Adonide primaverile: proprietà curative. A cosa serve? Come si usa?

Adonide primaverile

Tratto da “Piante Medicinali – Chimica, Farmacologia e Terapa” di R. Benigni, C. Capra e P.F.Cattorini

(Adonis vernalis L. – Fam. Ranuncolacee/Anemonee) (da non confondere con l’Anemone vernalis L.) (Sin. – Adonis Helleborus Crantz.)

Adonide primaverile- Ultimo aggiornamento pagina: 27/02/2018

Indice dei contenuti

  1. Generalità
  2. Componenti principali
  3. Proprietà farmacologiche
  4. Estratti e preparati vari
  5. Preparazioni usuali e Formule
  6. Bibliografia

Generalità

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adonide

Etimologia:

  • Adonis – nome mitologico che allude al cacciatore Adone, ucciso da un cignale. Il suo sangue fu cambiato in fiori da Venere Afrodite che l’amava. L’allusione si riferisce alle specie a fiori rossi.
  • Vernalis – di primavera (vernum).
  • Helleborus – perchè la radice ha azione simile a quella dell’Elleboro (Helleborus niger L.).

Nome volgare – Fior d’Adone, Grande occhio di bue, Occhio del diavolo. Pheasant’s Eye – Sping adonis (ingl.) – Ruscuta (rumeno).

Habitat Originario delle montagne dell’Europa centrale e nord/orientale (brughiere, pascoli, frane, declivi rocciosi) – Francia (Alsazia, Cevenne, Causses, Alpi marittime, Vosgi), Germania (Harz), Isole Alands, Svezia (Gotland) Boemia, Slovacchia, Transilvania (Cluj-Kolosvar), Russia subcarpatica (Rutenia), Austria, Serbia, Svizzèra (Giura, Vallese), Polonia. Coltivato in Germania (Turingia).

Non è pianta della nostra flora, come erroneamente segnalato in alcuni testi, probabilmente confuso con l’Adonis aestivalis var. citrinus (DC.) Hoff. (fiore giallo pallido), l’Adonis aestiva/is var. pattidus Koch. (fiore giallo/paglia, stramineo) o con l’Adonis apennina Jacq. (sin. – A. distorta Ten.) (Abruzzo).

Pianta erbacea perenne.

Parti usate La pianta intera, senza la radice (Adonidis herba F. U.), raccolta prima dell’antesi (aprile-maggio, generalmente).

Componenti principali

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In letteratura si trovano segnalati i seguenti composti glicosidici cardiotonici di composizione non definita: adonidina di Cervello, acido adonidinico di Fickelmann, adonidoside e adonivernoside di Mercier. Reichstein e coll. hanno isolato, dalla frazione adonivernoside, cimarina C30H44O9, che per idrolisi produce strofantidina e cimarosio, e, dalla frazione adonidoside, adonitossina C29H42O10 che per idrolisi si scinde in adonitossigenina e l-ramnosio.

 

Altri componenti: saponine, la cui presenza è stata negata da alcuni AA. e inoltre colina, fitosterolo, resina (3,37 %), acidi grassi (palmitico e linolico) e ceneri (10,2 %).

Proprietà farmacologiche ed impiego terapeutico

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Proprietà farmacologiche e impiego terapeutico – Possiede azione fondamentalmente simile a quella della digitale ma di questa più blanda (vedi Digitale) . Non ha azione cumulativa. Non aumenta la pressione sanguigna. Frequente il suo impiego per cure prolungate ed interdigitaliche.. Indicata nelle malattie organiche di cuore con miocarditi transitorie che si osservano durante le malattie infettive, in certe forme di tachicardia e nell’arteriosclerosi. Indicata anche come diuretico nelle pleuriti, nelle asciti di origine epatica, negli edemi periferici da insufficienza cardiaca.

Si usa associarla alla digitale quando si voglia ottenere da questa una azione diuretica più intensa.

Beéhterew ha trovato che l’adonide è un adiuvante dei bromuri, nel trattamento dell’epilessia e Masslow trovò che l’Adonide è capace di antagonizzare l’azione di alcuni convulsivanti ad azione centrale, quali la cocaina e la picrotossina.

Klabusay e coll. trovarono che l’estratto di Adonide preparato di fresco e somministrato sottocute, arresta l’edema da jaluronidasi nei ratti integri, mentre ne favorisce leggermente l’aumento dopo surrenalectomia.

Gli stessi AA. trovarono che l’ artrite da formalina, provocata nei ratti, migliora nettamente con la somministrazione quotidiana, per via sottocutanea o orale, di 3 cc/Kg di. estratto al 2 % di Adonide. Nei ratti surrenalectomizzati trovarono che questo trattamento peggiora sensibilmente la sintomatologia artritica.

Analoga azione sarebbe posseduta anche dalla saponina la quale riuscirebbe a migliorare il corso dell’artrite da formalina, sia nei ratti integri che in quelli surrenalectomizzati.

La somministrazione di tintura di Adonide, alla dose di 20 gocce tre volte al giorno in 250 cc di liquido, a 20 pazienti affetti da artrite e da altre artropatie, non fu seguita però da apprezzabili effetti terapeutici.

Estratti e preparati vari

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Estratti preparati:

a) Estratto fluido per tintura (g 1 = XLIV gct).

Titolo biologico: gl = 16. u. e. p. (*)

Dosi: g I pro dose: g 3 pro die.

b) Estratto fluido per sciroppo (g I = XLII gtt).

Titolo e dosi come sopra.

c) Estratto molle acquoso (una parte = 1 p. circa di droga).

Dosi: g 0.3 pro dose, g I pro die.

d) Estratto secco acquoso (una parte =6 p. circa di droga).

Dosi: g 0,15 pro dose, g 0.5 pro die.

e) Tintura – Titolo biologico: 1 g = 3,2 u. e. p. (*)

Dosi: g 5 pro dose, g 15 pro die. ‘

(*) Unità emetiche piccione (Hanzlik).

Preparazioni usuali e formule galeniche

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BIBLIOGRAFIA

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