Uromitexan: a cosa serve e come si usa

Uromitexan (Mesna): indicazioni e modo d’uso

Uromitexan (Mesna) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Prevenzione della tossicità a carico del tratto urinario, compresi citstite emorragica, micro e macroematuria in pazienti trattati con ifosfamide e ciclofosfamide a dosi considerate urotossiche.

Uromitexan: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Uromitexan è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Uromitexan ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Uromitexan

Per proteggere il paziente adeguatamente contro gli effetti urotossici delle ossazafosforine è necessario somministrare Mesna in quantità sufficienti.

La durata del trattamento con Mesna deve essere uguale a quella del trattamento con ossazafosforine maggiorata del tempo necessario perchè la concentrazione dei metaboliti urinari delle ossazafosforine ritorni a livelli non tossici. Questo avviene di solito entro 8-12 ore dalla fine del trattamento con ossazafosforine ma può variare in dipendenza del modo di somministrazione delle ossazafosforine. Nel calcolare la dose di Mesna la quantità deve essere approssimata a quella contenuta in una compressa intera. La produzione di urina deve essere mantenuta a 100 ml/ora (come richiede il trattamento con ossazafosforine) e le urine accuratamente controllate per ematuria e proteinuria durante il periodo del trattamento.

Paragonata alla somministrazione endovenosa, la biodisponibilità totale del Mesna nelle urine dopo somministrazione orale è di circa il 50%; l’inizio della escrezione urinaria è ritardato fino a 2 ore ed è più prolungato rispetto alla somministrazione endovenosa.

Terapia con ossazafosforine a dosi refratte:

Somministrazione orale di circa il 40% della dose totale di ossazafosforine somministrata con approssimazione alla quantità contenuta in una compressa intera. Dopo la prima dose di Uromitexan per via endovenosa contemporaneamente a quella di ossazafosforine (pari al 20% della dose totale di queste ultime), Uromitexan compresse va assunto in due somministrazioni, una dopo 2 ed una dopo 6 ore.

Terapia con Ifosfamide in infusione continua per 24 ore:

Mesna orale va assunto alla fine della somministrazione contemporanea di Ifosfamide e Mesna per via endovenosa, poi 2 e 6 ore dopo la fine dell’infusione.

La posologia va sempre calcolata inragione del 40% della dose totale di ossazafosforine somministrata con approssimazione alla quantità di Mesna contenuta in una compressa intera.

Terapia con Ifosfamide in infusione continua a lungo termine:

Mesna orale va assunto alla fine della somministrazione contemporanea di Ifosfamide e Mesna per via endovenosa, poi 2 e 6 ore dopo la fine dell’infusione.

La posologia va sempre calcolata inragione del 40% in peso della dose di ossazafosforine somministrata nelle ultime 24 ore con approssimazione alla quantità contenuta in una compressa intera.

Bambini:

Nei pazienti pediatrici può essere necessario ridurre gli intervalli fra le dosi e/o aumentare il numero delle dosi singole. Questo schema protegge i bambini che generalmente hanno una minzione maggiore rispetto agli adulti.

Anziani:

Non esistono specifiche informazioni. Gli studi clinici hanno incluso pazienti di oltre 65 anni e non hanno riportato alcuna particolare reazione avversa in questi pazienti.

Pazienti ad alto rischio:

Nei pazienti con danneggiamento uroteliale da un trattamento precedente con ossazafosforine o irradiazione del bacino che non sono protetti adeguatamente da Uromitexan a dosi standard, per es. pazienti con anamnesi di patologia del tratto urinario, la dose del 40% di quella delle ossazafosforine deve essere somministrata ad intervalli più brevi delle previste 4 ore e/o il numero delle dosi deve essere aumentato.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Uromitexan seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Uromitexan per quanto riguarda la gravidanza:

Uromitexan: si puĂ² prendere in gravidanza?

Poichè Uromitexan è impiegato come uroprotettore nel corso di trattamento citostatico con ossazafosforine, il suo impiego durante la gravidanza e l’allattamento segue gli stessi criteri che si impiegano durante una terapia con citostatici.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Uromitexan?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Uromitexan in caso di sovradosaggio.

Uromitexan: sovradosaggio

Non sono noti casi di sovradosaggio accidentale del Mesna. Gli studi clinici di tollerabilità hanno indicato che solo a dosi di circa 10 volte superiori a quella impiegata in terapia compaiono fenomeni di spossatezza e disturbi gastrointestinali che regrediscono rapidamente con la sospensione del trattamento.

Uromitexan: istruzioni particolari

Vedi paragrafo Posologia e modo di somministrazione.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco