Modifica delle impronte digitali da Capecitabina

Modifica delle impronte digitali indotta dalla terapia con Capecitabina

In un recente studio pubblicato on-line il 29 giugno 2019, è stato dimostrato che la terapia a base di Capecitabina (Xeloda®), può modificare le impronte digitali dei pazienti trattati.

La Capecitabina è un farmaco antitumorale utilizzato nella terapia del carcinoma del colon-retto, nel carcinoma gastrico e nel tumore della mammella.

È noto che anche altri farmaci chemioterapici possono danneggiare le impronte digitali in quanto provocano un’alterazione cutanea nota come eritrodisestesia palmo-plantare (o Sindrome Mano-Piede).

La Capecitabina, tuttavia, sembra modificare le impronte digitali con meccanismo diverso, in quanto tali modifiche si verificano anche in assenza di eritrodisestesia palmo-plantare.

La modifica delle impronte digitali indotta dalla terapia con capecitabina, non sembra essere influenzata dall’età, dal sesso e dalla professione del paziente, e non sono correlate al dosaggio della capecitabina o al numero di cicli di terapia somministrati.

Metodi dello studio

Lo studio in questione ha arruolato 71 pazienti sottoposti a chemioterapia: 37 con capecitabina e 34 con altri chemioterapici (gruppo di controllo).

Le impronte digitali sono state raccolte prima dell’inizio della terapia e dopo il terzo ciclo.

L’esame dei cambiamenti delle impronte digitali è stato effettuato dalla Società Iraniana di Medicina Forense (Iranian Society of Forensic Physicians).

Risultati

Sono stati osservati cambiamenti delle impronte digitali in 25 dei 37 pazienti trattati con capecitabina (67,6%), e in nessun paziente del gruppo di controllo trattato con altri chemioterapici.

Non è stata individuata nessuna correlazione tra l’insorgenza di eritrodisestesia palmo-plantare e la modifica delle impronte digitali (p = 0,880).

Conclusioni

Sulla base di questi risultati, per le ovvie implicazioni legali, si raccomanda di segnalare il rischio di modifiche alle impronte digitali a tutti i pazienti che dovranno sottoporsi a terapia con capecitabina, prima dell’inizio della terapia.

Bibliografia