Streptomicina: effetti collaterali e controindicazioni

Streptomicina: effetti collaterali e controindicazioni

Streptomicina solfato (Streptomicina Solfato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Infezioni da Mycobacterium tuberculosis e da altri microrganismi sensibili. Profilassi pre- e post-operatoria.

Streptomicina solfato: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Streptomicina solfato ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Streptomicina solfato, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Streptomicina solfato: controindicazioni

La streptomicina è controindicata nei pazienti che abbiano presentato, rispetto ad essa e agli altri antibiotici aminoglucosidici, manifestazioni tossiche o di ipersensibilità; nei bambini al di di sotto dei due anni, in pazienti con insufficienza renale o che presentino sindromi mioasteniche. L’esistenza di lesione dell’VIII paio di nervi cranici, la presenza di disturbi labirintici o di otite media suppurativa controindica l’uso del farmaco salvo l’impossibilità di instaurare una valida terapia alternativa.

Streptomicina solfato: effetti collaterali

Durante il trattamento con streptomicina si possono manifestare astenia, cefalea, nausea, albuminuria, cilindruria, vertigini e, nei casi più gravi, ronzii auricolari, ipoacusia fino alla cofosi, turbe della deambualzione, nistagmo, neuriti periferiche, aracnoiditi, encefalopatie. La compromissione uditiva può colpire il feto di madri trattate in gravidanza. Sono state segnalate reazioni di intolleranza locale specialmente a seguito di somministrazione endorachidea (dolori radicolari, vomito, convulsioni).

Le reazioni allergiche comprendono febbre, artralgie, eruzioni cutanee, eosinofilia e talora anafilassi.

Molto raramente anemia aplastica, agranulocitosi, trombocitopenia, anemia emolitica, reazioni a tipo lupus eritematoso sistemico, dermatite esfoliativa, ambliopia, miocardite e necrosi epatica.

Streptomicina solfato: avvertenze per l’uso

Tenere fuori dalla portata dei bambini.

La streptomicina può comportare il rischio di gravi reazioni neurotossiche che comprendono disturbi dell’VIII paio di nervi cranici ed eventualmente del nervo ottico, neuriti periferiche, aracnoiditi, encefalopatie. La ototossicità è a predominanza vestibolare con conseguente nausea, vertigini, disturbi della deambulazione, nistagmo, ronzii auricolari. Pertanto durante il trattamento antibiotico non si devono somministrare antinaupatici o antichinetosici che potrebbero mascherare l’interessamento del nervo acustico. L’effetto ototossico sulla branca uditiva dell’VIII paio non è frequente e normalmente preceduto da sintomi vestibolari. Esso compare soprattutto dopo terapie prolungate e si manifesta con una diminuzione progressiva dell’udito fino alla sordità completa. La perdita dell’udito, quando è grave, in genere è permanente.

È consigliabile pertanto eseguire durante la terapia periodici controlli neurologici e audiometrici. La comparsa di ronzii o di altri disturbi dell’udito può indicare la necessità di praticare subito i predetti controlli e talora di interrompere il trattamento.

Poichè la streptomicina può determinare blocco neuromuscoolare e paralisi respiratoria, particolare cautela richiede l’impiego del prodotto contemporaneamente o subito dopo la somministrazione di miorilassanti (succinilcolina, tubocurarine) e di anestetici generali.

È possibile con l’impiego della streptomicina la comparsa di segni di compromissione renale. I pazienti debbono essere quindi accuratamente controllati durante il trattamento per quanto riguarda la funzione renale.

Come succede con altri antibiotici, l’uso di streptomicina può portare a soprainfezioni da microrganismi resistenti, compresi i miceti.

La somministrazione endovenosa deve essere evitata in quanto non offre vantaggi rispetto a quella intramuscolare e può provocare reazioni di ipersensibilità.

Poiché sono stati osservati fenomeni di sensibilizzazione cutanea in coloro che maneggiano il farmaco, si raccomanda di evitare il diretto contatto con la sostanza.

Nei trattamenti prolungati è necessario praticare periodici controlli della funzionalità epatica e della crasi ematica.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco