Vumon: a cosa serve e come si usa

Vumon (Teniposide): indicazioni e modo d’uso

Vumon (Teniposide) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Vumon, soprattutto in schemi di polichemioterapia, ha mostrato di essere un farmaco potenzialmente utile nei seguenti tumori: linfomi maligni, tumori del SNC, tumori della vescica urinaria.

Vumon: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Vumon è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Vumon ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Vumon

Posologia: La dose viene data per mg/m² di superficie corporea calcolata in base al peso ed all’altezza.

1) Monoterapia: la seguente posologia viene a tutt’oggi impiegata nella pratica clinica nei casi in cui il VUMON è usato come farmaco singolo: linfoma maligno e carcinoma della vescica.

Trattamento iniziale: a) 30 mg/m² /die per 5 giorni consecutivi, seguiti da un intervallo di 10 giorni in cui non si somministra il farmaco. Questo periodo di 15 giorni costituisce un ciclo. È necessario fare 2 o 3 cicli di cura prima che si evidenzi un miglioramento. Questa posologia è stata impiegata con successo nel trattamento di linfomi maligni e carcinomi maligni. b) 40-50 mg/m² 2 volte la settimana per un periodo di almeno 6-9 settimane. Nei pazienti con buona riserva midollare questo dosaggio può essere somministrato sotto controllo 3 volte la settimana. Tale posologia è stata usata con successo in casi di linfoma maligno.

Dose di mantenimento: una dose di 100 mg/m² ogni 10-14 giorni viene consigliata come dose di mantenimento. Questo mantenimento deve essere continuato per diversi mesi, si è dimostrato valido nei casi di linfomi maligni.

Tumori cerebrali: la seguente posologia è stata usata con successo nel trattamento di questi tumori: una singola dose settimanale di 100-130 mg/m² per infusione. Un ciclo comprende 6-8 dosi seguito da due settimane nelle quali non viene effettuata nessuna terapia. L’efficacia del trattamento può essere valutata dopo un solo ciclo (6-8 settimane); in caso di successo il trattamento dovrà essere continuato fino a quando si evidenzia diminuzione della massa tumorale.

2) Associazioni chemioterapiche: Morbo di Hodgkin: viene consigliata la seguente posologia: ai pazienti trattati con procarbazina e prednisone si possono somministrare 40 mg/m² di VUMON in la, 4a, 8a, 11a e 14a giornata di trattamento, seguiti da un intervallo di 14 giorni.

Preparazione e Somministrazione

Il trattamento deve essere praticato dal medico specialista. Le soluzioni di VUMON devono essere preparate e maneggiate con cautela. Se il prodotto viene a contatto della pelle, lavare accuratamente la parte con acqua e sapone, se viene a contatto con le mucose, sciacquare abbondantemente con acqua.

Dispositivi in plastica dura in ABS hanno mostrato segni di decomposizione al contatto con N,N-dimetilacetamide, uno dei solventi contenuti nel VUMON. Questo effetto non è stato riportato con VUMON da solo o diluito.

Per evitare il rilascio del plasticizzante DEHP dai contenitori in PVC, le soluzioni di VUMON dovranno essere preparate in contenitori di vetro o poliolefinici. Le soluzioni di VUMON dovranno essere somministrate con set perfusionali non contenenti DEHP.

Immediatamente prima della somministrazione, ogni fiala di VUMON da 5 ml contenente 50 mg di teniposide deve essere diluita con 50, 125, 250 o 500 ml di Destrosio al 5% o Cloruro di Sodio allo 0.9%. Tale diluizione porta a delle concentrazioni finali di teniposide pari a 1, 0.4, 0.2 e 0.1 mg/ml rispettivamente. La soluzione diluita dovrà essere poi somministrata per infusione endovenosa in non meno di 30 minuti. Per ridurre la possibilità di effetti ipotensivi, VUMON non dovrà essere somministrato per bolo iniettabile o per infusione rapida. Si dovrà prestare la massima attenzione affinché l’apice del catetere rimanga in vena durante la somministrazione, onde evitare stravaso e quindi possibile irritazione tissutale.

Le soluzioni, preparate come sopra descritto, contenenti 0.1 mg, 0.2 mg o 0.4 mg/ml di teniposide, sono stabili alla normale luce fluorescente per 24 ore nei raccomandati contenitori per soluzioni parenterali di vetro o poliolefinici. Le soluzioni di VUMON, ad una concentrazione finale di teniposide di 1 mg/ml, conservate a temperatura ambiente ed alla normale luce fluorescente sono meno stabili, e dovranno essere somministrate entro 4 ore dalla preparazione, in modo da ridurre la formazione di precipitati.

Nota: VUMON, se diluito con modalità e soluzioni diverse da quelle sopra descritte, può dare luogo a precipitati. Se ciò avviene, il prodotto non dovrà essere somministrato. Ugualmente, si sono avuti precipitati durante infusione prolungata di teniposide (24 ore) effettuata con diversi dispositivi. Tali infusioni ed i dispositivi di somministrazione dovranno essere costantemente controllati. Le soluzioni di eparina possono causare precipitato di teniposide, per questa ragione prima e dopo somministrazione di VUMON, tutte le apparecchiature dovranno essere lavate con Destrosio al 5% o Cloruro di Sodio allo 0.9%. Le soluzioni di VUMON dovranno essere maneggiate con delicatezza in quanto un’eccessiva agitazione potrebbe dar luogo a precipitato. Nessun altro farmaco dovrà essere miscelato all’infusione di VUMON.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Vumon seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Vumon per quanto riguarda la gravidanza:

Vumon: si puĂ² prendere in gravidanza?

In gravidanza VUMON non deve essere somministrato ad esclusione di casi eccezionali, in cui occorre valutare con attenzione il potenziale beneficio del farmaco rispetto agli eventuali danni alla madre ed al nascituro. VUMON è risultato teratogeno ed embriotossico nei ratti trattati. Non sono stati condotti studi clinici su donne in gravidanza. Se il prodotto viene somministrato durante la gravidanza o se la paziente rimane incinta durante la terapia, dovrà essere informata dei rischi potenziali per il feto. Le donne in età fertile dovranno essere informate di evitare gravidanze. VUMON è risultato mutagenico in test effettuati in vitro.

Allattamento: Non è stato stabilito se teniposide viene escreto con il latte materno. Dato che molti farmaci sono escreti con il latte materno ed il potenziale di effetti indesiderati gravi da VUMON per i bambini in allattamento, si dovrà valutare se interrompere l’allattamento o la terapia con VUMON, considerando attentamente l’importanza di quest’ultima per la madre.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Vumon?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Vumon in caso di sovradosaggio.

Vumon: sovradosaggio

È indispensabile il calcolo accurato della posologia di VUMON che usualmente è indicata nei vari protocolli in mg/m² di superficie corporea. In caso di grave leuco e/o piastrinopenia devono essere adottate le misure del caso eventualmente con terapia sostitutiva di frazioni plasmatiche. In pazienti trattati con dosi di VUMON superiori a quelle raccomandate, o pre-trattati con farmaci antiemetici, sono state osservate depressione del sistema nervoso centrale ed ipotensione. Non esistono antidoti sperimentati per il sovradosaggio dovuto a VUMON. Le complicazioni da sovradosaggio sono secondarie alla mielodepressione.

Vumon: istruzioni particolari

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Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco