Epalfen Eps: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Epalfen Eps

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Epalfen Eps: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

Se sei un paziente, consulta anche il Foglietto Illustrativo (Bugiardino) di Epalfen eps

01.0 Denominazione del medicinale

Indice

EPALFEN EPS 6 g granulato per soluzione orale EPALFEN EPS 12 g granulato per soluzione orale EPALFEN EPS 650 mg/ml sciroppo, flacone 400 ml EPALFEN EPS 650 mg/ml sciroppo, flacone 200 ml

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

Indice

EPALFEN EPS 6 g granulato per soluzione orale

Ogni busta contiene:

Principio attivo

Lattulosio g 6

Eccipienti con effetti noti:

glucosio, lattosio.

EPALFEN EPS 12 g granulato per soluzione orale Ogni busta contiene:

Principio attivo

Lattulosio g 12

Eccipienti con effetti noti:

glucosio, lattosio.

Sciroppo

100 ml contengono:

Principio attivo

Lattulosio g 65

Eccipienti con effetti noti:

Sodio benzoato

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

Indice

o per soluzione orale. Sciroppo.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

Indice

Encefalopatia portosistemica (EPS) Cirrosi epatica

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

Indice

Sciroppo: da 90 a 190 ml pro die, in 2 o 3 somministrazioni.

Bustine: da 60 a 120 g pro die, in 2 o 3 somministrazioni.

 

04.3 Controindicazioni

Indice

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti del prodotto.

Soggetti con dolore addominale acuto di origine sconosciuta, nausea e vomito, ostruzione o stenosi intestinale, sanguinamento rettale di origine sconosciuta, grave stato di disidratazione.

Galattosemia.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

Indice

L’abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o a dosi eccessive) può causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritizi essenziali.

Se la dose iniziale causa diarrea, è necessario ridurre immediatamente il dosaggio; se la diarrea persiste interrompere l’assunzione.

Non devono essere usati altri lassativi, specialmente durante la fase iniziale della terapia dell’encefalopatia portosistemica (EPS); l’effetto del loro impiego sulla consistenza delle feci potrebbe erroneamente suggerire il raggiungimento del dosaggio adeguato di lattulosio.

Pur essendo il lattulosio uno zucchero scarsamente assorbibile e non metabolizzato, l’assunzione di EPALFEN EPS da parte dei pazienti diabetici richiede la preventiva consultazione del medico, a causa della presenza di altri zuccheri quali lattosio, galattosio e tagatosio.

I pazienti con rari problemi di intolleranza ereditaria al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Un rischio teorico può esistere per i pazienti in trattamento con soluzioni di Lattulosio ai quali venga richiesto di sottoporsi a procedure di elettrocauterizzazione durante la rettoscopia o la colonscopia. L’accumulo di idrogeno gassoso in concentrazioni significative potrebbe determinare una reazione esplosiva in presenza di una scintilla elettrica. Anche se questa complicazione non è stata riportata con EPALFEN EPS, è opportuno che i pazienti in terapia con lattulosio sottoposti a tali procedure abbiano una idonea pulizia intestinale garantita dall’uso di una soluzione non fermentabile. Come ulteriore salvaguardia può essere condotta insufflazione di CO2, anche se questa misura è generalmente considerata ridondante.

EPALFEN EPS sciroppo contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

EPALFEN EPS sciroppo contiene sodio benzoato.

EPALFEN EPS buste contiene glucosio e lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Indice

Interazioni farmaco-farmaco

La contemporanea somministrazione di lattulosio con i derivati cumarinici acenocumarolo o fenprocumone determina un aumento significativo del rischio di sanguinamento in pazienti sottoposti a terapia anticoagulante profilattica.

Agenti antibatterici a largo spettro ed antiacidi, somministrati per os contemporaneamente al lattulosio, possono ridurne la degradazione limitando la possibilità di acidificazione del contenuto intestinale e, per conseguenza, l’efficacia terapeutica.

Il farmaco può portare ad una aumentata tossicità dei digitalici per deplezione potassica. I pazienti sottoposti a terapia digitalica devono consultare un medico prima di iniziare la terapia con lattulosio.

E’ possibile un effetto sinergico con la neomicina.

I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell’intestino e quindi l’assorbimento di altri farmaci somministrati contemporaneamente per via orale.

Poiché il lattulosio con il suo meccanismo d’azione determina la riduzione del pH intestinale, l’azione dei farmaci a rilascio pH-dipendente (come il 5-ASA) può essere ridotta.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

Indice

Gravidanza

Gli studi condotti in topi, ratti e conigli a dosaggi di lattulosio da tre o sei volte superiori alla dose orale abitualmente impiegata nell’uomo non hanno evidenziato alcuna compromissione della fertilità, né danni a carico del feto.

Tuttavia, non esistono studi adeguati e ben controllati sull’uso del medicinale in gravidanza. Pertanto il medicinale deve essere usato solo in caso di necessità, sotto il diretto controllo del medico, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto.

Allattamento

Non è noto se il lattulosio e/o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno. Non può essere quindi escluso un rischio per il lattante. Pertanto il medicinale deve essere usato solo in caso di necessità, sotto il diretto controllo del medico, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il lattante.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Indice

EPALFEN EPS non altera la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

 

04.8 Effetti indesiderati

Indice

Elenco tabulare degli effetti indesiderati

Reazioni avverse

Classificazione Organo-sistemica

La tabella seguente riporta le principali reazioni avverse in pazienti trattati con EPALFEN EPS secondo classificazione organo-sistemica. All’interno di ciascun gruppo di frequenza gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità e la loro frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.

Frequenza non nota
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipocalemia, ipernatriemia, disidratazione
Patologie dell’apparato gastrointestinale Diarrea, flatulenza, meteorismo, nausea, vomito, crampi addominali

Se i sintomi non recedono spontaneamente dopo i primi giorni di trattamento è opportuna la riduzione della dose (vedere paragrafo 4.9).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni- reazioni-avverse .

 

04.9 Sovradosaggio

Indice

L’assunzione accidentale di dosi eccessivamente alte può provocare diarrea e crampi addominali, reversibili con la sospensione del farmaco.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

Indice

EPALFEN EPS è una specialità a base di lattulosio ad alto grado di purezza, praticamente esente da altri zuccheri.

Il lattulosio (ß-galattosio-fruttosio) è un dissacaride sintetico che, non idrolizzato nell’intestino tenue per mancanza di un enzima specifico, raggiunge immodificato il colon, dove è degradato dai batteri saccarolitici (soprattutto lactobacillus acidophilus e lactobacillus bifidus) di cui favorisce lo sviluppo, specialmente a detrimento della flora batterica proteolitica.

Dalla metabolizzazione del lattulosio originano acidi organici a basso peso molecolare, in particolare acido lattico, a cui consegue una diminuzione del pH fecale che provoca la conversione dell’ammoniaca in ione NH4+, non assorbibile.

Il lattulosio determina inoltre una diminuzione della produzione di sostanze tossiche, che nelle gravi insufficienze epatiche il fegato non è più in grado di metabolizzare, di cui è ben noto il ruolo nel coma epatico e nella patogenesi dell’encefalopatia epatica, dove si induce un notevole miglioramento sintomatico e una precoce normalizzazione dell’EEG.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

Indice

Il lattulosio non viene idrolizzato nell’intestino e raggiunge immodificato il colon. Il prodotto non contiene, in pratica, zuccheri assorbibili nel tratto gastro-enterico.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

Sia nel ratto che nel topo la DL 50 non è risultata determinabile per os, non avendo procurato alcun decesso la dose di 30 g/Kg. Il trattamento a 12 settimane con dosi fino a 10 g/Kg è ben tollerato nel ratto, senza evidenza di lesioni a carico dei principali organi.

In tossicità cronica nel ratto (6 mesi in miscela con la dieta al 2,5 e 5%), osservate all’esame autoptico degli animali trattati con le concentrazioni più elevate del farmaco, microemorragie della mucosa gastrica senza altri segni di tossicità.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

Indice

Granulato per soluzione orale Acido citrico monoidrato, Aroma pompelmo Dry (contenente: glucosio e lattosio) Sciroppo Sodio benzoato, Acqua depurata q.b.a.

 

06.2 Incompatibilità

Indice

Nessuna per quanto noto.

 

06.3 Periodo di validità

Indice

Granulato per soluzione orale: anni 3 (tre) Sciroppo: anni 2 (due) Dopo la prima apertura del flacone di sciroppo: 30 giorni.

La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro correttamente conservato.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

Indice

Granulato per soluzione orale: conservare a temperatura non superiore a 30°C. Sciroppo: nessuna particolare.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

Indice

Granulato per soluzione orale: buste in carta-alluminio-politene. Astuccio da 30 buste da 6 g Astuccio da 15 buste da 12 g Sciroppo: flacone in vetro giallo con tappo tipo pilferproof con misurino dosatore. Flacone da 200 ml Flacone da 400 ml

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

Indice

Si veda il punto 4.2

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Indice

ZAMBON ITALIA s.r.l.

Via Lillo del Duca, 10 – 20091 Bresso (MI)

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

Indice

orale, 30 buste 6 g AIC n. 024409118 Granulato per soluzione orale, 15 buste 12 g AIC n. 024409120 650 mg/ml sciroppo, flacone 200 ml AIC n. 024409132 650 mg/ml sciroppo, flacone 400 ml AIC n. 024409144

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

Indice

Granulato per soluzione orale Data della prima autorizzazione: 27 luglio 1985 Data del rinnovo più recente: 1 giugno 2010 650 mg/ml sciroppo, flacone 200 ml Data della prima autorizzazione: 4 giugno 1987 Data del rinnovo più recente: 1 giugno 2010 650 mg/ml sciroppo, flacone 400 ml Data della prima autorizzazione: 15 novembre 1988 Data del rinnovo più recente: 1 giugno 2010

 

10.0 Data di revisione del testo

Indice

Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 29/04/2022