Bactroban nasale 2% unguento: Scheda Tecnica

Bactroban Nasale

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Bactroban Nasale: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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BACTROBAN NASALE 20mg/g unguento

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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1 g di unguento contengono Principio attivo:

mupirocina sale di calcio 21,5 mg corrispondente a

mupirocina 20 mg

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Unguento nasale.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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BACTROBAN NASALE è indicato per l’eradicazione degli Stafilococchi aurei a localizzazione nasale, compresi i ceppi di Stafilococco aureo meticillino resistenti.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Adulti, bambini, anziani, pazienti con insufficienza epatica e pazienti con insufficienza renale

Applicare una piccola quantità di BACTROBAN NASALE, (circa 30 mg di unguento nasale), in ciascuna narice, 2 volte al giorno, per 5 giorni. Gli stafilococchi presenti a livello nasale sono, di norma, eliminati nel giro di 3-5 giorni di trattamento.

Modo di somministrazione

Applicare una piccola quantità di unguento nasale (approssimativamente della dimensione di una testa di fiammifero) sul dito mignolo o sul batuffolo di cotone e applicarla all’interno di ciascuna narice, sulla parte

anteriore; quindi chiudere le narici facendo pressione sui due lati del naso e massaggiare delicatamente con il pollice e l’indice, allo scopo di distribuire uniformemente l’unguento nasale all’interno delle narici.

Usare un batuffolo di cotone per l’applicazione a bambini o a pazienti gravemente invalidati.

Il trattamento non deve comunque superare i 10 giorni.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Nel caso di una possibile reazione di sensibilizzazione o di irritazione locale di seria entità che si verifica con l’uso di mupirocina nasale, si deve interrompere il trattamento, il prodotto deve essere rimosso e si deve instaurare una adeguata terapia alternativa per l’infezione.

Come per altri antibiotici, l’uso prolungato può determinare l’insorgenza di ceppi batterici resistenti.

E’ stata riportata, con l’uso di antibiotici, l’insorgenza di colite pseudomembranosa la cui gravità può variare da condizione lieve a pericolosa per la vita. Pertanto, è importante considerare la sua diagnosi in pazienti che presentano diarrea durante o dopo l’uso di antibiotici. Anche se questo è meno probabile che si verifichi con mupirocina topica, se la diarrea è prolungata o significativa o se il paziente manifesta crampi addominali, il trattamento deve essere sospeso immediatamente e il paziente deve essere sottoposto ad ulteriori controlli.

La formulazione unguento nasale non è adatta per l’uso oftalmico.

Evitare il contatto con gli occhi. Se si dovesse verificare un contatto accidentale, si consiglia di lavare abbondantemente gli occhi con acqua, fino ad eliminare gli eventuali residui di unguento nasale.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non si sono osservate interazioni tra BACTROBAN NASALE e altri farmaci.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Non sono disponibili dati clinici adeguati sull’uso di BACTROBAN NASALE durante la gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Poiché non c’è esperienza clinica sull’uso in gravidanza, la mupirocina deve essere utilizzata durante tale periodo limitatamente ai casi in cui i benefici potenziali siano superiori ai possibili rischi del trattamento.

Allattamento

Non sono disponibili dati sull’uomo e sugli animali durante l’allattamento.

Fertilità

Non ci sono dati sugli effetti della mupirocina sulla fertilità umana. Studi sui ratti non hanno mostrato effetti sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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BACTROBAN NASALE non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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Le reazioni avverse sono elencate di seguito per organo, apparato/sistema e per frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ di 1/10), comune (≥1/100, < 1/10), non comune (≥1/1000, < 1/100), raro (≥1/10.000, <1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili).

Le reazioni avverse non comuni sono state identificate dai dati aggregati di tollerabilità provenienti dalla popolazione di 422 pazienti trattati nel corso di 12 studi clinici. Le reazioni avverse molto rare sono state identificate soprattutto sulla base dei dati ottenuti nel corso dell’esperienza successiva all’immissione in commercio e pertanto si basano sulla frequenza di segnalazione piuttosto che sulla frequenza reale.

Disturbi del sistema immunitario

Molto raro: reazioni di ipersensibilità cutanea, reazioni allergiche compresa anafilassi, rash generalizzato, orticaria, angioedema

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Non comune: reazioni della mucosa nasale

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

04.9 Sovradosaggio

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Sintomi e segni

L’esperienza di sovradosaggio con mupirocina è attualmente limitata.

Trattamento

Non esiste un trattamento specifico per un sovradosaggio di mupirocina. In caso di sovradosaggio, il paziente deve essere supportato, se necessario, con adeguato monitoraggio. L’ulteriore trattamento del paziente deve essere come clinicamente indicato e come raccomandato dal centro nazionale di veleni, dove disponibile.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Antibiotici e chemioterapici per uso dermatologico – Antibiotici per uso topico – Altri antibiotici per uso topico Codice ATC D06AX09.

Meccanismo d’azione

La mupirocina è un nuovo antibiotico prodotto per fermentazione dallo

Pseudomonas fluorescens.

La mupirocina inibisce la isoleucil-tRNA sintetasi, arrestando cosi la sintesi proteica batterica.

La mupirocina ha proprietà batteriostatiche alle concentrazioni minime inibenti e proprietà battericide alle concentrazioni più elevate che si raggiungono dopo applicazione topica.

Meccanismo di resistenza

Un basso livello di resistenza negli stafilococchi si ritiene sia il risultato di mutazioni puntiformi all’interno dell’usuale gene cromosomico stafilococcico (ileS) per l’enzima bersaglio isoleucil-tRNA sintetasi. Un alto livello di resistenza negli stafilococchi è stato dimostrato essere dovuto a un distinto plasmide con codifica enzima isoleucil-tRNA sintetasi.

La resistenza intrinseca negli organismi Gram negativi come le Enterobacteriaceae può essere dovuta alla scarsa penetrazione della membrana esterna della parete cellulare batterica gram-negativa.

Per effetto di questo particolare meccanismo d’azione e dell’unicità della sua struttura chimica, la

mupirocina non mostra alcuna resistenza crociata con altri antibiotici clinicamente disponibili.

Suscettibilità microbiologica

La prevalenza della resistenza acquisita può variare geograficamente e con il tempo per specie selezionate quindi, in particolare per il trattamento di gravi infezioni, sono auspicabili informazioni locali sulla resistenza. Se necessario, deve essere chiesto il consiglio di un esperto quando la prevalenza locale di resistenza è tale che l’utilità dell’agente in almeno alcuni tipi di infezione è discutibile.

Specie normalmente suscettibili
:

Staphylococcus aureus *
Streptococcus spp.
Specie per le quali la resistenza
acquisita può essere un problema:
Staphylococcus aureus Meticillino-
resistente (MRSA)
Stafilococchi Meticillino-resistenti
coagulasi-negativi (MRCoNS)
Specie resistenti:
Corynebacterium spp.
Micrococcus spp.

*L’efficacia clinica è stata dimostrata per isolati suscettibili nelle indicazioni cliniche approvate.

Breakpoints di suscettibilità (MIC) alla mupirocina per

Staphylococcus aureus

Suscettibili: inferiore o uguale a 1 mg/L Resistenti: superiori a 256 mg/L

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

La mupirocina viene assorbita nei neonati e nei bambini prematuri a seguito di somministrazione intranasale di mupirocina sale di calcio unguento.

Non sono stati osservati problemi di intolleranza.

L’assorbimento di mupirocina nasale attraverso mucosa sana o lacerata è trascurabile (meno dell’1% della dose applicata viene escreto come acido monico nelle urine).

Biotraformazione

La mupirocina è adatta solo per uso topico. A seguito di somministrazione sistemica, o qualora essa venga assorbita (ad esempio attraverso la cute lacerata/malata), è metabolizzata nel metabolita inattivo acido monico e rapidamente escreta

Eliminazione

La mupirocina è rapidamente eliminata dal corpo attraverso la trasformazione nel suo metabolita inattivo acido monico che viene principalmente escreto dal rene (90%).

Popolazione speciali di pazienti

Pazienti anziani: non vi sono restrizioni ad eccezione di presenza di insufficienza renale di grado moderato o grave grave (vedere paragrafo 4.4).

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Carcinogenesi

Non sono stati condotti studi di carcinogenicità con mupirocina

Genotossicità

Mupirocina non è risultata mutagena per Salmonella typhimurium (test di Ames) o per Escherichia coli. Nel test di retromutazione con Salmonella typhimurium TA98, è stato osservato un lieve incremento del numero di

mutazioni a concentrazioni citotossiche fino a 16 mcg/mL, in assenza di attivazione metabolica. In un test in vitro su cellule di linfoma murino (MLA), non è stato osservato nessun aumento della frequenza di mutazioni in assenza di attivazione metabolica. In presenza di attivazione metabolica, sono stati osservati significativi incrementi di piccola entità della frequenza di mutazioni a concentrazioni citotossiche. Tuttavia, non sono stati osservati effetti su test di conversione genica/mutazione in cellule di lievito, su un test in vitro con linfociti umani o in un test in vitro con sintesi non programmata di DNA. Inoltre, un test in vivo sul micronucleo di topo (danno cromosomico) e in un test di Comet sul ratto (rottura del filamento di DNA) sono risultati negativi.

Tossicità riproduttiva

Fertilità

Mupirocina somministrata a dosi fino a 100 mg/kg/die per via

sottocutanea a ratti maschi da 10 settimane prima dell’accoppiamento fino alla nascita dei cuccioli e a ratti di sesso femminile da 15 giorni prima dell’accoppiamento fino a 20 giorni dopo l’accoppiamento nelle femmine analizzate al giorno 21 oppure fino a 24 giorni dopo il parto in quelle in cui veniva consentita la nascita della cucciolata, non ha avuto effetti sulla fertilità.

Gravidanza

Negli studi condotti nei ratti utilizzando dosi sottocutanee fino a 375 mg/kg/ die, somministrate dal giorno 6 al giorno 15 di gestazione, non si sono evidenziate tossicità sullo sviluppo embrio-fetale.

In uno studio sullo sviluppo embrio-fetale nei conigli a dosi sottocutanee fino a 160 mg/kg/die, somministrate dal giorno 6 al giorno 15 di gestazione, a dosi elevate si è manifestata una tossicità materna (compromissione dell’aumento di peso e grave irritazione nel sito di iniezione) associata ad aborto o scarso rendimento nella prole. Tuttavia, non si sono evidenziate tossicità per lo sviluppo nei feti di conigli che hanno portato la gravidanza a termine.

Uno studio condotto su ratti a cui venivano somministrate dosi di mupirocina fino a 107 mg/kg/die, si è osservata, alle dosi più alte, una ridotta sopravvivenza della prole in alcuni casi, ma in presenza di normalità degli altri parametri di sviluppo.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Vaselina, esteri della glicerina.

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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3 anni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.

Il prodotto eventualmente non utilizzato al termine del trattamento deve essere eliminato.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Tubo in alluminio da 3 g, laccato all’interno, con beccuccio e tappo di polipropilene.

Il tubo è confezionato singolarmente.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Non mescolare con altre preparazioni poichè c’è un rischio di diluizione che comporta una riduzione nell’attività antibatterica ed una potenziale perdita di stabilità della mupirocina nell’unguento.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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GlaxoSmithKline S.p.A.- Via A. Fleming, 2 – Verona

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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BACTROBAN NASALE 20mg/g unguento Tubo 3G A.I.C.: 028980011

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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27 Novembre 1995/Novembre 2008

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 29/04/2021