Se hai un abbonamento attivo ACCEDI QUI
Quanti chili si possono perdere con Wegovy? È una domanda frequente sia tra le persone che cercano un aiuto efficace per la gestione del peso, sia tra i professionisti che desiderano orientare le scelte terapeutiche. La risposta non è un numero unico e uguale per tutti: l’entità della perdita ponderale dipende da molti fattori, tra cui il peso di partenza, la dose raggiunta e tollerata, la continuità del trattamento, l’aderenza a un piano nutrizionale ipocalorico e a un programma di attività fisica, la presenza di condizioni mediche associate e, non da ultimo, le differenze individuali nella risposta farmacologica. Per inquadrare realisticamente le aspettative, è utile comprendere cos’è Wegovy, a chi è indicato e perché rappresenta una delle opzioni più studiate e utilizzate nella terapia dell’obesità.
Wegovy è una terapia su prescrizione per la gestione cronica del peso, non una scorciatoia o una “dieta lampo”. Va considerato come parte di un percorso strutturato che include modifiche dello stile di vita e un follow-up medico regolare. Il suo impiego rientra in protocolli che mirano non solo a ridurre il peso, ma anche a migliorare fattori di rischio metabolici e cardiovascolari. Nelle sezioni che seguono chiariremo come si posiziona Wegovy nel panorama delle terapie anti-obesità, come si utilizza e quali elementi possono influenzare i risultati, in modo da offrire un quadro utile sia al pubblico generale sia ai clinici.
Introduzione a Wegovy
Wegovy è il nome commerciale del semaglutide in un dosaggio specifico per la gestione del peso corporeo. Appartiene alla classe degli agonisti del recettore del GLP-1, farmaci che mimano l’azione di un ormone intestinale coinvolto nella regolazione dell’appetito e del metabolismo glucidico. È somministrato mediante iniezione sottocutanea una volta alla settimana, con penne preriempite progettate per un uso domiciliare. Le indicazioni autorizzate riguardano in genere adulti con obesità (indice di massa corporea, BMI, ≥30) o sovrappeso (BMI ≥27) in presenza di almeno una comorbidità correlata al peso, come ipertensione, dislipidemia, apnee ostruttive del sonno o prediabete. In alcune giurisdizioni l’uso è previsto anche in età adolescenziale per forme selezionate di obesità grave, secondo criteri e monitoraggio specialistici. È importante sottolineare che la prescrizione richiede una valutazione medica completa, la definizione di obiettivi realistici e l’integrazione con interventi sullo stile di vita.
Nel panorama delle terapie con agonisti del GLP-1 esistono altri farmaci e marchi, e non è raro che i nomi generino confusione. Wegovy e Ozempic contengono la stessa molecola (semaglutide), ma sono approvati con posologie e indicazioni differenti: il primo per la gestione del peso, il secondo principalmente per il diabete di tipo 2. Ciò si traduce in dosaggi target diversi e in penne progettate per erogare quantità differenti di principio attivo. L’intercambiabilità non deve essere decisa autonomamente: sostituzioni o adattamenti richiedono sempre una valutazione clinica, perché un dosaggio inadeguato può compromettere efficacia e sicurezza. Allo stesso modo, altri farmaci della stessa classe o di classi affini (per esempio agonisti duali o combinati) hanno profili farmacologici e di efficacia diversi e non sono sovrapponibili. La scelta della terapia tiene conto di storia clinica, obiettivi, comorbidità, tollerabilità e preferenze del paziente, oltre a disponibilità e rimborsabilità locali.
Per quanto riguarda la sicurezza, il profilo di tollerabilità di Wegovy è ben caratterizzato. Gli effetti indesiderati più comuni sono gastrointestinali: nausea, senso di pienezza precoce, vomito, diarrea o, al contrario, stipsi. Nella maggior parte dei casi sono transitori e si attenuano progredendo con la titolazione o adattando i tempi di salita di dose. Esistono tuttavia controindicazioni e cautele rilevanti: il farmaco non è indicato in caso di storia personale o familiare di carcinoma midollare della tiroide o di sindrome da neoplasia endocrina multipla di tipo 2; la gravidanza e l’allattamento rappresentano situazioni in cui l’uso non è raccomandato. Occorre prudenza nei soggetti con pancreatite pregressa, calcolosi della colecisti o rischio di disidratazione. Nelle persone con diabete trattate con insulina o sulfoniluree può essere necessario rivedere le dosi per ridurre il rischio di ipoglicemia. Il monitoraggio clinico periodico consente di individuare precocemente eventuali problemi e di ottimizzare la terapia, assicurando che i benefici in termini di peso e salute metabolica superino i rischi potenziali.

Come funziona Wegovy
La terapia con Wegovy segue uno schema di titolazione graduale: si inizia con una dose bassa, per esempio 0,25 mg una volta a settimana, e si procede per step successivi (0,5 mg, 1 mg, 1,7 mg fino a 2,4 mg) a intervalli di alcune settimane, così da migliorare la tollerabilità e ridurre la probabilità di effetti gastrointestinali. Non tutti i pazienti raggiungono o mantengono necessariamente la dose massima: in caso di disturbi persistenti o di specifiche esigenze cliniche si può stabilizzare una dose inferiore in accordo con il curante. Il farmaco è indicato come coadiuvante di una dieta moderatamente ipocalorica e di un incremento dell’attività fisica; impiegarlo in assenza di tali componenti riduce sensibilmente le probabilità di un calo ponderale significativo. La durata del trattamento è tendenzialmente di lungo periodo: la gestione dell’obesità è cronica, e l’interruzione può essere seguita da un recupero del peso se non si mantengono le strategie comportamentali e, dove indicato, una terapia di mantenimento.
A livello fisiologico, il semaglutide agisce su più fronti. Stimolando i recettori del GLP-1 nel sistema nervoso centrale, contribuisce a ridurre la sensazione di fame e a potenziare i segnali di sazietà, favorendo l’assunzione di porzioni più contenute e una migliore aderenza al deficit calorico. Sul piano gastrointestinale, rallenta lo svuotamento gastrico, prolungando il senso di pienezza dopo i pasti. In ambito metabolico, migliora la risposta insulinica glucosio-dipendente e riduce la produzione di glucosio da parte del fegato, aspetti particolarmente rilevanti nelle persone con alterazioni del metabolismo degli zuccheri. Questi meccanismi, integrati tra loro, spiegano perché la riduzione del peso con Wegovy derivi sia da un minore introito calorico sia da modificazioni neuro-ormonali dell’appetito, risultando diversa da un mero “effetto stimolante” o da una soppressione forzata della fame.
Nel concreto, la somministrazione avviene in genere sempre nello stesso giorno della settimana per favorire la regolarità, con iniezione sottocutanea in aree come addome, coscia o parte superiore del braccio. È buona pratica ruotare i siti di iniezione ed evitare zone irritate o arrossate. Le penne preriempite sono pensate per un uso semplice domiciliare; è importante attenersi alle istruzioni del dispositivo, non riutilizzare gli aghi e smaltire i materiali secondo le indicazioni locali. La conservazione e il trasporto devono seguire quanto riportato in etichetta, per garantire stabilità ed efficacia del farmaco.
La gestione degli effetti gastrointestinali può beneficiare di accorgimenti comportamentali: porzioni più piccole e pasti distribuiti nella giornata, masticazione lenta, preferenza per alimenti ben tollerati e una adeguata idratazione. In caso di disturbi persistenti o dose dimenticata, è opportuno fare riferimento alle indicazioni del foglio illustrativo e del medico curante, che può modulare i tempi di titolazione o l’obiettivo di dose. Un follow-up periodico consente di monitorare peso, circonferenza vita e parametri metabolici, di verificare l’aderenza e di valutare strategie di mantenimento per consolidare i risultati nel tempo.
Risultati attesi
Gli studi clinici hanno dimostrato che l’uso di Wegovy può portare a una significativa perdita di peso. In particolare, i partecipanti trattati con semaglutide hanno registrato una riduzione media del 12% del peso corporeo in 68 settimane. (masi.eu) Questi risultati sono stati ottenuti in combinazione con una dieta ipocalorica e un aumento dell’attività fisica, sottolineando l’importanza di un approccio integrato al trattamento dell’obesità.
Un altro studio ha evidenziato che, dopo 68 settimane di trattamento, i pazienti hanno perso in media circa il 15% del loro peso corporeo iniziale, rispetto a una perdita del 2% nel gruppo placebo. Questo indica che Wegovy può amplificare notevolmente i risultati ottenuti con la sola dieta ed esercizio fisico. (tuttofarma.it)
È importante notare che la perdita di peso varia da individuo a individuo e dipende da diversi fattori, tra cui l’aderenza al trattamento, le condizioni mediche preesistenti e lo stile di vita. Pertanto, è fondamentale seguire le indicazioni del medico e adottare un approccio olistico per ottenere i migliori risultati.
Esperienze personali
Le testimonianze di pazienti che hanno utilizzato Wegovy offrono uno sguardo concreto sull’efficacia del trattamento. Ad esempio, Marco, 42 anni di Milano, ha iniziato il trattamento a gennaio 2025, pesando 104 kg per 1,76 m di altezza. Dopo sei mesi, ha perso complessivamente 18 kg, notando una significativa riduzione della fame continua. (it.vivami.co)
Un’altra paziente, Giulia, 36 anni di Firenze, ha affrontato il problema della fame emotiva. Dopo tre mesi di trattamento con Wegovy, ha perso 9 kg e ha imparato a controllare gli attacchi di fame, specialmente la sera. Il suo consiglio è di seguire le indicazioni del medico e mantenere una dieta bilanciata per evitare carenze nutrizionali.
Queste esperienze evidenziano come Wegovy possa essere un valido supporto nella perdita di peso, soprattutto quando integrato con cambiamenti nello stile di vita e sotto supervisione medica.
In conclusione, Wegovy rappresenta una promettente opzione terapeutica per la gestione dell’obesità, offrendo risultati significativi nella perdita di peso quando utilizzato in combinazione con una dieta equilibrata e un aumento dell’attività fisica. Tuttavia, è essenziale consultare un professionista sanitario prima di iniziare il trattamento per valutare la sua adeguatezza al proprio caso specifico.
Per approfondire
Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA): Informazioni ufficiali sui farmaci approvati in Italia.
Agenzia Europea per i Medicinali (EMA): Dettagli sulle approvazioni dei farmaci a livello europeo.
Ministero della Salute: Linee guida e informazioni sulla salute pubblica in Italia.
Società Italiana di Diabetologia (SID): Risorse e studi sul diabete e trattamenti correlati.
Società Italiana dell’Obesità (SIO): Approfondimenti e ricerche sulla gestione dell’obesità.
