Multifloxofta: effetti collaterali e controindicazioni

Multifloxofta: effetti collaterali e controindicazioni

Multifloxofta (Ofloxacina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Multifloxofta è indicato per il trattamento delle infezioni oculari esterne, causate da microrganismi gram-positivi e gram-negativi sensibili alla ofloxacina, come congiuntiviti, cheratiti (ulcere della cornea), blefariti, blefarocongiuntiviti e dacriocistiti negli adulti e nei bambini con età pari o superiore ad un anno. Multifloxofta è indicato anche per la profilassi di infezioni pre- e post- operatorie e, in generale, per le lesioni del bulbo oculare.

Multifloxofta: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Multifloxofta ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Multifloxofta, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Multifloxofta: controindicazioni

IpersensibilitĂ  alla ofloxacina, o altri chinoloni, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Multifloxofta: effetti collaterali

In generale ofloxacina soluzione oftalmica è ben tollerata dopo applicazione topica.

Gli effetti indesiderati sono elencati secondo la classe organo-sistemica e la frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (?1/10), comune (?1/100, <1/10), non comune (?1/1.000,

<1/100), rara (?1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000), non nota (non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).

Patologie dell’occhio

Comune: irritazione oculare transitoria, fastidio oculare

Raro: congiuntivite emorragica con edema della palpebra, deposito corneale.

Non nota: iperemia oculare, cheratite, congiuntivite, sensazione di corpo estraneo, visione offuscata, edema periorbitale (incluso edema delle palpebre), dolore oculare, fotofobia, prurito oculare, sensazione di dolore pungente, aumento della lacrimazione, secchezza oculare.

Patologie gastrointestinali

Raro: nausea

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Non nota: edema facciale

Patologie del sistema nervoso

Raro: capogiri

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Non nota: sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epidermica

PoichĂ© ofloxacina puĂ² essere assorbita per via sistemica in seguito a somministrazione topica, potrebbero verificarsi le reazioni avverse riportate in seguito a somministrazione sistemica, cioè aritmia cardiaca, prolungamento dell’intervallo QT, stimolazione del SNC, tremiti, confusione mentale, allucinazioni, ecc.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: reazioni-avverse.

Multifloxofta: avvertenze per l’uso

Non è consigliabile usare Multifloxofta nei bambini con meno di 1 anno di età, a meno che il potenziale beneficio superi il potenziale rischio.

Sebbene il trattamento delle infezioni oculari esterne sia generalmente empirico, prima di usare Multifloxofta si raccomanda di prelevare un campione per identificare i microorganismi coinvolti. Anche se raramente, come per gli altri antibiotici, l’uso continuo di ofloxacina puĂ² favorire lo sviluppo di infezioni opportunistiche, cioè provocate da funghi. In tal caso, l’uso di Multifloxofta deve essere interrotto e deve essere iniziata la terapia appropriata.

Il paziente deve essere avvertito della possibilitĂ  del verificarsi di reazioni di ipersensibilitĂ , che possono essere gravi, e informato su come riconoscerne i sintomi precoci (ad es. eruzione cutanea) in modo da poter interrompere il medicinale appena possibile.

Data la possibilitĂ  di fotosensibilitĂ  in seguito all’uso del medicinale, i pazienti devono essere avvisati di evitare l’eccessiva esposizione solare durante il trattamento con ofloxacina.

Nel raro caso di depositi corneali (2 casi segnalati nella cheratocongiuntivite primaverile) il medicinale deve essere interrotto.

L’uso di ofloxacina puĂ² portare a risultati falsi positivi nei test urinari per gli oppiacei.

Nelle situazioni infettive (segni e sintomi di infezione oculare), in cui è indicato il trattamento con ofloxacina, l’uso di lenti a contatto deve essere interrotto all’insorgenza dei sintomi, durante tutto il periodo di trattamento, e l’uso delle lenti a contatto deve essere ripreso solo dopo che tutti i sintomi sono scomparsi e dopo la consultazione con un oftalmologo.

Questo medicinale contiene benzalconio cloruro. Benzalconio cloruro puĂ² provocare irritazione oculare. Evitare il contatto con lenti a contatto morbide. Togliere le lenti a contatto prima dell’applicazione ed attendere almeno 15 muniti prima di rimetterle. Ăˆ nota l’azione decolorante nei confronti delle lenti a contatto morbide.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco