Rasilvax: effetti collaterali e controindicazioni

Rasilvax: effetti collaterali e controindicazioni

Rasilvax (Vaccino Rabbico Uso Umano Da Colture Cellulari) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Vaccinazione antirabbica, sia come trattamento preventivo per i soggetti esposti al rischio di morsicatura di animali rabidi che come trattamento profilattico post-contagio a seguito di morsicature di animali rabidi o sospetti tali.

La vaccinazione preventiva antirabbica è particolarmente indicata per tutti coloro che, negli ospedali, nei laboratori di diagnostica o di ricerca, si trovano a contatto con il virus rabico o con materiale contaminato o sospetto (medici, veterinari, biologi, operatori di stabulari, ecc.). La vaccinazione preventiva è inoltre consigliabile in tutte le zone geografiche dove è presente la rabbia animale per tutte le persone esposte alle morsicature od al contatto con animali rabidi (veterinari, cacciatori, guardie forestali, personale dei macelli).

La vaccinazione preventiva antirabbica è infine da prendere in considerazione per i bambini che sono particolarmente esposti al rischio di morsicature di animali.

Rasilvax: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Rasilvax ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Rasilvax, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Rasilvax: controindicazioni

Le controindicazioni alla vaccinazione antirabbica sono quelle comuni a tutte le vaccinazioni (patologie del sistema immunitario, leucemie, linfomi e neoplasie, malattie acute febbrili in atto; uso di farmaci immunodepressori). Tuttavia, in questi casi la valutazione dell’opportunità di instaurare o di rinviare il trattamento deve essere stabilita dal medico in relazione all’urgenza e gravità del caso.

Rasilvax: effetti collaterali

Le reazioni post-vaccinali sono molto infrequenti e consistono generalmente in un leggero arrossamento ed indurimento del punto di iniezione che scompare dopo 24-48 ore. Eventuali reazioni generali possono essere rappresentate da reazioni febbrili per 24 ore.

Rasilvax: avvertenze per l’uso

Come per altri prodotti di natura biologica non può essere esclusa la comparsa di reazioni di ipersensibilità; pertanto è necessario mantenere disponibili adrenalina 1:1000 e corticosteroidi per trattare eventuali reazioni allergiche di tipo immediato.

Avvertenze

Per il trattamento antirabbico post-esposizione sono suggeriti i seguenti schemi di comportamento(Comitè O.M.S. d’Experts de la rage. Sixieme Serie de Rapports techniques 1973 n. 523 e Circolare del Ministero della Sanità n. 60 del 5.10.1982):

1) Animale apparentemente sano, padronale, reperibile o sotto controllo, che ha morsicato perchè molestato, perchè con cuccioli, perchè disturbato dal passaggio del morsicato che corre o che va in bicicletta o in motociclo, ecc.:

A) contatto con saliva o lambitura su cute non integra, ferita lieve: nessun trattamento iniziale;

B) ferita grave o localizzata nelle zone di maggior rischio, esclusa la testa (genitali, aureole mammarie, solchi ungueali) o lambiture su mucose: iniziare con una dose di RASILVAX;

C) ferite alla testa o ferite particolarmente gravi ed estese: iniziare con una dose di RASILVAX e immunoglobuline antirabbiche;

In tutti i casi completare (nel caso “a” iniziare e completare) la vaccinazione solo se l’animale manifesta la rabbia nel corso del periodo di osservazione di 10 giorni dalla contaminazione.

2) Animale apparentemente sano, reperibile o sotto controllo, ma che ha morsicato senza alcun motivo, o che ha manifestato una aggressività sospetta, o che ha cambiato atteggiamento nei confronti dei padroni:

– nei casi A e B iniziare con una dose di RASILVAX;

– nel caso C iniziare con una dose di RASILVAX e immunoglobuline antirabbiche.

3) Animale scomparso o rabbioso:

– nei casi A e B vaccinazione completa con 6 dosi di RASILVAX ai giorni 0, 3, 7, 14, 30, 90;

– nel caso C vaccinazione completa ed immunoglobuline antirabbiche.

4) Animale deceduto con testa in esame:

– nei casi A e B cominciare la vaccinazione ma sospenderla in caso di test di immunofluorescenza negativo e prova biologica negativa (da attuare preferibilmente su topini neonati);

– nel caso C somministrare immunoglobuline specifiche e iniziare la vaccinazione, ma sospenderla in caso di test di immunofluorescenza negativo e prova biologica negativa (da attuare preferibilmente su topini neonati).


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco