Thioplex: a cosa serve e come si usa

Thioplex (Tiotepa): indicazioni e modo d’uso

Thioplex (Tiotepa) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Il Thiotepa è indicato nel trattamento palliativo di diverse neoplasie.

I risultati più incoraggianti sono stati osservati tuttavia nei seguenti tumori:

– adenocarcinoma della mammella;

– adenocarcinoma dell’ovaio;

– controllo delle effusioni intracavitarie secondarie a processi neoplastici diffusi o localizzati di diverse cavità sierose;

– carcinoma papillare superficiale della vescica.

Il Thiotepa è stato inoltre impiegato nel trattamento di linfomi, quali ad esempio il linfosarcoma e il linfoma di Hodgkin.

Thioplex: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Thioplex è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Thioplex ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Thioplex

THIOPLEX può essere somministrato per via intramuscolare, per via endovenosa, per via intracavitaria e per instillazione vescicale.

A causa della estrema variabilità dell’assorbimento nel tratto gastrointestinale il Thiotepa non deve essere somministrato per via orale.

Per la ricostituzione della soluzione si consiglia di utilizzare 1,5 ml di acqua per preparazioni iniettabili. La soluzione così ottenuta è ipotonica e deve essere ulteriormente diluita, prima dell’uso, con soluzione fisiologica.

La posologia del THIOPLEX deve essere attentamente personalizzata.

Una risposta lenta al trattamento con Thiotepa non indica necessariamente una mancanza di effetto terapeutico. In questi casi, la somministrazione di dosi più elevate può indurre solo una maggiore tossicità.

Non appena si raggiunge una risposta adeguata si consiglia di continuare con una terapia di mantenimento (ad intervalli di 1-4 settimane). Per mantenere un effetto ottimale, si consiglia di somministrare le dosi di mantenimento ad intervalli di almeno una settimana l’una dall’altra in modo da ridurre al massimo la sua tossicità ematologica.

Le dosi di mantenimento devono essere attentamente individuate ed aggiustate settimanalmente in funzione dei valori ematici di laboratorio osservati prima e dopo ciascun ciclo di trattamento.

L’efficacia e la tossicità del prodotto in età pediatrica non è nota.

Somministrazione per via intramuscolare o per via endovenosa

THIOPLEX può essere somministrato per via intramuscolare o per via endovenosa veloce alla posologia di 0,3-0,4 mg/Kg. Le dosi devono essere somministrate ad intervalli di 1-4 settimane.

Nel trattamento del carcinoma della mammella in fase avanzata, THIOPLEX può essere utilizzato in polichemioterapia alla dose di 15-30 mg, per via intramuscolare, tre volte alla settimana per due settimane. Questo ciclo di trattamento può essere ripetuto dopo un intervallo di 6-8 settimane in modo da consentire il recupero midollare.

In alternativa si può somministrare, sempre in polichemioterapia, una dose da 15 mg/die (im o ev) per quattro giorni consecutivi seguito dopo tre settimane da dosi di mantenimento di 15 mg per via intramuscolare ogni 14-21 giorni.

Nel trattamento del carcinoma dell’ovaio THIOPLEX può essere impiegato alla dose di 15mg in unica somministrazione giornaliera, per via im o ev, sia in mono che in polichemioterapia, per quattro giorni consecutivi seguita successivamente da dosi singole ad intervalli di 1 o 2 settimane.

Somministrazione per via intracavitaria

La posologia raccomandata è di 0,6-0,8 mg/Kg. Si consiglia di somministrare il farmaco attraverso lo stesso tubo impiegato per la rimozione del liquido dalla cavità interessata.

Somministrazione intravescicale

I pazienti con carcinoma papillare della vescica devono essere deidratati prima del trattamento per 8-12 ore. Il Thiotepa deve essere quindi instillato nella vescica alla dose di 60 mg in 30-60 ml di soluzione fisiologica tramite catetere. Per avere il massimo effetto la soluzione deve essere trattenuta in vescica per 2 ore. Se il paziente non è in grado di trattenere 60 ml di soluzione per 2 ore, la dose può esser somministrata in 30ml. Si consiglia di far cambiare posizione al paziente ogni 15 minuti al fine di consentire il massimo contatto con le pareti interne della vescica. Si consiglia un trattamento settimanale per un massimo di 4 settimane. Se necessario, il ciclo di trattamento può essere ripetuto, ma il secondo e il terzo ciclo devono essre somministrati con cautela poiché potrebbero aumentare la mielodepressione. A seguito di somministrazione intravescicale si sono verificati dei decessi, causati da mielodepressione dovuta ad assorbimento sistemico del farmaco.

N.B. Pazienti precendentemente sottoposti a radioterapia della vescica presentano un aumentato rischio di tossicità farmacologica.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Thioplex seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Thioplex per quanto riguarda la gravidanza:

Thioplex: si puĂ² prendere in gravidanza?

Bisogna raccomandare ai pazienti in età feconda di evitare una gravidanza.

Non ci sono studi adeguati e ben controllati nelle donne in stato di gravidanza (vedere 5.3).

Il Thiotepa può determinare danno fetale se somministrato durante la gravidanza. Per tale ragione si consiglia di ricorrere all’uso di contraccettivi durante il trattamento con Thiotepa,se il paziente o il suo partner sono in età feconda. Entrambi, comunque devono essere adeguatamente informati dei rischi potenziali al feto e si deve raccomandare loro di avvertire immediatamente il proprio medico curante in caso di gravidanza presunta o accertata.

Nel caso in cui Thioplex venisse usato durante la gravidanza, o nel caso in cui si verificasse una gravidanza durante il trattamento, il paziente ed il suo partner devono essere informati del potenziale pericolo sul feto.

Si raccomanda pertanto di non somministrare il THIOPLEX durante la gravidanza. Non ci sono dati sull’escrezione del Thiotepa nel latte materno umano. L’allattamento deve essere interrotto durante e per 3 mesi dopo l’uso del Thiotepa.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Thioplex?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Thioplex in caso di sovradosaggio.

Thioplex: sovradosaggio

Manifestazioni di sovradosaggio riflettono principalmente la diminuzione della conta delle cellule ematiche e delle piastrine dovuta alla tossicità ematopoietica che può diventare pericolosa per la vita. Si possono inoltre verificare sindromi emorragiche dovute alla diminuzione del numero di piastrine. Il paziente è più vulnerabile e meno capace di combattere le infezioni.

La trasfusione di sangue intero, leucociti o di piastrine si è dimostrata utile nel combattere la tossicità ematopoietica.

Non sono noti eventuali antidoti.

Sono raccomandate misure generali di supporto.

Il Thiotepa è dializzabile.

Thioplex: istruzioni particolari

Le persone che hanno contatti con i farmaci oncologici o lavorano in zone dove questi farmaci sono utilizzati, possono essere esposte a questi agenti sia per contatto aereo o tramite diretto contatto con oggetti contaminati. Gli effetti potenziali sulla salute possono essere ridotti rispettando le procedure istituzionali, le linee guida pubblicate e le regolamentazioni locali inerenti la preparazione, la somministrazione, il trasporto e lo smaltimento di farmaci pericolosi. Non esiste accordo generale che tutte le procedure raccomandate nelle linee guida siano necessarie o appropriate.

Possono verificarsi reazioni cutanee associate ad una esposizione accidentale al Thiotepa. Si raccomanda infatti di indossare dei guanti durante la preparazione delle soluzioni da iniettare. In caso di contatto accidentale con la pelle,si consiglia di lavare bene la parte interessata con acqua e sapone. In caso di contatto accidentale con le mucose si raccomanda di lavare abbondantemente le stesse con acqua.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco