Omnimoxa – Moxifloxacina: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Omnimoxa

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Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Omnimoxa: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Omnimoxa 5 mg/mL collirio, soluzione.

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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1 mL di soluzione contiene 5,45 mg di moxifloxacina cloridrato (equivalente a 5 mg di moxifloxacina).

Ogni goccia di collirio contiene 210 microgrammi di moxifloxacina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Collirio (soluzione).

Soluzione trasparente, di colore giallo pallido (pH 6,3 – 7,3, osmolarità 270-320 mOsm/kg).

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento topico della congiuntivite batterica purulenta, causata da ceppi sensibili alla moxifloxacina (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

Tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Uso in pazienti adulti, inclusi gli anziani (≥ 65 anni)

La dose è di una goccia 3 volte al giorno nell’occhio/i affetto/i.

L’infezione normalmente migliora entro 5 giorni e il trattamento dovrà poi essere continuato per altri 2–3 giorni. Se entro 5 giorni dall’inizio della terapia non si osserva alcun miglioramento, la diagnosi e/o il trattamento dovranno essere riesaminati. La durata del trattamento dipende dalla gravità del disturbo e dal decorso clinico e batteriologico dell’infezione.

Popolazione pediatrica

Non è necessaria alcuna modifica della dose.

Uso in pazienti con insufficienza epatica o renale

Non è necessaria alcuna modifica della dose. Modo di somministrazione Solo per uso oftalmico. Non usare per iniezioni. Omnimoxa 5 mg/mL collirio, soluzione non deve essere iniettato nella zona sottocongiuntivale e nemmeno introdotto direttamente nella camera anteriore dell’occhio.

Per impedire la contaminazione della punta del contagocce e della soluzione, si deve porre attenzione a non toccare le palpebre, le aree circostanti o altre superfici con la punta del contagocce del flacone.

Al fine di impedire che le gocce vengano assorbite attraverso la mucosa nasale, in particolare nei neonati o nei bambini, i dotti nasolacrimali devono essere tenuti chiusi con le dita per 2 – 3 minuti dopo la somministrazione delle gocce.

Se viene usato più di un medicinale topico oftalmico, i medicinali devono essere somministrati a distanza di almeno 5 minuti. Gli unguenti oculari devono essere somministrati per ultimi.

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo, ad altri chinoloni o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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In pazienti a cui sono stati somministrati chinoloni per via sistemica sono state registrate reazioni di ipersensibilità (anafilattiche) gravi ed occasionalmente fatali, alcune successive alla prima dose.

Alcune reazioni sono state accompagnate da collasso circolatorio, perdita di coscienza, angioedema (compresi edema della laringe, della faringe o della faccia), ostruzione delle vie respiratorie superiori, dispnea, orticaria e prurito (vedere paragrafo 4.8).

In caso di reazione allergica a Omnimoxa, sospendere l’uso del medicinale. Reazioni di ipersensibilità acute gravi alla moxifloxacina o a qualsiasi altro componente del prodotto possono richiedere un trattamento di emergenza immediato. La somministrazione di ossigeno e il trattamento delle vie respiratorie devono essere adottati laddove clinicamente indicati.

Come con altri antinfettivi, l’uso prolungato può comportare una crescita eccessiva di organismi non sensibili, compresi funghi. In caso di superinfezione, sospendere l’uso e instaurare una terapia alternativa.

In seguito a terapia sistemica con fluorochinoloni, inclusa la moxifloxacina, si possono verificare infiammazione o rottura del tendine, in particolare nei pazienti anziani ed in quelli trattati contemporaneamente con corticosteroidi. In seguito alla somministrazione oftalmica di Omnimoxa, le concentrazioni plasmatiche di moxifloxacina sono molto inferiori rispetto a quelle che si ottengono dopo somministrazione orale di moxifloxacina a dosi terapeutiche (vedere paragrafi 4.5 e 5.2), tuttavia bisogna avere cautela ed il trattamento con Omnimoxa deve essere interrotto al primo segno di infiammazione del tendine (vedere paragrafo 4.8).

Omnimoxa non deve essere usato per la profilassi o il trattamento empirico della congiuntivite gonococcica, compresa l’ophthalmia neonatorum gonococcica, a causa della prevalenza di Neisseria gonorrhoeae resistente ai fluorochinoloni. Pazienti con infezioni oculari causate da Neisseria gonorrhoeae devono ricevere un trattamento sistemico appropriato.

Ai pazienti si deve comunicare di non indossare lenti a contatto in caso di segni e sintomi di infezione oculare batterica.

Popolazione pediatrica

I dati sono molto limitati per stabilire efficacia e sicurezza di Omnimoxa nel trattamento della congiuntivite nei neonati. Pertanto l’uso di questo medicinale non è raccomandato per trattare la congiuntivite nei neonati.

Neonati con ophthalmia neonatorum devono ricevere un trattamento appropriato per la loro condizione, ad es. trattamento sistemico in casi dovuti a Chlamydia trachomatis o Neisseria gonorrhoeae.

Il medicinale non è raccomandato per il trattamento della Chlamydia trachomatis in pazienti di età inferiore ai 2 anni in quanto non è stato valutato in questi pazienti. Pazienti di età superiore ai 2 anni con infezioni oculari causate da Chlamydia trachomatis devono ricevere un trattamento sistemico appropriato.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non sono stati effettuati studi di interazione specifici con Omnimoxa. Data la bassa concentrazione sistemica di moxifloxacina a seguito della somministrazione oculare topica del medicinale (vedere paragrafo 5.2), è improbabile che si verifichino interazioni con il farmaco.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

I dati relativi all’uso di Omnimoxa in donne in gravidanza sono in numero limitato. Tuttavia, non sono previsti effetti sulla gravidanza in quanto l’esposizione sistemica alla moxifloxacina è trascurabile. Il medicinale può essere usato durante la gravidanza.

Allattamento

Non è noto se la moxifloxacina o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno. Studi condotti sugli animali hanno evidenziato escrezione di bassi livelli nel latte materno in seguito a somministrazione orale di moxifloxacina. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di Omnimoxa non sono previsti effetti sui lattanti. Il medicinale può essere usato durante l’allattamento.

Fertilità

Non sono stati effettuati studi per valutare l’effetto della somministrazione oftalmica di Omnimoxa sulla fertilità.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Omnimoxa non influenza, o influenza in modo trascurabile, la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari, tuttavia, come con qualsiasi collirio, l’annebbiamento transitorio della vista, nonché altri disturbi della visione, possono pregiudicare la capacità di guidare o utilizzare macchinari. Se si manifesta un offuscamento della visione dopo l’instillazione, il paziente dovrà attendere che la visione torni chiara prima di guidare o usare macchinari.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Riassunto del profilo di sicurezza

In studi clinici che hanno coinvolto 2252 pazienti, la moxifloxacina 5 mg/mL collirio, soluzione è stata somministrata fino a 8 volte al giorno, con oltre 1900 di questi pazienti trattati 3 volte al giorno.

L’intera popolazione sottoposta a valutazione di sicurezza a cui è stato somministrato il medicinale era costituita da 1389 pazienti provenienti dagli Stati Uniti e dal Canada, 586 pazienti dal Giappone e 277 pazienti dall’India. In nessuno degli studi clinici sono stati riportati effetti indesiderati gravi di tipo oftalmico o sistemico correlati al medicinale. Gli effetti indesiderati correlati al trattamento riportati con maggior frequenza con il medicinale sono stati irritazione e dolore oculare, verificatisi con un’incidenza complessiva compresa tra l’1 e il 2%. Queste reazioni sono risultate lievi nel 96% dei pazienti che le hanno sperimentate, con la conseguenza che solo 1 paziente ha interrotto la terapia.

Tabella delle reazioni avverse

Le seguenti reazioni avverse sono classificate secondo la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000) o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazioni avverse
Patologie del sistema emolinfopoietico Raro Emoglobina diminuita.
Disturbi del sistema immunitario non nota Ipersensibilità.
Patologie del sistema nervoso Non comune Raro
Non nota
Cefalea Parestesia
Capogiro.
Patologie dell’occhio Comune Dolore oculare, irritazione oculare.
Non comune Cheratite puntata, occhio secco, emorragia congiuntivale, iperemia oculare, prurito oculare, edema delle palpebre, fastidio oculare.
Raro Difetto epiteliale della cornea, congiuntivite, blefarite, tumefazione degli occhi, edema congiuntivale, visione offuscata, acuità visiva ridotta, astenopia, eritema della palpebra.
Non nota Endoftalmite, cheratite ulcerativa, erosione della cornea, abrasione corneale, pressione intraoculare aumentata, opacità corneale, infiltrati della cornea, depositi corneali, allergia oculare, cheratite, edema corneale, fotofobia, edema delle palpebre, lacrimazione aumentata, secrezione oculare, sensazione di corpo estraneo negli occhi.
Patologie cardiache Non nota Palpitazioni.
Patologie respiratorie, toraciche e Raro Fastidio nasale, dolore della
mediastiniche laringe, sensazione di corpo
estraneo (gola).
Non nota Dispnea.
Patologie gastrointestinali Non comune Raro
Non nota
Disgeusia. Vomito.
Nausea.
Patologie epatobiliari Raro Alanina aminotransferasi aumentata, gamma– glutamiltransferasi aumentata.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non nota Eritema, eruzione cutanea, prurito, orticaria.

Descrizione delle reazioni avverse selezionate

In pazienti in trattamento con una terapia di chinoloni per via sistemica sono state riportate reazioni di ipersensibilità (anafilattiche) gravi ed occasionalmente fatali, in alcuni casi a seguito della somministrazione della prima dose. Alcune reazioni erano accompagnate da collasso circolatorio, perdita di coscienza, angioedema (incluso edema della laringe, della faringe o della faccia), ostruzione delle vie respiratorie superiori, dispnea, orticaria e sensazione di prurito (vedere paragrafo 4.4).

In pazienti in trattamento sistemico con fluorochinoloni sono state riportate rotture della spalla, della mano, del tendine d’Achille o di altri tendini che hanno richiesto un intervento chirurgico per l’aggiustamento o hanno portato disabilità prolungata. Gli studi e l’esperienza post–marketing con i chinoloni sistemici indicano che il rischio di tali rotture può aumentare nei pazienti in trattamento con corticosteroidi, specialmente nei pazienti anziani e nei casi in cui i tendini, incluso il tendine d’Achille, siano sottoposti a stress elevato (vedere paragrafo 4.4).

Popolazione pediatrica

Negli studi clinici, la moxifloxacina 5 mg/mL collirio, soluzione si è dimostrata sicura per l’uso nei pazienti pediatrici, inclusi i neonati. Nei pazienti di età inferiore ai 18 anni, le due reazioni avverse più frequenti sono state l’irritazione oculare ed il dolore oculare, entrambe verificatesi con una percentuale di incidenza dello 0,9%.

Sulla base dei dati forniti dagli studi clinici che hanno interessato pazienti pediatrici, inclusi i neonati (vedere paragrafo 5.1), il tipo e la gravità delle reazioni avverse nella popolazione pediatrica sono simili a quelle negli adulti.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni- avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

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La capacità limitata del sacco congiuntivale di trattenere i prodotti oftalmici esclude praticamente qualsiasi sovradosaggio del medicinale.

La quantità totale di moxifloxacina in un singolo contenitore è troppo piccola per indurre effetti avversi in seguito a ingestione accidentale.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: oftalmologici; antinfettivi, fluorochinoloni, codice ATC: S01AE07 Meccanismo d’azione

La moxifloxacina, un fluorochinolone di quarta generazione, inibisce la DNA girasi e la topoisomerasi IV necessarie per la replicazione, la riparazione e la ricombinazione del DNA batterico.

Resistenza

La resistenza ai fluorochinoloni, compresa la moxifloxacina, si verifica generalmente attraverso mutazioni cromosomiali nei geni che codificano la DNA girasi e la topoisomerasi IV. Nei batteri Gram–negativi, la resistenza alla moxifloxacina può essere dovuta a mutazioni in mar (multiple antibiotic resistance) e in qnr (quinolone resistance) nei sistemi genetici. La resistenza è anche associata all’espressione da parte dei batteri di proteine di efflusso e di enzimi inattivanti. Non è prevista resistenza crociata ai beta–lattamici, ai macrolidi e agli aminoglicosidi a causa del diverso meccanismo d’azione.

Breakpoints dei test di suscettibilità

I breakpoint (mg/l) di concentrazione minima inibitoria (MIC) stabiliti dal Comitato Europeo sui Test della Sensibilità Antimicrobica (EUCAST) sono i seguenti: Corynebacterium spp. S ≤ 0.5, R > 0.5 Staphylococcus aureus S ≤ 0.25, R > 0.25 Staphylococcus, coagulase-negative S ≤ 0.25, R > 0.25 Streptococcus gruppi A, B, C e G S ≤ 0.5, R > 0.5 Streptococcus pneumoniae S ≤ 0.5, R > 0.5 Haemophilus influenza S ≤ 0.125, R > 0.125 Moraxella catarrhalis S ≤ 0.25, R > 0.25 Enterobacterales S ≤ 0.25, R > 0.25 Non legato alla specie S ≤ 0.25, R > 0.25 I breakpoint in vitro sono stati utili nel predire l’efficacia clinica della moxifloxacina quando somministrata per via sistemica. Questi breakpoint potrebbero non essere applicabili all’uso topico oculare del medicinale poiché si ottengono concentrazioni più elevate nell’occhio e le circostanze fisico/chimiche locali possono influenzare l’attività del prodotto nel sito di somministrazione.

Suscettibilità:

La prevalenza della resistenza acquisita per determinate specie può variare a seconda della regione geografica e con il passare del tempo ed è auspicabile ottenere dati locali sulla resistenza soprattutto per il trattamento delle infezioni gravi. Se necessario, rivolgersi agli esperti del settore se la prevalenza locale della resistenza è tale da rendere dubbia l’utilità della moxifloxacina perlomeno in alcuni tipi di infezione.

Microrganismi Gram–positivi aerobi: Corynebacterium specie compresi Corynebacterium diphtheriae Staphylococcus aureus (sensibile alla meticillina)

Streptococcus pneumoniae Streptococcus pyogenes Gruppo Streptococcus viridans

Microrganismi Gram–negativi aerobi: Enterobacter cloacae Haemophilus influenzae Klebsiella oxytoca

Moraxella catarrhalis Serratia marcescens

Microrganismi anaerobici:

SPECIE COMUNEMENTE SENSIBILI

Proprionibacterium acnes

Altri microrganismi:

Chlamydia trachomatis

Microrganismi Gram–positivi aerobi:

Staphylococcus aureus (resistente alla meticillina)

Staphylococcus, specie coagulase–negativa (resistente alla meticillina)

Microrganismi Gram–negativi aerobi:

Neisseria gonorrhoeae

Altri microrganismi:

Nessuno

SPECIE PER LE QUALI LA RESISTENZA ACQUISITA PUÒ RAPPRESENTARE UN PROBLEMA

Microrganismi Gram–negativi aerobi:

Pseudomonas aeruginosa

Altri microrganismi:

Nessuno

ORGANISMI INTRINSECAMENTE RESISTENTI

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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In seguito alla somministrazione topica oculare di moxifloxacina 5 mg/mL collirio, la moxifloxacina è stata assorbita nella circolazione sistemica. Le concentrazioni plasmatiche di moxifloxacina sono state misurate in 21 soggetti di sesso maschile e femminile ai quali sono state somministrate dosi topiche oculari bilaterali del medicinale 3 volte al giorno per 4 giorni. I valori medi di Cmax e AUC allo stato stazionario erano di 2,7 ng/mL e 41,9 ng·hr/mL, rispettivamente. Questi valori di esposizione sono circa 1600 e 1200 volte più bassi rispetto ai valori medi Cmax e AUC riportati in seguito all’assunzione per via orale di dosi terapeutiche di 400 mg di moxifloxacina. L’emivita plasmatica della moxifloxacina è stata stimata pari a 13 ore.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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In studi non clinici sono stati osservati effetti solo ad esposizioni considerate sufficientemente in eccesso rispetto all’esposizione massima nell’uomo, a seguito di somministrazione oculare, dato che indica una minima rilevanza ai fini clinici.

Come con altri chinoloni, la moxifloxacina si è dimostrata anche genotossica in vitro in batteri e cellule di mammifero. Dato che questi effetti possono essere ricondotti alle interazioni con la girasi batterica e in concentrazioni considerevolmente più alte a interazioni con la topoisomerasi II in cellule di mammifero, si può assumere un livello di soglia per la genotossicità. In test in vivo, non è stata trovata alcuna evidenza di genotossicità, nonostante le alte dosi di moxifloxacina. Le dosi terapeutiche per uso umano forniscono pertanto un adeguato margine di sicurezza. Non è stato osservato alcun effetto cancerogeno in un modello iniziazione/promozione sui ratti.

Al contrario di altri chinoloni, la moxifloxacina si è dimostrata priva di proprietà fototossiche e fotogenotossiche nel corso di estesi studi in vitro ed in vivo.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Sodio cloruro Acido borico Sodio idrossido e, se applicabile, acido cloridrico (per la regolazione del pH) Acqua per preparazioni iniettabili

 

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

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3 anni Non utilizzare per più di 4 settimane dopo la prima apertura.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Omnimoxa 5 mg/mL collirio, soluzione è fornito in un flacone trasparente in polietilene a bassa densità con un contagocce trasparente in polietilene a bassa densità e un tappo bianco a vite in polietilene ad alta densità. Ogni flacone contiene 3 mL o 5 mL di collirio, soluzione.

Confezioni: scatola contenente 1 o 3 flaconi È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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lt;e la manipolazione> Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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OmniVision Italia S.r.l. Via Montefeltro, 6 20156 Milano

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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049751011 – "5mg/mL collirio, soluzione" 1 flacone da 3 mL in LDPE con contagocce 049751023 – "5mg/mL collirio, soluzione" 3 flaconi da 3 mL in LDPE con contagocce 049751035 – "5mg/mL collirio, soluzione" 1 flacone da 5 mL in LDPE con contagocce 049751047 – "5mg/mL collirio, soluzione" 3 flaconi da 5 mL in LDPE con contagocce

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione:

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 10/08/2023