Lymphoglobuline: effetti collaterali

Lymphoglobuline: effetti collaterali

Lymphoglobuline (Immunoglobulina Equina Linfocitaria) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Prevenzione e trattamento delle crisi di rigetto di organo.

Lymphoglobuline: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Lymphoglobuline ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Lymphoglobuline, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Lymphoglobuline: controindicazioni

– Allergia nota alle proteine di cavallo;

infezioni virali evolutive.

Lymphoglobuline: effetti collaterali

Malattia da siero: febbre, orticaria, artrite;

Trombopenia che può richiedere la contemporanea somministrazione di concentrati di piastrine;

Shock anafilattico che controindica definitivamente ogni successiva somministrazione.

Lymphoglobuline: avvertenze per l’uso

La Lymphoglobuline deve essere utilizzata esclusivamente dietro prescrizione medica. L’uso è limitato alla somministrazione in ambiente ospedaliero nel quadro dei trattamenti immunodepressivi di pazienti trapiantati. Prima di iniziare il trattamento si consiglia in genere la ricerca preventiva di anticorpi antigammaglobuline di cavallo nel siero del soggetto, essendo necessaria una particolare prudenza in caso di precedente somministrazione della preparazione stessa o di altro siero equino. Al momento della perfusione della Lymphoglobuline è preferibile astenersi dal fare ricorso a trasfusioni di sangue o di suoi derivati ed evitare perfusioni simultanee, nella stessa cannula, di soluzione glucosata o di ogni altra soluzione, in particolar modo lipidica. È necessaria una costante sorveglianza medica nel corso della perfusione. In caso di reazione allergica il trattamento sarà interrotto. Anche in caso di trombopenia inferiore a 80.000/mm³ il trattamento sarà interrotto. La sorveglianza dell’esame emocromocitometrico e della funzione renale sarà proseguita per due settimane dopo l’arresto delle perfusioni.

Avvertenze

È opportuno che solo un Medico esperto nell’impiego di questo tipo di prodotto prescriva e sorvegli il trattamento. Le reazioni di intolleranza sono generalmente limitate. Esse possono comportare febbre, brividi e più raramente manifestazioni anafilattoidi. Anche se le attuali preparazioni sono generalmente ben tollerate, trattandosi di gammaglobuline eterologhe, si può osservare, verso la fine della prima settimana di trattamento, una malattia da siero. A seconda dell’intensità si deciderà di continuare o meno il trattamento. La sorveglianza biologica comporta almeno la conta quotidiana dei globuli rossi, dei leucociti e delle piastrine. È abituale costatare una diminuzione del numero dei linfociti circolanti e frequentemente si può osservare una effimera poussèe di iperleucocitosi con polinucleosi. Sono rari gli accidenti trombopenici. La comparsa di trombopenia all’inizio del trattamento (primi tre giorni) consiglierà la temporanea riduzione delle dosi somministrate. Una sua comparsa più tardiva (verso la fine della prima settimana a partire dal 7°-10° giomo) dovrà essere considerata come rientrante nel quadro della malattia da siero e, a seconda dell’intensità dei sintomi associati, potrà portare all’interruzione del trattamento.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco