Livurox: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Livurox

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Livurox: ultimo aggiornamento pagina: 24/09/2022 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Livurox 250 mg capsule rigide

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni capsula rigida contiene 250 mg di acido ursodesossicolico (ursodeoxycholic acid, UDCA) come principio attivo.

Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Capsula rigida.

Capsule bianche di gelatina rigida di dimensione 0, contenenti una polvere bianca o quasi bianca.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Per la dissoluzione dei calcoli di colesterolo della colecisti. I calcoli biliari non devono apparire come ombre sulle immagini radiografiche e non devono superare i 15 mm di diametro. La colecisti deve essere funzionante nonostante il(i) calcolo(i) biliare(i).

Per il trattamento della gastrite da reflusso biliare.

Per il trattamento sintomatico della colangite biliare primitiva (Primary Biliary Cholangitis, PBC), a condizione che non vi sia cirrosi epatica scompensata.

Popolazione pediatrica

Per il trattamento dei disturbi epatobiliari associati a fibrosi cistica nei bambini di età compresa tra 6 e 18 anni.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Si raccomanda la seguente dose giornaliera per le varie indicazioni:

Per la dissoluzione dei calcoli di colesterolo

Livurox è indicato nei pazienti con peso corporeo pari o superiore a 47 kg. Per i pazienti che pesano meno di 47 kg o che non sono in grado di ingerire Livurox, sono disponibili altre forme farmaceutiche (sospensione) contenenti acido ursodesossicolico.

Circa 10 mg di acido ursodesossicolico per kg di peso corporeo, che corrispondono a:

47-60 kg 2 capsule rigide
61-80 kg 3 capsule rigide
81-100 kg 4 capsule rigide
Oltre 100 kg 5 capsule rigide

Le capsule rigide devono essere assunte alla sera, prima di coricarsi.

Il tempo necessario per la dissoluzione dei calcoli biliari generalmente varia da 6 a 24 mesi. Se dopo 12 mesi non si è verificata alcuna riduzione delle dimensioni dei calcoli biliari, non si deve continuare la terapia.

Il successo del trattamento deve essere controllato mediante ecografia o radiografia ogni 6 mesi. Durante gli esami di follow-up è inoltre necessario controllare se nel frattempo si è verificata una calcificazione dei calcoli. In tal caso il trattamento deve essere concluso.

Per il trattamento della gastrite da reflusso biliare

Livurox è indicato nei pazienti con peso corporeo pari o superiore a 47 kg. Per i pazienti che pesano meno di 47 kg o che non sono in grado di ingerire Livurox, sono disponibili altre forme farmaceutiche (sospensione) contenenti acido ursodesossicolico.

Assumere 1 capsula rigida di Livurox una volta al giorno alla sera, prima di coricarsi.

Quando utilizzato per il trattamento della gastrite da reflusso biliare, Livurox di norma deve essere assunto per 10-14 giorni. In generale, la durata della somministrazione si basa sul decorso della malattia. Il medico curante deciderà nel dettaglio per tutta la durata della somministrazione.

Per il trattamento sintomatico della colangite biliare primitiva (PBC)

Livurox è indicato nei pazienti con peso corporeo pari o superiore a 47 kg. Per i pazienti che pesano meno di 47 kg o che non sono in grado di ingerire Livurox, sono disponibili altre forme farmaceutiche (sospensione) contenenti acido ursodesossicolico.

La dose giornaliera dipende dal peso corporeo e varia da 3 a 7 capsule rigide (14 ± 2 mg di acido ursodesossicolico per kg di peso corporeo).

Per i primi 3 mesi di trattamento Livurox deve essere assunto suddividendo la dose giornaliera in più dosi distribuite nell’arco della giornata. Con il miglioramento dei valori epatici, la dose giornaliera può essere assunta una volta al giorno, alla sera.

Peso corporeo (kg) Dose giornaliera (mg/kg p.c.) Livurox 250 mg capsule rigide
primi 3 mesi successivame nte
mattino mezzogior no sera sera
(1 volta al giorno)
47-62 12-16 1 1 1 3
63-78 13-16 1 1 2 4
79-93 13-16 1 2 2 5
94-109 14-16 2 2 2 6
oltre 110 2 2 3 7

L’uso di Livurox nella PBC può proseguire a tempo indeterminato.

All’inizio del trattamento nei pazienti con colangite biliare primitiva i sintomi clinici potrebbero peggiorare, ad esempio potrebbe verificarsi un aggravamento della sensazione di prurito. In tale caso la terapia deve essere continuata con 1 capsula rigida di Livurox al giorno, effettuando aumenti graduali e progressivi della dose (aumento della dose giornaliera di 1 capsula rigida a settimana) fino a raggiungere nuovamente la dose prevista nel rispettivo piano posologico.

Popolazione pediatrica

Bambini affetti da fibrosi cistica di età compresa tra 6 e 18 anni

20 mg/kg/die suddivisi in 2-3 dosi, con un ulteriore aumento a 30 mg/kg/die se necessario.

Peso corporeo (kg) Livurox 250 mg capsule rigide
mattino mezzogiorno sera
20-29 1 1
30-39 1 1 1
40-49 1 1 2
50-59 1 2 2
60-69 2 2 2
70-79 2 2 3
80-89 2 3 3
90-99 3 3 3
100-109 3 3 4
oltre 110 3 4 4

Modo di somministrazione

Le capsule rigide devono essere ingerite con un po’ di liquido, senza masticare. Le capsule rigide devono essere assunte regolarmente.

 

04.3 Controindicazioni

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Livurox non deve essere utilizzato nei pazienti affetti da:

ipersensibilità agli acidi biliari o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

infiammazione acuta della colecisti e delle vie biliari,

occlusione delle vie biliari (occlusione del dotto biliare comune o di un dotto cistico),

frequenti episodi di coliche biliari,

calcoli biliari calcificati radio opachi,

alterata contrattilità della colecisti,

Popolazione pediatrica

portoenterostomia senza successo o con mancato ripristino di un buon flusso biliare in bambini con atresia biliare.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Livurox deve essere assunto sotto controllo medico.

Durante i primi tre mesi di trattamento, il medico deve monitorare i parametri di funzionalità epatica AST (SGOT), ALT (SGPT) e γ-GT ogni 4 settimane, e successivamente ogni 3 mesi. Oltre a permettere l’identificazione di pazienti “responders” e “non- responders”in trattamento per colangite biliare primitiva, tale monitoraggio dovrebbe inoltre favorire una diagnosi precoce di un potenziale deterioramento epatico, particolarmente in pazienti con colangite biliare primitiva in stadio avanzato.

Quando utilizzato per la dissoluzione dei calcoli di colesterolo

Al fine di valutare i progressi terapeutici e di rilevare tempestivamente eventuali calcificazioni dei calcoli, a seconda delle dimensioni del calcolo, la colecisti dovrà essere valutata visivamente (colecistografia orale) mediante panoramica e proiezioni delle vie occluse in posizione ortostatica e supina (controllo ecografico) 6-10 mesi dopo l’inizio del trattamento.

Se non è possibile una visualizzazione della colecisti con immagini radiografiche, o in caso di calcoli biliari calcificati, contrattilità alterata della colecisti o episodi frequenti di coliche biliari, Livurox non deve essere utilizzato.

Le pazienti che assumono Livurox per la dissoluzione di calcoli biliari devono utilizzare un metodo contraccettivo non ormonale efficace, poiché i contraccettivi ormonali possono aumentare la litiasi biliare (vedere paragrafi 4.5 e 4.6).

Quando utilizzato per il trattamento della colangite biliare primitiva in stadio avanzato

In casi molto rari è stato osservato scompenso della cirrosi epatica, parzialmente regredito dopo l’interruzione del trattamento.

Nei pazienti con PBC, in rari casi i sintomi clinici possono peggiorare all’inizio del trattamento, ad esempio il prurito può aumentare. In questo caso la dose di Livurox deve essere ridotta a una capsula al giorno di Livurox 250 mg e poi di nuovo gradualmente aumentata come descritto nel paragrafo 4.2.

In caso di diarrea, la dose deve essere ridotta e, in caso di diarrea persistente, la terapia deve essere interrotta.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Livurox non deve essere somministrato in concomitanza con colestiramina, colestipolo o medicinali antiacidi contenenti idrossido di alluminio e/o smectite (ossido di alluminio), poiché questi preparati legano l’acido ursodesossicolico nell’intestino e ne ostacolano l’assorbimento compromettendone l’efficacia. Qualora sia necessario utilizzare un preparato contenente uno di questi principi attivi, l’assunzione deve avvenire almeno 2 ore prima o dopo la somministrazione di Livurox.

L’acido ursodesossicolico può influire sull’assorbimento della ciclosporina a livello intestinale. Pertanto, nei pazienti trattati con ciclosporina, il medico deve controllare le concentrazioni ematiche di questa sostanza e, se necessario, deve effettuare un aggiustamento della dose di ciclosporina.

In casi isolati, l’acido ursodesossicolico può ridurre l’assorbimento di ciprofloxacina.

In uno studio clinico su volontari sani, l’uso concomitante di UDCA (500 mg/die) e rosuvastatina (20 mg/die) ha determinato un lieve aumento dei livelli plasmatici di rosuvastatina. La rilevanza clinica di questa interazione anche riguardo ad altre statine non è nota.

È stato osservato che l’acido ursodesossicolico riduce le concentrazioni plasmatiche di picco (Cmax) e l’area sotto la curva (AUC) del calcio-antagonista nitrendipina in volontari sani. Si raccomanda un attento monitoraggio dell’esito dell’uso concomitante di nitrendipina e acido ursodesossicolico. Può essere necessario aumentare la dose di nitrendipina. È stata anche riportata un’interazione con riduzione dell’effetto terapeutico del dapsone.

Queste osservazioni, insieme ai risultati in vitro, potrebbero indicare una potenziale induzione degli enzimi del citocromo P450 3A da parte dell’acido ursodesossicolico. Tale induzione, tuttavia, non è stata osservata in uno studio di interazione ben disegnato con budesonide, che è un noto substrato del citocromo P450 3A.

Gli ormoni estrogenici e gli agenti che riducono il colesterolo nel sangue, come il clofibrato, aumentano la secrezione epatica di colesterolo e possono quindi favorire la litiasi biliare, che è un effetto contrario a quello dell’acido ursodesossicolico utilizzato per la dissoluzione dei calcoli biliari.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Non sono disponibili dati relativi all’uso di acido ursodesossicolico in donne in gravidanza oppure esistono in numero limitato. Alcuni studi condotti su animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva durante la prima fase della gestazione (vedere paragrafo 5.3). Livurox non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario.

Le donne in età fertile devono essere trattate solo se fanno uso di metodi contraccettivi affidabili: si raccomanda l’uso di misure contraccettive non ormonali o orali a basso contenuto di estrogeni.

Tuttavia, nelle pazienti che assumono Livurox per la dissoluzione di calcoli biliari, è necessario utilizzare misure contraccettive non ormonali efficaci, poiché i contraccettivi ormonali orali possono aumentare la litiasi biliare.

Prima di iniziare il trattamento si deve escludere la possibilità di una gravidanza.

Allattamento

Secondo alcuni casi documentati di donne in allattamento, i livelli di acido ursodesossicolico nel latte materno sono molto bassi e probabilmente non sono da attendersi reazioni avverse nei neonati allattati al seno.

Fertilità

Studi sugli animali non hanno evidenziato un’influenza dell’acido ursodesossicolico sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3). Non sono disponibili dati sugli effetti sulla fertilità nei soggetti umani dopo il trattamento con acido ursodesossicolico.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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L’acido ursodesossicolico non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

 

04.8 Effetti indesiderati

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La valutazione degli effetti indesiderati si basa sui seguenti dati di frequenza: Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100, <1/10)

Non comune (≥1/1.000, <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1.000) Molto raro (<1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Patologie gastrointestinali

Comuni: in alcuni studi clinici sono state osservate feci pastose o diarrea

Molto rare: dolore severo nella parte superiore destra dell’addome (in pazienti con colangite biliare primitiva).

Patologie epatobiliari

Molto rare: calcificazione dei calcoli biliari, scompenso della cirrosi epatica (in pazienti con colangite biliare primitiva in stadio avanzato), parzialmente regredita dopo l’interruzione del trattamento.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Molto rare: orticaria.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

 

04.9 Sovradosaggio

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In caso di sovradosaggio può manifestarsi diarrea. In generale, altri sintomi di sovradosaggio sono improbabili perché l’assorbimento dell’acido ursodesossicolico diminuisce con l’aumentare della dose e quindi ne viene escreta una maggiore quantità con le feci.

Non sono necessarie contromisure specifiche e le conseguenze della diarrea devono essere trattate sintomaticamente con reintegrazione di fluidi e dell’equilibrio elettrolitico.

Ulteriori informazioni su popolazioni speciali

A lungo termine, una terapia ad alte dosi (28-30 mg/kg/die) con acido ursodesossicolico in pazienti affetti da colangite sclerosante primitiva (uso “off-label”) comporta maggiori probabilità che si manifestino eventi avversi gravi.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: terapia biliare ed epatica, preparati a base di acidi biliari, codice ATC: A05AA02 L’acido ursodesossicolico è presente in piccole quantità nella bile umana.

A seguito di somministrazione orale, induce una diminuzione della saturazione del colesterolo nella colecisti attraverso il blocco del riassorbimento del colesterolo a livello intestinale e la riduzione del rilascio di colesterolo nella bile. Presumibilmente si verifica una graduale decomposizione dei calcoli di colesterolo per effetto della dispersione del colesterolo e della formazione di cristalli liquidi.

Secondo le attuali conoscenze, l’effetto dell’acido ursodesossicolico nelle patologie epatiche e colestatiche è dovuto a un relativo scambio tra acidi biliari con azione detergente, lipofili e tossici, e l’acido ursodesossicolico – che è idrofilo, citoprotettivo e non tossico -, nonché a un miglioramento della capacità secretoria degli epatociti e a processi di immunoregolazione.

Popolazione pediatrica Fibrosi cistica

Sono disponibili relazioni cliniche che documentano esperienze a lungo termine (fino a 10 anni e oltre) relative al trattamento con acido ursodesossicolico in pazienti pediatrici con patologie epatobiliari associate a fibrosi cistica (cystic fibrosis associated hepatobiliary disorders, CFAHD). Esistono prove che dimostrano che il trattamento con acido ursodesossicolico può diminuire la proliferazione dei dotti biliari, arrestare la progressione del danno istologico e persino invertire i cambiamenti epatobiliari, se somministrato ad uno stadio iniziale della CFAHD. Al fine di ottimizzarne l’efficacia, il trattamento con acido ursodesossicolico deve iniziare non appena viene diagnosticata la CFAHD.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

In seguito a somministrazione orale, l’acido ursodesossicolico viene riassorbito rapidamente nel digiuno e nell’ileo superiore mediante trasporto passivo e nell’ileo terminale mediante trasporto attivo. Il tasso di riassorbimento è generalmente del 60-80%.

Biotrasformazione ed eliminazione

Dopo il riassorbimento gli acidi biliari si coniugano quasi completamente con gli amminoacidi glicina e taurina nel fegato, dopodiché avviene l’escrezione biliare. La clearance di primo passaggio a livello epatico può raggiungere il 60%.

Nell’intestino si verifica una parziale degradazione batterica in acido 7-cheto-litocolico e acido litocolico. L’acido litocolico è tossico per il fegato e induce danni al parenchima epatico in varie specie animali. Nell’uomo è riassorbito solo in misura molto limitata. Questa frazione viene solfatata dal fegato e quindi detossicata. Si verifica quindi una nuova escrezione biliare, seguita dall’escrezione fecale.

L’emivita biologica dell’acido ursodesossicolico è di circa 3,5-5,8 giorni.

L’acido ursodesossicolico, che è più idrofilo, si accumula nella bile in funzione della dose giornaliera e della malattia di base o della condizione del fegato. Contemporaneamente si verifica una riduzione relativa degli altri acidi biliari più lipofili.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Tossicità acuta

Gli studi riguardanti la tossicità acuta condotti sugli animali non hanno evidenziato alcun danno tossico.

Tossicità cronica

Gli studi riguardanti la tossicità subcronica condotti nelle scimmie hanno mostrato effetti epatotossici nei gruppi a cui sono state somministrate alte dosi, inclusi cambiamenti funzionali (ad es. cambiamenti negli enzimi epatici) e cambiamenti morfologici come proliferazione dei dotti biliari, focolai infiammatori portali e necrosi epatocellulare. È molto probabile che questi effetti tossici siano attribuibili all’acido litocolico, un metabolita dell’acido ursodesossicolico, che nelle scimmie – diversamente da ciò che avviene negli umani – non viene detossificato.

L’esperienza clinica conferma che gli effetti epatotossici descritti sono di non apparente rilevanza negli umani.

Potenziale cancerogeno e mutageno

Studi a lungo termine in topi e ratti non hanno mostrato evidenze di potenziale cancerogeno dell’acido ursodesossicolico.

I test di tossicità genetica in vitro e in vivo con acido ursodesossicolico hanno dato risultati negativi.

Tossicità riproduttiva

Negli studi sui ratti si sono verificate malformazioni della coda dopo una dose di 2.000 mg di acido ursodesossicolico per kg di peso corporeo. Nei conigli non sono stati riscontrati effetti teratogeni, sebbene si siano verificati effetti embriotossici (a partire da una dose di 100 mg per kg di peso corporeo). L’acido ursodesossicolico non ha avuto alcun effetto sulla fertilità nei ratti e non ha influito sullo sviluppo peri- e post-natale della prole.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Contenuto della capsula: Amido di mais Amido di mais, pregelatinizzato Silice, colloidale anidra Magnesio stearato Rivestimento della capsula: Gelatina Titanio diossido (E171)

 

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

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5 anni.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister in PVC/PVDC/alluminio, astuccio. Dimensioni della confezione: 20, 40, 50, 60, 80 o 100 capsule. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna istruzione particolare.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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PRO.MED.CS Praha a.s. Telčská 377/1, Michle 140 00 Praga 4 Repubblica Ceca Kappler Pharma Consult GmbH, Fonyoder Straße 18, 89340 Leipheim, Germania

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC n. 048942015 – "250 MG CAPSULE RIGIDE" 20 CAPSULE IN BLISTER PVC/PVDC/AL AIC n. 048942027 – "250 MG CAPSULE RIGIDE" 40 CAPSULE IN BLISTER PVC/PVDC/AL AIC n. 048942039 – "250 MG CAPSULE RIGIDE" 50 CAPSULE IN BLISTER PVC/PVDC/AL AIC n. 048942041 – "250 MG CAPSULE RIGIDE" 60 CAPSULE IN BLISTER PVC/PVDC/AL AIC n. 048942054 – "250 MG CAPSULE RIGIDE" 80 CAPSULE IN BLISTER PVC/PVDC/AL AIC n. 048942066 – "250 MG CAPSULE RIGIDE" 100 CAPSULE IN BLISTER PVC/PVDC/AL

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione: [Completare con i dati nazionali]

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 04/06/2022