Gabbroral: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Gabbroral (Paromomicina Solfato): sicurezza e modo d’azione

Gabbroral (Paromomicina Solfato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Enteriti acute e croniche sostenute da germi sensibili. Dissenterie bacillari. Enterocoliti diarroiche da germi sensibili. Sterilizzazione del contenuto intestinale nella preparazione ad interventi sull’intestino. Amebiasi intestinale (acuta e cronica). Lambliasi (giardiasi). Coadiuvante nel trattamento del coma epatico (per sterilizzazione della flora intestinale produttrice di ammoniaca).

Gabbroral: come funziona?

Ma come funziona Gabbroral? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Gabbroral

Gabbroral è un antibiotico aminoglicosidico prodotto da un ceppo diStreptomyces krestomyceticus.

La sua azione antibatterica di tipo battericida si esplicherebbe per effetto diretto sui ribosomi e più precisamente mediante legame irreversibile con le subunità 30 S della cellula batterica, modificazioni del messaggio genetico e conseguente produzione di proteine anomale incompatibili con la vita del germe.

Lo spettro d’azione comprende diverse specie batteriche. In particolare tra i Gram-positivi dimostra buona attività su Staphylococcus aureus e Diplococcus pneumoniae, modesta invece quella su Str. faecalis. Tra i Gram-negativi risulta attivo verso Escherichia coli, Enterobacter aerogenes, Klebsiella pneumoniae, Proteus sp, Salmonella typhi, Sa. enteritidis, Shigella sp, vibrio cholerae.

Gabbroral è attivo inoltre su alcuni protozoi quali Entamoeba histolytica, Giardia (Lamblia), intestinalis, Balantidium coli, Trichomonas intestinalis.


Gabbroral: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Gabbroral, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Gabbroral

Gabbroral non viene praticamente assorbito dal tratto gastrointestinale se la mucosa intestinale è integra; infatti i livelli ematici sono irrilevanti e quasi il 100% della dose somministrata viene ritrovata nelle feci.


Gabbroral: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Gabbroral agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Gabbroral è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Gabbroral: dati sulla sicurezza

La tossicità acuta della paromomicina è stata studiata in varie specie animali, per diverse vie di somministrazione e a varie posologie.

In particolare, per quanto riguarda la via orale la DL50 risulta di 15-22 g/kg. Per somministrazione ripetute, le più alte dosi intramuscolari tollerate sono comprese tra 50 e 400 mg/kg die a seconda degli animali. La funzione vestibolare non è stata compromessa da un trattamento cronico per 60 giorni alla dose di 200 mg/kg/die somministrata per via s.c. a cavia.

Gabbroral è risultato inoltre non embriotossico né teratogeno.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Gabbroral: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Gabbroral

Gabbroral: interazioni

Il prodotto non deve essere somministrato contemporaneamente a farmaci oto o nefrotossici (kanamicina, gentamicina, colistina, acido etacrinico, furosemide, ecc.).


Gabbroral: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Gabbroral: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono noti dati al riguardo.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco