Unidur: effetti collaterali e controindicazioni

Unidur: effetti collaterali e controindicazioni

Uni-dur (Teofillina Anidra) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Uni-Dur compresse a rilascio prolungato da 400 e 600 mg è indicato per la terapia e la prevenzione dei sintomi dell’asma e del broncospasmo reversibile associato a bronchiti croniche ed enfisema negli adulti e nei ragazzi oltre i 12 anni.

Come per gli altri prodotti a rilascio prolungato base di teofillina, Uni-Dur a rilascio prolungato compresse non è indicato nei pazienti con provato status asmatico o con episodi acuti di broncospasmo.

Uni-dur: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Uni-dur ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Uni-dur, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Uni-dur: controindicazioni

Uni-Dur è controindicato nei soggetti che abbiano dimostrato ipersensibilità ai suoi componenti. È anche controindicato in soggetti con ulcera peptica attiva ed in pazienti con epilessia non controllata.

Uni-Dur compresse a rilascio prolungato non deve essere somministrato in ragazzi di età inferiore ai 12 anni.

Uni-dur: effetti collaterali

Le più gravi reazioni avverse osservate con teofillina sono di solito correlate a livelli serici > 20 mcg/ml e possono essere evitate mediante il monitoraggio dei livelli serici e il controllo della tollerabilità. Tuttavia in certi pazienti possono verificarsi effetti collaterali già a concentrazioni seriche di 15 mcg/ml o meno.

Gli effetti collaterali sono riferibili principalmente a tre sistemi / apparati:

gastrointestinale (a causa della stimolazione da parte della teofillina della secrezione gastrica): vomito, anoressia, nausea e dispepsia, dolori epigastrici, diarrea, ematemesi;

cardiovascolare e respiratorio: ipo- e iper-tensione, palpitazioni, tachiaritmia, extrasistole, aritmia ventricolare, vampate di calore, difficoltà respiratoria e tachipnea; più frequentemente correlati a concentrazioni plasmatiche elevate (sovradosaggio);

nervoso centrale: agitazione, nervosismo, ansietà, insonnia, tremore, convulsioni, iperriflessia, contrazione muscolare e anche nausea e vomito.

È stata riportata raramente ipersensibilità alla teofillina (rash).

Negli studi con Uni-Dur le più comuni reazione avverse includono, con frequenza decrescente, cefalea, nausea ed insonnia. Effetti collaterali meno comuni includono dispepsia, tremore e vertigini. Molte delle reazioni avverse sono di gravità leggera-moderata. Le esperienze avverse più consistenti sono di solito dovute a sovradosaggio e possono essere evitate mediante un controllo dei livelli serici e della tollerabilità clinica.

Uni-dur: avvertenze per l’uso

I livelli serici di teofillina devono essere monitorati periodicamente per assicurare i benefici massimi senza rischio eccessivo.

Si può osservare una ridotta clearance della teofillina in pazienti con funzionalità renale o epatica alterata; in pazienti di età superiore ai 55 anni, in particolare maschi e con affezioni polmonari croniche; in pazienti con scompenso cardiaco di qualsiasi natura; in pazienti con febbre alta prolungata; in pazienti sottoposti a diete ricche di carboidrati; in pazienti in trattamento con alcuni farmaci (vedi punto "Interazioni"). In tali casi la dose dovrà essere aggiustata e il monitoraggio dei livelli serici di teofillina sarà appropriato per evitare reazioni avverse.

Usare con cautela in pazienti con ipertiroidismo, ipertensione, ipossiemia, in quelli con storia di ulcera peptica, (la teofillina può occasionalmente agire come irritante locale del tratto gastrointestinale), con storia di epilessia, nel caso di affezione ischemica, tachicardia o tachiaritmia.

Effetti collaterali gravi come aritmia ventricolare o convulsioni possono comparire come primo segno di tossicità, senza preventivo avvertimento.

Segni meno gravi di tossicità della teofillina (es. nausea e irrequietezza) possono verificarsi all’inizio della terapia, ma sono di solito transitori: segnali persistenti durante la terapia di mantenimento sono spesso associati a concentrazioni seriche superiori ai 20 mcg/ml, e necessitano di un aggiustamento della dose giornaliera.

Può verificarsi un effetto tossico da sovradosaggio a seguito di somministrazione contemporanea di altre formulazioni di teofillina, in particolare quando viene somministrata per via endovenosa nel trattamento di una crisi asmatica.

In pazienti che interrompono l’abitudine al fumo, somministrare con cautela a causa di un incremento clinicamente significativo delle concentrazioni seriche di teofillina.

Attenzione: il prodotto contiene saccarosio, di ciò bisognerà tener conto nel trattamento di pazienti diabetici e in quelli sottoposti a regimi dietetici ipocalorici.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco