Methergin: effetti collaterali e controindicazioni

Methergin: effetti collaterali e controindicazioni

Methergin (Metilergometrina Maleato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento attivo del terzo stadio del parto (secondamento) – per promuovere il distacco della placenta e ridurre l’emorragia.

Trattamento dell’atonia uterina e dell’emorragia durante e dopo il secondamento, in caso di taglio cesareo o in seguito ad aborto.

Trattamento della subinvoluzione uterina, lochiometria, emorragie tardive del puerperio.

Methergin: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Methergin ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Methergin, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Methergin: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, agli altri alcaloidi dell’ergot, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.

Gravidanza (vedere paragrafo 4.6).

Fase di dilatazione del parto; secondo stadio del parto, prima dell’avvenuto disimpegno della spalla anteriore (Methergin non deve essere utilizzato per indurre e accelerare il travaglio).

Ipertensione grave.

Pre-eclampsia ed eclampsia.

Malattia da obliterazione dei vasi (ischemia cardiaca inclusa). Sepsi.

Methergin: effetti collaterali

Le reazioni avverse (tabella 1) sono elencate in classi per sistemi e organi secondo MedDRA. Nell’ambito di ogni classe sistema-organo, le reazioni avverse sono classificate secondo frequenza, le reazioni più frequenti per prime. Nell’ambito di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono rappresentate in ordine decrescente di gravità. Inoltre, per ogni reazione viene anche fornita la categoria di frequenza corrispondente utilizzando la seguente convenzione (CIOMS III): Molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Tabella 1

Disturbi del sistema immunitario
Molto Raro Reazioni anafilattiche
Patologie del sistema nervoso
Comune Cefalea
Non comune Vertigini, convulsioni
Molto raro Allucinazioni
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Molto raro Tinnito
Patologie cardiache
Non comune Dolore toracico
Raro Bradicardia, tachicardia, palpitazioni
Molto raro Infarto miocardico, spasmo dell’arteria coronarica
Patologie vascolari
Comune Ipertensione
Non comune Ipotensione
Raro Vasocostrizione, vasospasmo, spasmo arterioso (periferico)
Molto raro Tromboflebite
Patologie respiratore, toraciche e mediastiniche
Molto raro Congestione nasale
Patologie gastrointestinali
Non comune Vomito, nausea
Molto raro Diarrea
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune Eruzioni cutanee
Non comune Iperidrosi
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Molto raro Spasmi muscolari
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali
Comune Dolore addominale (causato dalle contrazioni uterine)

Reazioni avverse da segnalazioni spontanee post-marketing e casi di letteratura (frequenza non nota)

Poiché queste reazioni sono segnalate volontariamente da una popolazione di numerosità incerta, non è possibile stimare in modo attendibile la loro frequenza che è quindi categorizzata come non nota. Le reazioni avverse sono elencate in classi per sistemi e organi secondo MedDRA. Nell’ambito di ciascuna classe le reazioni avverse sono disposte in ordine decrescente di gravità.

Patologie del sistema nervoso

Accidenti cerebrovascolari, parestesia.

Patologie cardiache

Fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare, angina pectoris, blocco atrioventricolare.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Methergin: avvertenze per l’uso

Raccomandazioni generali sulla somministrazione

Nella presentazione podalica e in altre presentazioni anormali, Methergin non deve essere somministrato prima della completa fuoriuscita del feto e nei parti plurimi non prima della fuoriuscita dell’ultimo feto.

Il trattamento attivo del terzo stadio del parto richiede una supervisione ostetrica.

L’iniezione intramuscolare è la via di somministrazione raccomandata. Le iniezioni endovenose devono essere fatte lentamente in un tempo non inferiore ai 60 secondi, con un attento monitoraggio della pressione arteriosa.

Si devono evitare iniezioni intra- o peri-arteriose.

Allattamento al seno

Durante l’allattamento al seno sono possibili effetti indesiderati per il bambino e la riduzione della secrezione lattea. Le donne non devono allattare al seno durante il trattamento con Methergin ed almeno 12 ore dopo la somministrazione dell’ultima dose. Il latte secreto durante questo periodo deve essere eliminato (vedere paragrafo 4.6).

Ipertensione ed insufficienza epatica o renale

Da usare con cautela in presenza di ipertensione lieve o moderata (l’ipertensione grave è una controindicazione) o nei soggetti con insufficienza epatica o renale.

Arteriopatia coronarica

Le pazienti con arteriopatia coronarica o con fattori di rischio per arteriopatia coronarica (ad es. fumo, obesitĂ , diabete, ipercolesterolemia) possono essere piĂ¹ suscettibili allo sviluppo di ischemia miocardica ed infarto associati a vasospasmo indotto da metilergometrina (vedere paragrafo 4.8).

Errori terapeutici

E’ stata riportata la somministrazione accidentale a neonati. In questi casi di sovradosaggio accidentale nel neonato sono stati riportati sintomi come insufficienza respiratoria, convulsioni, cianosi, oliguria e vasocostrizione periferica. Inoltre, è stata riportata encefalopatia in neonati che presentavano segni e sintomi come irritabilità, agitazione e letargia. Il trattamento deve essere sintomatico; in casi gravi è stato necessario un supporto respiratorio e cardiovascolare. In assenza di un trattamento adeguato sono stati riportati casi fatali (vedere paragrafo 4.9).

La paziente deve essere informata di conservare il medicinale separatamente da altri farmaci destinati ad essere somministrati ai neonati.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco