Cacao: proprietà curative. A cosa serve? Come si usa?

Cacao

Tratto da “Piante Medicinali – Chimica, Farmacologia e Terapa” di R. Benigni, C. Capra e P.F.Cattorini

(Theobroma Cacao L. – Fam. Sterculiacee/Theobromee)

(Sin.Cacao minor Gaertn. – Cacao sativa Lamk. – Cacao Theobroma Tussac)

Cacao- Ultimo aggiornamento pagina: 27/02/2018

Indice dei contenuti

  1. Generalità
  2. Componenti principali
  3. Proprietà farmacologiche
  4. Estratti e preparati vari
  5. Preparazioni usuali e Formule
  6. Bibliografia

Generalità

Torna ad inizio pagina

cacao

Etimologia – Theobroma, dal greco qeos = dio e brwma = cibo, cioè cibo degli dei.

Cacao – Dall’azteco cacahuatl, corrotto nello spagnolo cacao. Col cacahuatl gli antichi Messicani preparavano una bevanda che chiamavano tchocolatl, da cui cioccolata

Nome volgare Faba mexicana.

Habitat Originario dell’America Centrale (coste del Messico) e delle rive dei fiumi Amazoni (cac. Maragnon), Orenoco, Magdalena, ecc. E’ rappresentato da numerose varietà e forme nel Messico e Guatemala (c. Soconusco), Nicaragua, S. Thomé, Colombia, Equador (c. Esmeralda e Guayaquil), Antille, Cile, Manila, Guadalupa, Isola Maurizio, Giamaica, Venezuela (c. Caraque, Maracaibo), nelle Indie, alle Isole Bourbon, alle Canarie, Senegai, Congo, cioè nelle regioni equatoriali dell’America e dell’Africa e del Brasile (Parà e Bahia).

Albero coltivato. Le sp. selvagge sono dei piccoli alberi.

Parti usate I semi torrefatti e sbucciati.

Componenti principali

Torna ad inizio pagina

Alcaloidi purinici; 0,5-1,4 % (1) (2) di teobromina, 0,16-0,4 % di caffeina (I), 0,055 % di adenina e meno di 0,01% di guanina (2). proteine 12% ca., amido 5-8%, grasso o burro di

cacao Figura 1

cacao 50-52 %, ceneri 3,30% (1) (3), in cacao sgrassato ed essiccato 6 % di ceneri con 0,26 % di CaO e 1,94 % di P2O5 (4), sostanze coloranti polifenoliche 11-13% (5), costituenti il cosiddetto “rosso di cacao”, in cui fu trovato un composto flavanonico (6) e più recentemente catechine, leucocianidine e glicosidi cianidinici (7). Dalle proteine per fermentazione sono stati ottenuti gli aminoacidi acidi cisteico, aspartico, glutamico, lisina, alanina. valina. metionina e leucina; inoltre per idrolisi acida si sono liberate glicina. serina. treonina, arginina. prolina e fenilalanina; non sono stati trovate, nè albumine, nè globuline (8).

Altri componenti: zuccheri, tra cui raffinosio e stachiosio in semi di cacao di Caracas (9); enzimi: glicosidasi (10) e polifenolossidasi (11): tannini 2.6-15.6% (12) ed un olio essenziale (ca. 0.001%), costituito da circa il 50% di d-linalolo. da acidi liberi (valerianico, capnlico e caprico) e da esteri di acidi grassi inferiori (acetato, propionato,. butirrato di amile e probabilmente anche butirrato e propionato d’esile) ( 1 ) ; vitamine del gruppo B (13). come risulta dai dati riportati nella tabella seguente;

cacao Figura 2

Dall’analisi di semi di cacao non sbucciati Anselmi, Boniforti e Monacelli (17) hanno trovato i seguenti valori percentuali:

cacao Figura 3

Proprietà farmacologiche ed impiego terapeutico

Torna ad inizio pagina

Il Cacao può essere impiegato come alimento, come medicamento e come correttivo.

Come alimento è dotato di un elevato potere nutritivo per il suo contenuto in grassi, in sostanze azotate e in idrati di carbonio. Il suo potere nutritivo ed energetico aumenta allorché viene usato sotto forma di cioccolato, per la presenza di una forte percentuale di zucchero. La composizione media del cioccolato è infatti la seguente: zucchero 54,40 %, grassi 28,01%, albuminoidi 6,18 %, amido 4,40 %, teobromina 1,25 %, ossalato di calcio 1,50 % (14).

Le proprietà farmacologiche e terapeutiche del Cacao derivano dal suo contenuto in teobromina e in caffeina e si manifestano con un’azione diuretica e vasodilatatrice dovuta principalmente alla teobromina e con un’azione tonico-nervina e cardiocinetica dovuta alla caffeina (ved. Caffè).

L'azione vasodilatatrice della teobromina sui vasi coronari e sui vasi renali, ne giustifica l’impiego come diuretico e come preventivo, più che come curativo, degli attacchi anginosi.

A scopo terapeutico la teobromina viene di solito impiegata sotto forma dei suoi sali mentre la droga, il Cacao, trova impiego come energetico nei soggetti deboli e convalescenti, per la preparazione di pozioni aromatiche, toniche e diuretiche. Come correttivo trova impiego nella tecnica farmaceutica, specialmente per correggere il sapore e l'odore di pozioni a base di sulfamidici, antibiotici, vitamine (B1 in particolare), proteine, aminoacidi, estratti di organi animali, preparati di calcio, di sostanze dolci in generale, di sostanze amare e amaro-saline, di sostanze oleose (olio di ricino) ecc. (15).

Il Cacao deve essere usato con una certa moderazione dai bambini, dai gottosi, dagli uricemici, dagli artritici, dai sofferenti di emicrania, specie se di origine artritica: dagli obesi, dagli ossalurici e da tutti coloro che digeriscono difficilmente i grassi.

Bonnameaux e Goffart (16) hanno trovato che la teobromina agisce inibendo la colinesterasi come la caffeina, ma che è senza effetto sulla pseudo colinesterasi sulla quale la caffeina si dimostra invece attiva.

Estratti e preparati vari

Torna ad inizio pagina

a) Estratto fluido (g 1 = XLII gtt).

Dosi: ad libitum.

Estratto fluido composto incoloro (g 1 LIII gtt).

Dosi: ad libitum.

Preparazioni usuali e formule galeniche

Torna ad inizio pagina

Tintura

Estratto fluido cacao g 20

Alcool di 30° g 80

Elisir

Estratto fluido cacao……………………………………………. g 1000

Vanillina……………………………………………………………… g 2……….

Alcool di 95°………………………………………………………… g 200

Sciroppo F. U………………………………………………………. g 700

Elisir

Estratto fluido cacao composto incoloro ……………. g 50

Alcool di 95° g 215-225

Zucchero…………………………………………………………….. g 420

Acqua q. b. a……………………………………………………….. g 1000

BIBLIOGRAFIA

Torna ad inizio pagina

(I) BAINBRIDGE e DAVIES, /. Chem. Soc., 101. 2209, 1912 – (2) MICHE H. e F. HABERLER, Manatsh., SS, 779, 1954; Chem. Àbs.. 49, 4237 c, 1955 – (3) WINTON, Structure and ComposUlon al Foods. 4, 1949; The Dìspensatory of United States of America, 1955, p. 203 – (4) HADORN K. e JUNGKUNZ R.. Min. Lebensm. u. Hyg., 41. 155. 1950 – (5) BROWN H. B.. Nasure, 173, 492,

1954 – (6) MAYER e COOK, The Chemistry of naturai calaring mattar, 1943 • (7) FORSYTH W. G. C., Nature, V2. 726, 1953; Chem. Abs., 49. 306, 1955; Biochem. 60. 108, 1955; Chem Abs„ 49, 11782c; Biochem. J„ 65, 177, 1957 – (8) MALY N.,Prumysl. Fotravin, 6, 133, 1955; Chem. Abs., 49, 85221,

1955 – (9) CERBULIS J„ Arch. Biochem. Btophys., 49, 442, 1954; Chem. Abs., 4S. 8340e – (10) FORSYTH W. O. E., J. Sci. Food Agr., S, 505, 1957; Chem. Abs.. 52, 594 1, 1958 – (11) HERMANN K„ Die Phar- mazie, 9, 670, 1954 – (12) MUELLER e KUZMESKl, J. DIar. Se., 27, 897, 1944 – (13) ANTENER J., Miti. Gebiete Lebensm. u. Hyg., 49, 127, 1958 – (14) BRUN P„ Précis de Matlire Médicale, p. 261, G. Doin Ed., Paris 1936 – (15) CAPRA C., Fitoterapia, 29, 834, 1958 e II Farmaco Ed. Pral„ XIII, 10, 499, 1958 – (16) BONNAMEAUX Y. e GOFFART M„ Arch. Ini. de Pharmacod. et de Thir., SO, 361, 1949 – (17) ANSELMI S„ BONIFORTI L. e MONACELLI R„ Boli. Lab. Chim. Prcnt.. IO. 209, 1959.