Pediculosi (infestazioni da pidocchi): diagnosi e terapia

Pediculosi (infestazioni da pidocchi): diagnosi, prevenzione, terapia

Pediculosi (infestazioni da pidocchi): scheda riassuntiva di notifica e profilassi


Classificazione ICD-9: 132-132.9

Tipo di Notifica: Classe IV

Periodo di incubazione: In condizioni ottimali per il ciclo vitale dei pidocchi, da 6 a 10 giorni in caso di infestazione con uova.

Periodo di contagiosità: Fintanto che uova, forme larvali o adulte sono presenti e vitali sulle persone infestate o su indumenti ed altri fomites.

Provvedimenti nei confronti del malato: In caso di infestazione da P. humanus corporis (pidocchio del corpo) isolamento da contatto1 per non meno di 24 ore dall’inizio di un adeguato trattamento disinfestante. Il trattamento disinfestante consiste nell’applicazione di polvere di talco contenente DDT al 10% oppure Malathion all’1% oppure permetrina allo 0,5% o altri insetticidi.

Gli indumenti vanno trattati con gli stessi composti applicati sulle superfici interne oppure lavati con acqua bollente.

In caso di infestazioni da P. humanus capitis (pidocchio dei capelli), restrizione della frequenza di collettività fino all’avvio di idoneo trattamento disinfestante, certificato dal medico curante.

Il trattamento disinfestante, consistente in applicazione di shampoo medicati contenenti permetrina all’1% o piretrine associate a piperonil-butossido, o benzilbenzoato o altri insetticidi, deve essere periodicamente ripetuto ogni 7-10 giorni per almeno un mese.

Pettini e spazzole vanno immersi in acqua calda per 10 minuti e/o lavati con shampoo antiparassitario.

In caso di infestazioni da Phthirus pubis (piattola) le zone interessate vanno rasate; i trattamenti disinfestanti sono simili a quelli da adottare per il P. humanus capitis e, se non sufficienti, vanno ripetuti dopo 4-7 giorni di intervallo.

Provvedimenti nei confronti dei conviventi e dei contatti: Sorveglianza sanitaria2 per l’identificazione di altri casi di parassitosi, e conseguente trattamento disinfestante.

I compagni di letto ed i partners sessuali di soggetti infestati da P. pubis (piattola) devono essere trattati in via profilattica con gli stessi prodotti impiegati per i casi di infestazione conclamata.

1 Isolamento da contatto: da applicare in caso di infezioni meno virulente, trasmesse per contatto diretto o semidiretto. E’ indicata una stanza separata (pazienti con la stessa patologia possono essere ospitati nella stessa stanza) e l’uso di maschere per tutte le persone che vengono in contatto con il paziente; i guanti sono indicati nel caso di manipolazione o contatto con materiali contaminati e l’uso di grembiuli in caso di possibilità di insudiciamento
2 Sorveglianza sanitaria: obbligo di sottoporsi a controlli da parte dell’Autorità sanitaria, senza restrizione dei movimenti, per un periodo di tempo pari a quello massimo di incubazione della malattia.

 

Generalità

I pidocchi che possono infestare l’uomo sono tre:

  1. Pediculus humanus capitis (Pidocchio del capo)
  2. Pediculus humanus corporis (Pidocchio del corpo)
  3. Phtirus pubis (Piattola o Pidocchio del pube)

Come suggeriscono i nomi, il Pidocchio del capo infesta solitamente i capelli, il Pidocchio del corpo infesta il vestiario e lo Phtirus pubis infesta i peli pubici.

Pediculosi: Pidocchio del capo
Pidocchio del capo

Tutte e tre le specie di pidocchi umani si nutrono almeno una volta al giorno di sangue umano.

Le femmine cementano le loro uova fermamente ai capelli o al vestiario.

La saliva dei pidocchi produce nei soggetti sensibilizzati un rash maculopapulare od orticarioide intensamente pruriginoso.

I pidocchi del capo sono trasmessi direttamente da individuo a individuo e occasionalmente mediante la condivisione di strumenti per acconciare i capelli e per la pulizia.

La prevalenza è più alta nelle bambine in età scolare che hanno i capelli lunghi; i bambini di razza nera sono meno frequentemente infestati rispetto agli altri.

Le escoriazioni delle lesioni pruriginose sul capo, sul collo e sulle spalle portano a essudazione, formazione di croste, intrecciamento dei capelli, infezioni batteriche e linfoadenopatia regionale.

I pidocchi del corpo rimangono nel vestiario (eccetto quando si nutrono) e non possono sopravvivere per più di poche ore lontano dall’ospite umano.

Pediculosi: Pidocchio del pube (piattola)
Pidocchio del pube: piattola

Di conseguenza, Pediculus humanus varietà corporis infesta soprattutto vittime di calamità o persone indigenti che non cambiano i loro vestiti.

La trasmissione, da contatto diretto o da condivisione di vestiario o di effetti letterecci, aumenta in condizioni di affollamento.

Il fatto che i pidocchi del corpo abbandonino i soggetti che hanno la febbre o i cadaveri non appena diventano freddi facilita la trasmissione del tifo, della febbre ricorrente trasmessa dai pidocchi e della febbre delle trincee.

Le lesioni pruriginose sono particolarmente comuni lungo la linea del collo.

Le infestazioni croniche danno luogo a iperpigmentazione infiammatoria e a ispessimento della cute, un quadro conosciuto come malattia del vagabondo.

Il pidocchio del pube (piattola) universamente diffuso, è trasmesso principalmente con contatti sessuali ma può infestare le sopracciglia, i peli ascellari e i peli di altre sedi corporee, così come i peli pubici.

Lesioni intensamente pruriginose e macule blu con dimensioni di 2-3 mm (maculae cerulae) si sviluppano nei sili dei morsi.

Pediculosi: Pidocchio del pube (piattola)
Pidocchio del pube (Piattola): infestazione dei peli pubici

Una blefarite comunemente accompagna l’infestazione delle sopracciglia.

La diagnosi di pediculosi è confermata dal ritrovamento delle uova dei pidocchi adulti nei peli o nel vestiario.

Il trattamento si basa sull’uso di una crema liquida contenente permetrina all’ 1%, che uccide sia i pidocchi sia le uova ed è disponibile senza prescrizione.

Il malathion allo 0.5% richiede la prescrizione medica e può non essere altrettanto efficace.

Altri agenti, come il lindano all’ 1% (più tossico) e la piretrina con butexide piperonile, non sono ovocidi e richiedono una seconda applicazione una settimana dopo la prima per uccidere le ninfe che stanno uscendo dalle uova.

Le uova morte o schiuse che rimangono attaccate alla guaina del capello possono falsamente indicare la presenza di un’infestazione attiva.

Sono stati riferiti casi di pidocchi del capo resistenti al lindano.

Dopo che le infestazioni da pidocchi sono state trattate con insetticidi, i capelli devono essere pettinati con un pettine provvisto di denti sottili adatto per rimuovere le uova.

Pediculosi: uova di pidocchio del capo (o lendini)
Uova (o Lendini) di Pidocchio del capo

Pettini e spazzole devono essere disinfettati in acqua calda a 65 °C per 5 minuti o immersi in un insetticida per un’ora.

I pidocchi del corpo possono essere eliminati con il bagno e l’applicazione di pediculicidi topici sull’intero corpo, dalla testa ai piedi.

I vestiti e le lenzuola del letto vengono disinfestate attraverso una sterilizzazione calda a 65 °C per 30 minuti o attraverso la sterilizzazione a vapore.

Le infestazioni da pidocchi del pube sono trattate con pediculicidi, a eccezione di quelle della palpebra (phthirias palpebrum) che rispondono a un trattamento con gelatina di petrolio applicata per 3-4 giorni o con una pomata all’ 1% di ossido giallo di mercurio applicata 4 volte al giorno per 2 settimane.