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Introduzione
Ozempic e Trulicity sono due farmaci iniettivi della stessa classe, gli agonisti del recettore del GLP‑1, ampiamente utilizzati nel diabete di tipo 2 per migliorare il controllo glicemico e favorire la perdita di peso. Entrambi si somministrano una volta alla settimana, ma differiscono per struttura molecolare, potenza recettoriale, dispositivi di somministrazione e profilo clinico, aspetti che possono tradursi in esperienze d’uso e risultati leggermente diversi per i pazienti.
Questo confronto aiuta a capire cosa li accomuna e cosa li distingue, partendo dal loro meccanismo d’azione e arrivando, nelle sezioni successive, a efficacia, sicurezza ed effetti collaterali. Le informazioni sono di carattere generale e non sostituiscono il parere del medico né le indicazioni del riassunto delle caratteristiche del prodotto; la scelta del trattamento dipende dal quadro clinico individuale, dagli obiettivi terapeutici e dalle preferenze di paziente e clinico.
Meccanismo d’azione
Ozempic (semaglutide) e Trulicity (dulaglutide) appartengono alla famiglia degli agonisti del recettore del GLP‑1, un ormone intestinale rilasciato fisiologicamente dopo i pasti. Attivando il recettore del GLP‑1, questi farmaci potenziano la secrezione di insulina da parte delle cellule beta e riducono la secrezione di glucagone dalle cellule alfa del pancreas in modo glucosio‑dipendente: ciò significa che l’effetto è maggiore quando la glicemia è alta e diminuisce quando è normale, con un rischio intrinseco di ipoglicemia relativamente basso se usati in monoterapia o in associazione con farmaci che non causano ipoglicemia. Inoltre, rallentano lo svuotamento gastrico nelle prime settimane di terapia e aumentano i segnali centrali di sazietà, contribuendo a ridurre l’introito calorico e il peso corporeo.
Pur condividendo il target recettoriale, le due molecole sono progettate in modo diverso per ottenere una durata d’azione settimanale. Semaglutide è una molecola di GLP‑1 analogata e acilata con una catena lipidica che ne favorisce il legame all’albumina plasmatica: questo “ancoraggio” ne rallenta l’eliminazione e prolunga l’emivita a circa una settimana, consentendo una concentrazione plasmatica relativamente stabile con somministrazioni ogni 7 giorni. Dulaglutide, invece, è un analogo del GLP‑1 fuso al frammento Fc di un’immunoglobulina (IgG4): la fusione proteica aumenta la dimensione molecolare e ne riduce la clearance, ottenendo una prolungata permanenza in circolo e un’esposizione terapeutica sostenuta su base settimanale. Sebbene entrambi siano long‑acting, queste differenze strutturali influenzano cinetica tissutale, potenza funzionale e alcune sfumature di risposta clinica.
Sul piano farmacodinamico, semaglutide mostra un’elevata affinità e potenza al recettore del GLP‑1, con effetto robusto su diversi distretti: pancreas endocrino (migliorando la risposta insulinica glucosio‑dipendente e la soppressione del glucagone), apparato gastrointestinale (ritardo dello svuotamento, più marcato nelle fasi iniziali) e sistema nervoso centrale (rinforzo dei segnali di sazietà). Dulaglutide condivide gli stessi meccanismi fondamentali, ma la sua grandezza molecolare e la diversa architettura possono modulare la distribuzione nei tessuti e l’intensità relativa di alcune azioni, con una tendenza clinicamente osservata a una riduzione del peso meno pronunciata rispetto a semaglutide alle dosi correnti. In entrambi i casi, l’effetto sullo svuotamento gastrico tende a sviluppare tolleranza nel tempo, mentre la modulazione dell’appetito e del set‑point energetico si mantiene con la terapia continuativa.

Le modalità d’uso riflettono queste differenze progettuali. Ozempic si avvia comunemente con 0,25 mg una volta a settimana per 4 settimane (dose di inizio non terapeutica pensata per migliorare la tollerabilità gastrointestinale), poi si passa a 0,5 mg; in base alla risposta glicemica e agli obiettivi, si può titolare a 1 mg o fino a 2 mg una volta a settimana. Trulicity si inizia di solito con 0,75 mg una volta a settimana, con titolazione a 1,5 mg e, se necessario, a 3,0 mg e 4,5 mg. Le penne e i dispositivi di ciascun prodotto differiscono: Trulicity è disponibile in dispositivi pre‑riempiti monouso con attivazione automatica dell’ago, mentre Ozempic utilizza penne multi‑dose con selezione del dosaggio; queste caratteristiche possono incidere sulla preferenza e sull’aderenza. Entrambi i farmaci possono essere somministrati in qualsiasi giorno della settimana, con o senza pasti, e in genere consentono una finestra limitata di recupero in caso di dose dimenticata, secondo le istruzioni del foglio illustrativo.
Dal punto di vista clinico, l’azione glucosio‑dipendente sul pancreas rende entrambi i farmaci adatti all’associazione con metformina e con altri agenti non ipoglicemizzanti, mentre richiede cautela quando si combinano con sulfaniluree o insulina, poiché il rischio di ipoglicemia dipende dal partner terapeutico. Oltre al controllo glicemico e alla riduzione del peso, gli agonisti del GLP‑1 esercitano effetti favorevoli su fattori di rischio cardiometabolico (ad esempio pressione arteriosa e profili lipidici), con benefici cardiovascolari documentati a livello di classe. Le differenze nella potenza recettoriale, nell’esposizione plasmatica e nell’impatto su peso e glicata si traducono in profili clinici non identici: in termini generali, semaglutide tende a determinare riduzioni di HbA1c e del peso più ampie, mentre dulaglutide offre un bilanciamento tra efficacia, semplicità d’uso del dispositivo e ampiezza di opzioni di dose. La scelta fra i due considera quindi target glicemici e ponderali, comorbilità, tollerabilità gastrointestinale e preferenze sul dispositivo.
Efficacia e sicurezza
Ozempic (semaglutide) e Trulicity (dulaglutide) sono entrambi agonisti del recettore GLP-1 utilizzati nel trattamento del diabete di tipo 2. Studi clinici hanno dimostrato che entrambi i farmaci migliorano significativamente il controllo glicemico, riducendo i livelli di emoglobina glicata (HbA1c). Tuttavia, alcune ricerche indicano che semaglutide potrebbe offrire una maggiore riduzione dell’HbA1c rispetto a dulaglutide. (dialogodigitale.altervista.org)
Oltre al controllo glicemico, semaglutide ha mostrato benefici aggiuntivi nella perdita di peso. In studi clinici, i pazienti trattati con semaglutide hanno registrato una perdita di peso media superiore rispetto a quelli trattati con dulaglutide. Questo effetto è particolarmente vantaggioso per i pazienti con diabete di tipo 2 che presentano anche obesità o sovrappeso.
Per quanto riguarda la sicurezza cardiovascolare, entrambi i farmaci hanno dimostrato di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari maggiori. Tuttavia, alcuni studi suggeriscono che semaglutide potrebbe offrire una protezione cardiovascolare superiore rispetto a dulaglutide.
In termini di sicurezza renale, recenti ricerche indicano che gli agonisti del recettore GLP-1, inclusi semaglutide e dulaglutide, possono migliorare la salute renale, riducendo il rischio di insufficienza renale e il peggioramento della malattia renale. (fanpage.it)
In sintesi, sia Ozempic che Trulicity sono efficaci nel migliorare il controllo glicemico e offrono benefici aggiuntivi in termini di perdita di peso e protezione cardiovascolare. Tuttavia, semaglutide potrebbe fornire vantaggi superiori in alcune aree, rendendolo una scelta preferibile per determinati pazienti.
Effetti collaterali
Entrambi i farmaci presentano profili di effetti collaterali simili, principalmente di natura gastrointestinale. I sintomi più comuni includono nausea, vomito, diarrea e costipazione. Questi effetti tendono a manifestarsi all’inizio del trattamento e spesso diminuiscono con il tempo. (my-personaltrainer.it)
Alcuni pazienti possono sperimentare reazioni avverse più gravi, come pancreatite o reazioni allergiche. È fondamentale monitorare attentamente i pazienti durante il trattamento e segnalare immediatamente qualsiasi sintomo insolito al medico curante.
Un altro effetto collaterale potenziale è l’ipoglicemia, soprattutto quando questi farmaci sono utilizzati in combinazione con altri agenti ipoglicemizzanti. I pazienti devono essere educati a riconoscere i sintomi dell’ipoglicemia e a gestirli adeguatamente.
In rari casi, l’uso di agonisti del recettore GLP-1 è stato associato a un aumento del rischio di tumori tiroidei. Sebbene l’incidenza sia bassa, è importante discutere questo rischio con il medico prima di iniziare il trattamento.
Infine, alcuni pazienti hanno riportato effetti collaterali come mal di testa, affaticamento e reazioni nel sito di iniezione. La gestione di questi sintomi può richiedere aggiustamenti del dosaggio o altre misure terapeutiche.
In conclusione, sia Ozempic che Trulicity sono farmaci efficaci per il trattamento del diabete di tipo 2, con profili di efficacia e sicurezza simili. Tuttavia, semaglutide potrebbe offrire vantaggi aggiuntivi in termini di perdita di peso e protezione cardiovascolare. La scelta tra i due dovrebbe basarsi sulle caratteristiche individuali del paziente, sulle comorbilità presenti e sulle preferenze personali, sempre sotto la guida di un professionista sanitario.
Per approfondire
Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) – Informazioni ufficiali sui farmaci approvati in Italia.
Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) – Dettagli sui farmaci approvati a livello europeo.
Società Italiana di Diabetologia (SID) – Linee guida e aggiornamenti sulla gestione del diabete.
The New England Journal of Medicine – Articoli peer-reviewed su studi clinici e ricerche mediche.
Mayo Clinic – Informazioni affidabili su condizioni mediche e trattamenti.
