Papaverina: effetti collaterali e controindicazioni

Papaverina: effetti collaterali e controindicazioni

Papaverina he teofarma (Papaverina Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Spasmi del circolo periferico.

Papaverina he teofarma: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Papaverina he teofarma ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Papaverina he teofarma, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Papaverina he teofarma: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Stenosi organica degli sfinteri del tratto digestivo. Emorragie in atto.

La somministrazione di papaverina è controindicata in presenza di blocco cardiaco atrio- ventricolare completo (vedere 4.2 e 4.4).

E’ da evitare la somministrazione contemporanea di sulfamidici e betabloccanti (vedere 4.5)

Papaverina he teofarma: effetti collaterali

Per la frequenza delle reazioni avverse descritte di seguito è stata usata la seguente convenzione: comuni (? 1%, <10%); non comuni (? 0,1%, <1%); rari (? 0,01%, <0,1%).

Comuni

Disturbi gastrointestinali turbe dell’alvo

Disturbi del sistema nervoso Cefalea, sonnolenza, vertigini

Non comuni Disturbi cutanei

Rash

Disturbi vascolari

Ipotensione posturale, flushing del volto

Disturbi generali Astenia, sudorazione

Rari

Reazioni di ipersensibilitĂ 

Disturbi cardiaci Aritmia

Le reazioni di ipersensibilitĂ  sono state a carico del fegato con ittero e alterazioni dei test di funzionalitĂ  epatica accompagnate da eosinofilia.

Papaverina he teofarma: avvertenze per l’uso

L’impiego del medicinale deve essere prudente in presenza di disturbi di conduzione cardiaca e soprattutto se utilizzato per via iniettabile, per il possibile sviluppo di aritmie dovuto ad interferenza della papaverina con la conduzione atrio-ventricolare ed intraventricolare. Quando la conduzione atrio-ventricolare è depressa, il medicinale puĂ² attivare un ritmo idioventricolare, battiti prematuri o tachicardia parossistica. La somministrazione per via parenterale di alte dosi di papaverina puĂ² indurre aritmia cardiaca (vedere 4.2 e 4.3).

L’impiego di papaverina deve avvenire con cautela nei pazienti con ridotta motilità gastrointestinale ed in quelli con glaucoma.

La terapia deve essere sospesa in caso di segni di ipersensibilitĂ  epatica quali ittero, eosinofilia, alterazione dei tests di funzione epatica.

L’impiego di papaverina nei pazienti parkinsoniani trattati con levodopa, puĂ² antagonizzare gli effetti terapeutici della levodopa (vedere 4.5)

I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco