicli.

La fase di induzione è seguita da una fase di mantenimento senza chemioterapia durante la quale 1.200 mg di Tecentriq sono somministrati mediante infusione endovenosa ogni tre settimane.

Carcinoma epatocellulare (

HCC)

Tecentriq in combinazione con bevacizumab

La dose raccomandata di Tecentriq corrisponde a 1.200 mg seguiti da bevacizumab 15 mg/kg di peso corporeo, somministrati mediante infusione endovenosa ogni tre settimane.

Durata del trattamento

Si raccomanda di trattare i pazienti con Tecentriq fino alla perdita di beneficio clinico (vedere paragrafo 5.1) o all’insorgenza di tossicità inaccettabile.

Per ES-SCLC e NSCLC in prima linea, nei pazienti a cui viene somministrato Tecentriq in combinazione con carboplatino e nab-paclitaxel, si raccomanda di proseguire il trattamento con Tecentriq fino alla progressione della malattia o all’insorgenza di tossicitĂ  ingestibile. A discrezione del medico puĂ² essere preso in considerazione il trattamento dopo la progressione della malattia (vedere paragrafo 5.1).

Dosi ritardate o saltate

Se si salta una dose programmata di Tecentriq, questa deve essere somministrata con la massima tempestivitĂ . Il regime posologico deve essere corretto in modo da mantenere un intervallo di

3 settimane tra le dosi.

Modifiche della posologia durante il trattamento

Non sono raccomandate riduzioni della dose di Tecentriq.

Ritardo o interruzione della somministrazione (vedere anche paragrafì 4.4 e 4.8)

Tabella 1: indicazioni sulla modifica della dose per Tecentriq

Reazione avversa immuno-correlata SeveritĂ  Modifica del trattamento
Polmonite Grado 2 Sospendere il trattamento con Tecentriq
Il trattamento puĂ² essere ripreso quando l’evento registra un miglioramento al grado 0 o 1 entro 12 settimane e la dose di corticosteroidi è stata ridotta a ? 10 mg/die di prednisone o equivalente.
Grado 3 o 4 Interrompere definitivamente il trattamento con Tecentriq
Epatite nei pazienti senza HCC Grado 2:
(ALT o AST > 3 fino a 5 volte il limite superiore della norma [ULN])
Sospendere il trattamento con Tecentriq
o
bilirubina ematica > 1,5 fino a 3 volte l’ULN)
Il trattamento puĂ² essere ripreso quando l’evento registra un miglioramento al grado 0 o 1 entro 12 settimane e la dose di corticosteroidi è stata ridotta a ? 10 mg/die di prednisone o equivalente.
Grado 3 o 4:
(ALT o AST > 5 volte l’ULN
Interrompere definitivamente il trattamento con Tecentriq
o
bilirubina ematica > 3 volte l’ULN)
Epatite nei pazienti con HCC Se i livelli di AST/ALT rientrano nella norma al basale e aumentano fino a valori compresi tra > 3 e ? 10 volte l’ULN
o
se i livelli di AST/ALT sono compresi tra > 1 e ? 3 volte l’ULN al basale e aumentano fino a valori compresi tra
> 5 e ? 10 volte l’ULN
Sospendere il trattamento con Tecentriq
Il trattamento puĂ² essere ripreso quando l’evento registra un miglioramento al grado 0 o 1 entro 12 settimane e la dose di corticosteroidi è stata ridotta a ? 10 mg/die di prednisone o equivalente.
o
se i livelli di AST/ALT sono compresi tra > 3 e ? 5 volte l’ULN al basale e aumentano fino a valori compresi tra
> 8 e ? 10 volte l’ULN
Se i livelli di AST/ALT aumentano fino a > 10 volte l’ULN Interrompere definitivamente il trattamento con Tecentriq
o
i livelli di bilirubina totale aumentano fino a > 3 volte l’ULN
Reazione avversa immuno-correlata SeveritĂ  Modifica del trattamento
Colite
Diarrea di grado 2 o 3 (aumento ? 4 evacuazioni/die rispetto al basale)
o
Colite sintomatica
Sospendere il trattamento con Tecentriq
Il trattamento puĂ² essere ripreso quando l’evento registra un miglioramento al grado 0 o 1 entro 12 settimane e la dose di corticosteroidi è stata ridotta a ? 10 mg/die di prednisone o equivalente.
Diarrea o colite di grado 4 (potenzialmente letale; è indicato un intervento urgente) Interrompere definitivamente il trattamento con Tecentriq
Ipotiroidismo o ipertiroidismo Sintomatico Sospendere il trattamento con Tecentriq
Ipotiroidismo:
Il trattamento puĂ² essere ripreso quando si ottiene il controllo dei sintomi mediante una terapia sostitutiva con ormoni tiroidei e i livelli di ormone tireostimolante (TSH) sono in diminuzione.
Ipertiroidismo:
Il trattamento puĂ² essere ripreso quando si ottiene il controllo dei sintomi mediante medicinali anti- tiroidei e la funzionalitĂ  tiroidea è in miglioramento.
Insufficienza surrenalica Sintomatica Sospendere il trattamento con Tecentriq
Il trattamento puĂ² essere ripreso quando i sintomi registrano un miglioramento al grado 0 o 1 entro 12 settimane, la dose di corticosteroidi è stata ridotta a una dose ? 10 mg/die di prednisone o equivalente e il paziente è in condizioni stabili in terapia sostitutiva.
Ipofisite Grado 2 o 3 Sospendere il trattamento con Tecentriq
Il trattamento puĂ² essere ripreso quando i sintomi registrano un miglioramento a un grado 0 o a un grado 1 entro 12 settimane, la dose di corticosteroidi è stata ridotta a una dose ? 10 mg/die di prednisone o equivalente e il paziente è in condizioni stabili in terapia sostitutiva.
Grado 4 Interrompere definitivamente il trattamento con Tecentriq
Reazione avversa immuno-correlata SeveritĂ  Modifica del trattamento
Diabete mellito di tipo 1 Iperglicemia di grado 3 o 4 (glucosio a digiuno > 250 mg/dl o 13,9 mmol/l) Sospendere il trattamento con Tecentriq
Il trattamento puĂ² essere ripreso quando si ottiene il controllo metabolico mediante terapia insulinica sostitutiva.
Reazioni correlate all’infusione Grado 1 o 2 Ridurre la velocità di infusione o sospendere la somministrazione.
Il trattamento puĂ² essere ripreso alla risoluzione dell’evento.
Grado 3 o 4 Interrompere definitivamente il trattamento con Tecentriq
Eruzione cutanea Grado 3 Sospendere il trattamento con Tecentriq
Il trattamento puĂ² essere ripreso alla risoluzione dell’eruzione cutanea e nel momento in cui la dose di corticosteroidi è stata ridotta a
? 10 mg/die di prednisone o equivalente.
Grado 4 Interrompere definitivamente il trattamento con Tecentriq
Sindrome miastenica/miastenia grave, sindrome di Guillain-Barré e meningoencefalite Tutti i gradi Interrompere definitivamente il trattamento con Tecentriq
Pancreatite Aumento dei livelli sierici di amilasi o lipasi di grado 3 o 4 (> 2 volte l’ULN) o pancreatite di grado 2 o 3 Sospendere il trattamento con Tecentriq
Il trattamento puĂ² essere ripreso nel momento in cui i livelli sierici di amilasi o lipasi migliorano fino al grado 0 o 1 entro 12 settimane, o alla risoluzione dei sintomi di pancreatite e la dose di corticosteroidi è stata ridotta a ? 10 mg/die di prednisone o equivalente.
Grado 4 o pancreatite recidivante di qualsiasi grado Interrompere definitivamente il trattamento con Tecentriq
Miocardite Grado 2 Sospendere il trattamento con Tecentriq
Il trattamento puĂ² essere ripreso quando i sintomi migliorano al grado 0 o 1 entro 12 settimane e i corticosteroidi sono stati ridotti a ? 10 mg/die di prednisone o equivalente.
Reazione avversa immuno-correlata SeveritĂ  Modifica del trattamento
Grado 3 o 4 Interrompere definitivamente il
trattamento con Tecentriq
Nefrite Grado 2
(livello di creatinina >1,5 – 3,0x al basale o >1,5 – 3,0x ULN)
Sospendere il trattamento con Tecentriq
Il trattamento puĂ² essere ripreso quando l’evento migliora al grado 0 o 1 entro 12 settimane e i corticosteroidi sono stati ridotti a ? 10 mg/die di prednisone o equivalente.
Grado 3 o 4:
(livello di creatinina >3,0x al basale o
>3,0x ULN)
Interrompere definitivamente il trattamento con Tecentriq
Miosite Grado 2 o 3 Sospendere il trattamento con
Tecentriq
Grado 4 o miosite recidivante di grado 3 Interrompere definitivamente il trattamento con Tecentriq
Altre reazioni avverse immuno-correlate Grado 2 o grado 3 Sospendere il trattamento finchè le reazioni avverse si ristabiliscono al grado 0 o 1 entro 12 settimane, e i corticosteroidi sono stati ridotti a ? 10 mg/die di prednisone o equivalente.
Grado 4 o grado 3 ricorrente Interrompere definitivamente il trattamento con Tecentriq (ad eccezione delle endocrinopatie controllate con terapia ormonale).

Nota bene: i gradi di tossicitĂ  sono conformi ai criteri comuni di terminologia per gli eventi avversi del National Cancer Institute (NCI-CTCAE) versione 4.

Popolazioni particolari

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di Tecentriq nei bambini e negli adolescenti di etĂ  inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non puĂ² essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.

Anziani

In base a un’analisi farmacocinetica di popolazione, nei pazienti di età ? 65 anni non è necessario

effettuare alcuna correzione della dose di Tecentriq (vedere paragrafì 4.8 e 5.1).

Pazienti asiatici

A causa dell’aumento di tossicità ematologiche osservato nei pazienti asiatici partecipanti allo studio IMpower150, la dose iniziale raccomandata di paclitaxel deve essere pari a 175 mg/m2 ogni tre settimane.

Compromissione renale

In base a un’analisi farmacocinetica di popolazione, nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata non è necessario effettuare alcuna correzione della dose (vedere paragrafo 5.2). I dati relativi ai pazienti con compromissione renale severa sono troppo limitati per trarre conclusioni su questa popolazione.

Compromissione epatica

In base a un’analisi farmacocinetica di popolazione, nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata non è necessario effettuare alcuna correzione della dose. Tecentriq non è stato studiato nei pazienti con compromissione epatica severa (vedere paragrafo 5.2).

Performance status secondo l’Eastern Cooperative Oncology Group (ECOG) ? 2

I pazienti con performance status ECOG ? 2 sono stati esclusi dalle sperimentazioni cliniche su NSCLC, ES-SCLC, CU di 2a linea e HCC (vedere paragrafì 4.4 e 5.1).

Modo di somministrazione

Tecentriq è per uso endovenoso. Le infusioni non devono essere somministrate in bolo (push) endovenoso.

La dose iniziale di Tecentriq deve essere somministrata nell’arco di 60 minuti. Se la prima infusione è ben tollerata, tutte le infusioni successive possono essere somministrate nell’arco di 30 minuti.

Per le istruzioni sulla diluizione e la manipolazione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Tecentriq seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Tecentriq per quanto riguarda la gravidanza:

Tecentriq: si puĂ² prendere in gravidanza?

Donne in etĂ  fertile

Le donne in etĂ  fertile devono adottare misure contraccettive efficaci durante e per 5 mesi dopo il trattamento con atezolizumab.

Gravidanza

Non ci sono dati relativi all’uso di atezolizumab nelle donne in gravidanza. Non sono stati condotti studi sullo sviluppo nĂ© sulla riproduzione con atezolizumab. Gli studi sugli animali hanno dimostrato che l’inibizione della via di PD-L1/PD-1 nei modelli murini gravidi puĂ² determinare il rigetto immuno-correlato del feto in via di sviluppo, comportando morte fetale (vedere paragrafo 5.3). Questi risultati indicano il rischio potenziale, basato sul meccanismo d’azione del medicinale, che la somministrazione di atezolizumab durante la gravidanza possa causare danno fetale, tra cui aumento dei tassi di aborto o morte endouterina fetale.

Come risaputo, le immunoglobuline umane G1 (IgG1) attraversano la barriera placentare. Ăˆ possibile che atezolizumab, essendo una IgG1, venga trasmesso dalla madre al feto in via di sviluppo.

Atezolizumab non deve essere utilizzato in gravidanza a meno che le condizioni cliniche della paziente non richiedano il trattamento con questo medicinale.

Allattamento

Non è noto se atezolizumab sia escreto nel latte materno. Atezolizumab è un anticorpo monoclonale e si prevede che sia presente nel colostro e successivamente nel latte materno in basse concentrazioni. Il rischio per i neonati/lattanti non puĂ² essere escluso. Occorre decidere se interrompere l’allattamento al seno oppure la terapia con Tecentriq considerando il beneficio dell’allattamento al seno per il bambino e quello della terapia per la madre.

FertilitĂ 

Non ci sono dati clinici disponibili sui possibili effetti di atezolizumab sulla fertilità. Non sono stati condotti studi di tossicità sullo sviluppo né sulla riproduzione con atezolizumab. In base a uno studio di tossicità a dosi ripetute della durata di 26 settimane, atezolizumab ha tuttavia esercitato un effetto reversibile sui cicli mestruali ad una esposizione (AUC) stimata pari a circa 6 volte l’AUC dei pazienti trattati con la dose raccomandata (vedere paragrafo 5.3). Non sono stati osservati effetti sugli organi riproduttivi maschili.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Tecentriq?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Tecentriq in caso di sovradosaggio.

Tecentriq: sovradosaggio

Non ci sono informazioni sul sovradosaggio con atezolizumab.

In caso di sovradosaggio, i pazienti devono essere attentamente monitorati per rilevare l’insorgenza di segni o sintomi di reazioni avverse, istituendo un adeguato trattamento sintomatico.

Tecentriq: istruzioni particolari

Tecentriq non contiene conservanti antimicrobici né agenti batteriostatici e deve essere preparato da un operatore sanitario con tecnica asettica per garantire la sterilità delle soluzioni preparate.

Preparazione, manipolazione e conservazione in condizioni asettiche:

Durante la preparazione dell’infusione occorre garantire la manipolazione in condizioni asettiche. La preparazione deve:

essere effettuata in condizioni asettiche da personale qualificato in conformitĂ  alle norme di buona pratica, soprattutto per quanto concerne la preparazione asettica dei prodotti parenterali.

essere svolta sotto cappa a flusso laminare o di sicurezza biologica adottando le precauzioni standard per la manipolazione sicura degli agenti endovenosi.

essere seguita da un’adeguata conservazione della soluzione per infusione endovenosa preparata, in modo da garantire il mantenimento delle condizioni asettiche.

Non agitare.

Istruzioni per la diluizione

Prelevare 20 mL di Tecentriq concentrato dal flaconcino e diluirli nella sacca di infusionein polivinilcloruro (PVC), poliolefine (PO), polietilene (PE) o polipropilene (PP) contenente cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%) soluzione iniettabile. Dopo diluizione, la concentrazione finale della soluzione diluita deve essere tra 3,2 e 16,8 mg/mL.

La sacca deve essere capovolta con cautela per miscelare la soluzione al fine di evitare la formazione di schiuma. Una volta preparata, l’infusione deve essere somministrata immediatamente (vedere paragrafo 6.3).

I medicinali per somministrazione parenterale devono essere ispezionati visivamente prima della somministrazione per escludere la presenza di particelle e cambiamento del colore. Se si nota la presenza di particelle o cambiamento del colore, la soluzione non deve essere utilizzata.

Non sono state osservate incompatibilità tra Tecentriq e sacche per somministrazione endovenosa con superfici che entrano a contatto con il prodotto in polivinilcloruro (PVC), poliolefine (PO), polietilene (PE) o polipropilene (PP). Inoltre, non sono state osservate incompatibilità con le membrane dei filtri in linea realizzate in polietersulfone o polisulfone, e con i set per infusione e altri ausili per l’infusione realizzati in PVC, PE, polibutadiene o polietere uretano. L’utilizzo delle membrane dei filtri in linea è facoltativo.

Non somministrare altri medicinali in concomitanza attraverso la stessa linea di infusione. Smaltimento

Il rilascio di Tecentriq nell’ambiente deve essere ridotto al minimo. Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivanti da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco