Valdoxan: effetti collaterali e controindicazioni
Valdoxan 25 mg compresse rivestite con film (Agomelatina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Trattamento degli episodi di depressione maggiore. Valdoxan è indicato negli adulti.
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Valdoxan 25 mg compresse rivestite con film ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Valdoxan 25 mg compresse rivestite con film, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Valdoxan 25 mg compresse rivestite con film: controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Compromissione epatica (ad esempio, cirrosi o epatopatia in atto) (vedere paragrafì 4.2 e 4.4) o transaminasi che superano di 3 volte il limite superiore della norma (vedere paragrafì 4.2 e 4.4).
Valdoxan 25 mg compresse rivestite con film: effetti collaterali
Riassunto del profilo di sicurezza
Negli studi clinici, più di 8.000 pazienti depressi hanno ricevuto Valdoxan.
Le reazioni avverse sono state solitamente lievi o moderate e si sono verificate durante le prime due settimane di trattamento. Le reazioni avverse più comuni sono state mal di testa, nausea e capogiri. Queste reazioni avverse sono state solitamente transitorie e generalmente non hanno portato all’interruzione della terapia.
Tabella delle reazioni avverse
La seguente tabella riporta le reazioni avverse riscontrate negli studi clinici controllati con placebo e con controllo attivo.
Le reazioni avverse sono elencate di seguito usando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Le frequenze non sono state corrette per il placebo.
Classificazione sistemica organica | Frequenza | Termine di riferimento |
---|---|---|
Disturbi psichiatrici | Comune | Ansia |
Sogni anormali* | ||
Non comune | Pensieri o comportamenti suicidari (vedere paragrafo 4.4) | |
Agitazione e sintomi correlati* (come irritabilità e irrequietezza) | ||
Aggressività* | ||
Incubi* | ||
Mania/ipomania*. Questi sintomi possono essere imputabili anche alla patologia di base (vedere paragrafo 4.4). | ||
Stato confusionale* | ||
Raro | Allucinazioni* | |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | Mal di testa |
Comune | Capogiro | |
Sonnolenza | ||
Insonnia | ||
Non comune | Emicrania | |
Parestesia | ||
Sindrome delle gambe senza riposo* | ||
Raro | Acatisia | |
Patologie dell’occhio | Non comune | Visione offuscata |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Non comune | Tinnito* |
Patologie gastrointestinali | Comune | Nausea |
Diarrea | ||
Costipazione | ||
Dolore addominale | ||
Vomito* | ||
Patologie epatobiliari | Comune | Aumento di ALAT e/o ASAT (negli studi clinici è stato osservato un aumento >3 volte il limite superiore del range di normalità di ALAT e/o ASAT nel 1,2% dei pazienti trattati con agomelatina 25 mg/die e nel 2,6% dei pazienti trattati con agomelatina 50 mg/die versus lo 0,5% di quelli trattati con placebo). |
Non comune | Aumento delle gamma-glutamiltransferasi* (GGT) (>3 volte il limite superiore del range di normalità) | |
Raro | Epatite | |
Aumento della fosfatasi alcalina* (>3 volte il limite superiore del range di normalità) | ||
Compromissione epatica*(1) | ||
Ittero* | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Iperidrosi |
Eczema | ||
Prurito* | ||
Orticaria* | ||
Raro | Rash eritematoso | |
Edema facciale e angioedema* | ||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Comune | Dolore alla schiena |
Patologie renali e urinarie | Raro | Ritenzione urinaria |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | Affaticamento |
Esami diagnostici | Comune | Aumento di peso* |
Non comune | Diminuzione di peso* |
*Frequenza stimata sulla base degli studi clinici per gli eventi avversi riportati da segnalazioni spontanee
(1) sono stati riportati eccezionalmente alcuni casi con esito fatale o trapianto di fegato in pazienti con fattori di rischio epatico
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sito web: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili dell’Agenzia Italiana del Farmaco.
Valdoxan 25 mg compresse rivestite con film: avvertenze per l’uso
Monitoraggio della funzionalitĂ epatica
In pazienti trattati con Valdoxan sono stati riportati, nell’esperienza post-marketing, casi di danno epatico, inclusi insufficienza epatica (sono stati riportati eccezionalmente alcuni casi con esito fatale o trapianto di fegato in pazienti con fattori di rischio epatico) e aumenti degli enzimi epatici di 10 volte superiori al limite superiore di normalità , epatite e ittero (vedere paragrafo 4.8). La maggior parte di essi si sono verificati durante i primi mesi di trattamento. Il tipo di danno epatico è essenzialmente epatocellulare con transaminasi sieriche che solitamente ritornano a livelli normali a seguito della sospensione di Valdoxan.
Si deve prestare cautela prima di iniziare il trattamento e deve essere effettuata una stretta sorveglianza durante l’intero periodo di trattamento in tutti i pazienti, specialmente se sono presenti fattori di rischio di danno epatico o se sono somministrati contemporaneamente medicinali associati a rischio di danno epatico.
Prima di iniziare il trattamento
Nei pazienti con fattori di rischio di danno epatico come ad esempio:
obesitĂ /sovrappeso/steatosi epatica non alcolica, diabete
disturbo da consumo di alcol e/o notevole assunzione di alcolici
e nei pazienti che ricevono trattamenti concomitanti con medicinali associati al rischio di danno epatico il trattamento con Valdoxan deve essere prescritto solo dopo un’attenta valutazione dei benefici e dei rischi.
Test di funzionalitĂ epatica al basale devono essere effettuati in tutti i pazienti ed il trattamento non deve essere iniziato in pazienti con valori basali di ALT e/o AST > 3 volte il limite superiore della norma (vedere paragrafo 4.3).
Si deve usare cautela quando Valdoxan è somministrato a pazienti che presentano transaminasi elevate prima del trattamento (> del limite superiore del range normale e ? 3 volte il limite superiore del range normale).
Frequenza dei test di funzionalitĂ epatica
Prima dell’inizio del trattamento
e poi:
dopo circa 3 settimane
dopo circa 6 settimane (fine della fase acuta)
dopo circa 12 e 24 settimane (fine della fase di mantenimento)
e in seguito quando clinicamente indicato.
All’aumento del dosaggio, i test di funzionalitĂ epatica devono essere nuovamente eseguiti con la stessa frequenza dell’inizio del trattamento.
Il paziente che sviluppi un aumento delle transaminasi sieriche deve ripetere i test di funzionalitĂ epatica entro 48 ore.
Frequenza dei test di funzionalitĂ epatica
Prima dell’inizio del trattamento
e poi:
dopo circa 3 settimane
dopo circa 6 settimane (fine della fase acuta)
dopo circa 12 e 24 settimane (fine della fase di mantenimento)
e in seguito quando clinicamente indicato.
All’aumento del dosaggio, i test di funzionalitĂ epatica devono essere nuovamente eseguiti con la stessa frequenza dell’inizio del trattamento.
Il paziente che sviluppi un aumento delle transaminasi sieriche deve ripetere i test di funzionalitĂ epatica entro 48 ore.
Durante il periodo di trattamento
Il trattamento con Valdoxan deve essere interrotto immediatamente se:
il paziente sviluppa sintomi o segni di potenziale danno epatico (come ad esempio urine scure, feci di colore chiaro, ingiallimento della pelle / occhi, dolore nella regione superiore destra dell’addome, senso di prolungata e inspiegabile stanchezza di nuova insorgenza.
l’aumento delle transaminasi sieriche supera di 3 volte il limite superiore della norma. A seguito dell’interruzione della terapia con Valdoxan, i test di funzionalità epatica devono essere ripetuti fino a che i livelli di transaminasi sieriche rientrino nella norma.
Uso nella popolazione pediatrica
Valdoxan non è raccomandato nel trattamento della depressione in pazienti di etĂ inferiore ai 18 anni in quanto la sicurezza e l’efficacia di Valdoxan non sono state valutate in questo gruppo di etĂ . In studi clinici su bambini e adolescenti trattati con altri antidepressivi sono stati osservati piĂ¹ frequentemente rispetto a quelli trattati con placebo comportamenti suicidari (tentativo di suicidio e ideazione suicidaria), ed atteggiamento ostile (soprattutto comportamento aggressivo, oppositivo e ira) (vedere paragrafo 4.2).
Pazienti anziani
Non vi sono effetti documentati di agomelatina in pazienti di età ? 75 anni, pertanto agomelatina non deve essere utilizzata in pazienti appartenenti a questa fascia di età (vedere anche paragrafì 4.2 e 5.1).
Uso in pazienti anziani affetti da demenza
Valdoxan non deve essere usato per il trattamento di episodi di depressione maggiore in pazienti anziani affetti da demenza, poiché in questi pazienti la sicurezza e l’efficacia di Valdoxan non sono state valutate.
Disturbo bipolare/mania/ipomania
Valdoxan deve essere utilizzato con cautela in pazienti con una anamnesi di disturbo bipolare, mania o ipomania e deve essere interrotto se un paziente sviluppa sintomi maniacali (vedere paragrafo 4.8).
Suicidio/ideazione suicidaria
La depressione è associata ad aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (eventi correlati al suicidio). Tale rischio persiste fino a che non si verifica una remissione significativa.
PoichĂ© possono non verificarsi miglioramenti durante le prime settimane di trattamento o in quelle successive, i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. E’ esperienza clinica generale che il rischio di suicidio puĂ² aumentare nelle prime fasi del processo di guarigione.
Pazienti con anamnesi di eventi correlati al suicidio, o che manifestano un grado significativo di ideazione suicidaria prima dell’inizio del trattamento, sono noti per essere a rischio piĂ¹ elevato di ideazione suicidaria o tentativi di suicidio, e devono essere attentamente controllati durante il trattamento. Una metanalisi degli studi clinici condotti con medicinali antidepressivi in confronto con placebo nella terapia di disturbi psichiatrici, ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario nei pazienti di etĂ inferiore a 25 anni trattati con antidepressivi rispetto al placebo.
Il trattamento deve essere associato ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo cambiamenti di dose. I pazienti (e chi si prende cura di loro) devono essere avvertiti della necessitĂ di controllare qualsiasi peggioramento del quadro clinico, comportamenti o pensieri suicidari e insoliti cambiamenti nel comportamento e di consultare immediatamente un medico qualora questi sintomi si manifestino.
Intolleranza al lattosio
Valdoxan contiene lattosio. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, di deficienza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco