Otofluor: effetti collaterali e controindicazioni

Otofluor: effetti collaterali e controindicazioni

Otofluor (Sodio Fluoruro + Calcio Gluconato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Tutti i casi di otosclerosi in cui non è indicato l’intervento chirurgico, o come terapia di mantenimento dopo l’intervento.

Anche come preparazione all’intervento chirurgico.

Quando l’intervento è controindicato, oppure nei casi in cui esso è giĂ  stato eseguito, il trattamento deve essere protratto il piĂ¹ a lungo possibile, come minimo per un anno.

Sono desiderabili cicli di cura di almeno due anni, intervallati da altrettanti di riposo. La durata del periodo da intervallare e la prescrizione dei cicli successivi al primo devono basarsi sulla tollerabilitĂ  del paziente e sull’andamento delle curve audiometriche.

Otofluor: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Otofluor ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Otofluor, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Otofluor: controindicazioni

Gravidanza, allattamento, malattie osteocondensanti dello scheletro, ipercalcemia, grave insufficienza renale, grave ipercalciuria.

Otofluor: effetti collaterali

In linea del tutto teorica una terapia fluorurica puĂ² comportare una fluorosi della colonna vertebrale. Va peraltro sottolineato che nessun caso è stato finora segnalato nella letteratura medica a seguito di un trattamento con le dosi inferiori a 60 mg al giorno (6 compresse gastroresistenti al giorno). Qualora il medico curante ritenesse opportuno superare tale dose, è necessario effettuare un esame radiologico del rachide una volta all’anno.

Altri effetti collaterali sono pirosi gastrica, insonnia, inappetenza, prurito cutaneo e mucoso.

Otofluor: avvertenze per l’uso

Qualora comparissero segni di osteocondensazione dei corpi vertebrati, il trattamento dovrĂ  essere sospeso.

Se si verificassero effetti collaterali data l’insostituibilitĂ  del trattamento, si consiglia di tentare in prima istanza di controllare mediante farmaci opportuni i sintomi collaterali, eventualmente riducendo il dosaggio dell’OTOFLUOR. Qualora detti sintomi dovessero persistere, il trattamento dovrĂ  essere sospeso.

Il farmaco deve essere assunto a stomaco pieno.

E’ consigliabile che all’inizio del trattamento, venga eseguito un esame radiologico del rachide da ripetersi ogni anno.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco