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Lentorsil
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Lentorsil: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
LENTORSIL
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
Ogni capsula a cessione controllata contiene:
Principio attivo:
Acido ursodesossicolico (UDCA) mg 450
03.0 Forma farmaceutica
Capsule di gelatina contenenti microgranuli bianchi a cessione controllata, per uso orale.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Alterazioni qualitative o quantitative della funzione biligenetica, comprese le forme con bile sovrasatura di colesterolo, per opporsi alla formazione di calcoli di colesterolo o per realizzare condizioni idonee allo scioglimento se sono già presenti calcoli radiotrasparenti; in particolare, calcoli colecistici in colecisti funzionante e calcoli nel coledoco residuanti o ricorrenti dopo interventi sulle vie biliari.
Dispepsie biliari.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Nell’uso prolungato per ridurre le caratteristiche litogene della bile, la posologia media è di 450 mg al giorno, mentre nei pazienti obesi e comunque in presenza di altri fattori litogeni importanti è opportuno elevare il dosaggio giornaliero: un dosaggio più elevato è consigliabile anche nei casi con calcoli di dimensioni superiori a 2 cm.
Per mantenere le condizioni idonee allo scioglimento dei calcoli già presenti, la durata del trattamento deve essere di almeno 4 – 6 mesi, fino anche a 9 mesi o più, ininterrottamente e deve essere proseguita per 3 – 4 mesi dopo la scomparsa radiologica od ecografica dei calcoli stessi.
Il trattamento non deve comunque superare i 2 anni. Le dosi possono essere modificate a giudizio del medico; in particolare l’ottima tollerabilità del preparato permette di adottare anche dosi sensibilmente più elevate.
Nelle dispepsie biliari o nelle terapie di mantenimento è opportuno distanziare le dosi.
La somministrazione di LENTORSIL va effettuata in un’unica assunzione serale, preferibilmente al momento di coricarsi.
04.3 Controindicazioni
LENTORSIL è controindicato nei casi di ipersensibilità individuale accertata verso la sostanza. Il preparato è pure controindicato nelle pazienti in stato di gravidanza e in presenza di ulcera gastrica e duodenale in fase attiva.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
Il presupposto per instaurare un trattamento calcololitico con acido ursodesossicolico è rappresentato dalla natura colesterolica dei calcoli stessi; un indice attendibile in tal senso è rappresentato dalla loro radiotrasparenza.
I calcoli biliari che presentano più elevata probabilità di dissoluzione sono quelli di piccole dimensioni in colecisti funzionante; l’avvenuta desaturazione della bile in colesterolo rappresenta un utile elemento di previsione per un buon esito del trattamento, ma non è determinante dato che la dissoluzione può avvenire anche per un processo fisico di formazione di cristalli liquidi indipendente dallo stato di saturazione.
Nei pazienti in trattamento per la dissoluzione dei calcoli biliari è opportuno verificare l’efficacia del medicamento mediante esami colecistografici ed ecografici ogni 6 mesi.
Conservare con cura i medicinali, tenerli lontano dai bambini.
Non è previsto il trattamento di pazienti in età pediatrica.
Nei pazienti con coliche biliari frequenti, con infezioni biliari, con gravi alterazioni pancreatiche o con affezioni intestinali che possono alterare la circolazione enteroepatica degli acidi biliari (resezione e stomia dell’ileo, ileite regionale, etc.) è consigliabile evitare l’uso della sostanza.
Iniziando trattamenti dissolutori a lungo termine, è opportuno effettuare un controllo preliminare delle transaminasi e della fosfatasi alcalina.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Evitare l’associazione con sostanze che inibiscono l’assorbimento intestinale degli acidi biliari, come ad esempio la colestiramina e con farmaci che aumentano l’eliminazione biliare del colesterolo (estrogeni, contraccettivi ormonali, alcuni ipolipemizzanti).
Evitare l’associazione con farmaci potenzialmente epatolesivi.
04.6 Gravidanza e allattamento
Il trattamento è controindicato nelle donne in stato di gravidanza e allattamento.
Il trattamento nelle donne in età feconda potrà essere intrapreso tenendo presente la necessità di interromperlo in caso di gravidanza.
Non esistono dati secondo cui l’acido ursodesossicolico sia escreto nel latte umano, tuttavia nelle pazienti che allattano occorre decidere se interrompere l’allattamento e iniziare il trattamento o proseguire l’allattamento evitando la somministrazione.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non ci sono presupposti nè evidenze che possano modificare la capacità di attenzione e i tempi di reazione.
04.8 Effetti indesiderati
La tollerabilità della sostanza alle dosi consigliate è di norma buona. Solo occasionalmente sono state riscontrate irregolarità dell’alvo, che generalmente scompaiono proseguendo il trattamento.
04.9 Sovradosaggio
Non sono conosciuti casi di sovradosaggio oltre 4 g al giorno (dose questa risultata ben tollerata).
In caso di ingestione accidentale di acido ursodesossicolico in dosi altamente superiori si suggerisce di porre in atto i normali provvedimenti consigliati nella patologia da intossicazione e di somministrare colestiramina, in quanto capace di chelare gli acidi biliari.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
L’acido ursodesossicolico (UDCA) rappresenta il 7ß-epimero dell’acido chenodesossicolico ed è un acido biliare presente fisiologicamente nella bile umana, dove rappresenta una piccola percentuale degli acidi biliari totali. L’UDCA è in grado di aumentare nell’uomo la capacità solubilizzante della bile nei confronti del colesterolo trasformando la bile litogena in non litogena. I meccanismi attraverso cui tale effetto si realizza sono molteplici: diminuzione della secrezione di colesterolo nella bile tramite una riduzione dell’assorbimento intestinale e della sintesi epatica del colesterolo stesso; aumento del pool complessivo degli acidi biliari favorenti la solubilizzazione micellare del colesterolo; formazione di una mesofase liquido-cristallina che permette una solubilizzazione non micellare del colesterolo superiore a quella ottenibile nella fase di equilibrio. Il trattamento con LENTORSIL determina pertanto la formazione di bile insatura di colesterolo e più ricca di sali biliari idonei alla sua solubilizzazione favorendo anche un regolare flusso della bile e lo svuotamento della colecisti.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Dopo somministrazione orale, l’acido ursodesossicolico viene facilmente assorbito a livello intestinale, captato dal fegato ed escreto nella bile in forma prevalentemente glico-coniugata; entrando così nel circolo entero-epatico, esso viene parzialmente metabolizzato ad opera della flora intestinale ed i suoi metaboliti vengono eliminati per via fecale. La nuova formulazione di LENTORSIL a cessione controllata presenta il notevole vantaggio di assicurare, con una sola assunzione, una liberazione nell’intestino del principio attivo, tale da garantire un livello farmacologico costante per circa 7 – 8 ore.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
L’acido ursodesossicolico presenta i vantaggi di una ridotta formazione di litocolato considerato epatotossico nell’animale da esperimento (nell’uomo impegna i processi di solfatazione), dell’assenza di aumenti delle transaminasi sieriche, anche in corso di trattamenti a lungo termine nell’uomo. La tossicità sperimentale dell’UDCA è generalmente molto bassa; la DL50 per via orale è risultata 10 g/Kg nel ratto, mentre nel topo è risultata rispettivamente di 5740 mg/Kg per il maschio e 6000 mg/Kg per la femmina. Trattamenti cronici di 28 settimane nel ratto con dosi sino a 2000 mg/Kg per via orale non hanno evidenziato alcuna variazione patologica dei parametri istopatologici studiati. Trattamenti per 1 anno nel cane con dosi sino a 100 mg/Kg per via orale sono stati pure ben tollerati senza alcuna reazione sfavorevole. In particolare, non sono stati evidenziati effetti epatolesivi di rilievo, effetti sfavorevoli sulla fertilità, effetti teratogeni o cancerogeni, lesioni della mucosa gastrica.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Polivinilpirrolidone,polisorbato 80,eudragit “L”,talco
Composizione della capsula
Titano biossido
Gelatina
06.2 Incompatibilità
La forma farmaceutica esclude la presenza di incompatibilità.
06.3 Periodo di validità
3 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
A temperatura ambiente secondo F.U. IX Ed.
06.5 Natura e contenuto della confezione
Blisters in astuccio di cartone.
LENTORSIL: 20 capsule da 450 mg
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Nessuna
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
ITALFARMACO S.p.A. – Viale F. Testi, 330 – Milano
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
20 capsule da 450 mg A.I.C. n. 028708028
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
Decreto n. 702 del 9/11/1995
10.0 Data di revisione del testo
29.10.99
FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)
- Acido ursodesossicolico actavis 300 mg – 20 Cps 300 mg
- Acido ursodesossicolico angenerico – 20 Cps 300 mg
- Acido ursodesossicolico doc generici 300 mg capsule rigide – 20 Cps 300 mg
- Acido ursodesossicolico doc generici 450 mg – 20 Cps 450 mg Rm
- Acido ursodesossicolico eg – 20 Cpr 450 mg Rp
- Acido ursodesossicolico mylan generics compresse – 20 Cpr 300 mg
- Acido ursodesossicolico zentiva capsule rigide – 20 Cps 300 mg
- Acido ursodesossicolico-ratiopharm – 20 Cpr 300 mg
- Desoxil – 20 Cpr 300 mg
- Desoxil r.c. – 20 Cpr 450 mg Rp
- Deursil – 20 Cps 300 mg
- Fraurs – 20 Cps 300 mg
- Litoff – 20 Cpr 450 mg Rp
- Litursol – 20 Cpr 300 mg
- Urdès – 20 Cpr Gastr 450 mg
- Ursacol – 40 Cpr 50 mg
- Ursilon – 20 Cps 150 mg
- Ursilon retard capsule rigide a rilascio prolungato – 20 Cps 225 mg Rp
- Ursobil – 20 Cps 150 mg
- Ursobil ht – 20 Cps 450 mg Rm
- Ursoflor – 20 Cps 300 mg
- Ursoflor r – 20 Cpr 450 mg Cr
- Ursolisin capsule rigide – 20 Cps 150 mg