Vardamir Collirio: effetti collaterali

Vardamir Collirio: effetti collaterali

Vardamir collirio flacone (Tobramicina + Desametasone Sodio Fosfato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento delle infiammazioni oculari quando è necessario un corticosteroide e quando esista un’infezione oculare o il rischio di infezioni oculari negli adulti e nei bambini da due anni di età in poi.

Vardamir collirio flacone: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Vardamir collirio flacone ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Vardamir collirio flacone, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Vardamir collirio flacone: controindicazioni

IpersensibilitĂ  ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1

Cheratite epiteliale acuta da Herpes Simplex (cheratite dendritica)

Vaiolo vaccino, varicella o altre infezioni virali della cornea e della congiuntiva (eccetto cheratite da Herpes Zoster)

Micosi dell’occhio

Infezioni oculari da micobatteri (tubercolosi dell’occhio)

Ipertensione endoculare

Oftalmie purulente acute, congiuntiviti purulente e blefariti purulente ed erpetiche che possono essere mascherate o aggravate da corticosteroidi

Orzaiolo.

Vardamir collirio flacone: effetti collaterali

Negli studi clinici non sono stati riportati eventi avversi oftalmici gravi correlati alla somministrazione dell’associazione tobramicina e desametasone come collirio, sospensione e unguento oftalmico. Le reazioni avverse correlate con il trattamento riportate piĂ¹ frequentemente sono state dolore oculare, aumento della pressione intraoculare, irritazione dell’occhio e prurito oculare in meno dell’1% dei pazienti.

Le reazioni avverse riportate nella tabella sottostante sono classificate secondo la seguente convenzione: molto comune (?1/10), comune (?1/100,

<1/10), non comune (?1/1.000, <1/100), raro (?1/10.000, <1/1.000) molto raro (<1/10.000) o non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravitĂ . Le reazioni avverse sono state osservate nel corso di studi clinici e durante l’esperienza post- marketing con l’associazione tobramicina e desametasone come collirio, sospensione e unguento oftalmico.

Classificazione organi per sistemi e Termine Preferito MedDRA
Patologie del sistema nervoso Raro: disgeusia.
Non nota: cefalea.
Patologie dell’occhio Non comune: aumento della pressione intraoculare, dolore oculare, prurito oculare, fastidio oculare, irritazione dell’occhio.
Raro: cheratite, ipersensibilitĂ , visione offuscata, occhio secco, sensazione di corpo estraneo negli occhi, iperemia oculare.
Non nota: edema palpebrale,
midriasi, lacrimazione. aumento della
Patologie gastrointestinali Non nota: addominale nausea, fastidio
Patologie della cute e del sottocutaneo tessuto Non nota: rash, tumefazione del viso, prurito, eritema.

Descrizione degli eventi avversi evidenziati

L’uso topico oftalmico di steroidi puĂ² causare l’aumento della pressione intraoculare con danno del nervo ottico, riduzione dell’acuitĂ  visiva e difetti del campo visivo, e formazione di cataratta sub-capsulare (Vedere paragrafo 4.4). A causa della presenza dello steroide, nei disturbi che provocano assottigliamento della cornea o della sclera sussiste un maggiore rischio di perforazione, soprattutto dopo trattamento prolungato (Vedere paragrafo 4.4). In seguito all’uso di combinazioni contenenti steroidi e antimicrobici, si è verificato lo sviluppo di infezioni secondarie.

L’applicazione a lungo termine di steroidi puĂ² facilitare lo sviluppo di infezioni fungine della cornea. La possibilitĂ  di una invasione fungina deve essere presa in considerazione in ogni tipo di ulcerazione persistente della cornea quando sia stato effettuato un trattamento con steroidi. Si verificano inoltre infezioni oculari secondarie a seguito della soppressione della risposta dell’ospite (Vedere paragrafo 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Vardamir collirio flacone: avvertenze per l’uso

In alcuni pazienti puĂ² verificarsi sensibilizzazione agli antibiotici aminoglicosidici somministrati per via topica. Se durante l’uso del medicinale si sviluppa ipersensibilitĂ , il trattamento deve essere sospeso.

Si puĂ² verificare ipersensibilitĂ  crociata ad altri aminoglicosidi, pertanto deve essere presa in considerazione la possibilitĂ  che i pazienti sensibilizzati alla tobramicina somministrata per via topica possano

risultare sensibili anche ad altri aminoglicosidi somministrati per via topica e/o sistemica.

In pazienti trattati con terapia aminoglicosidica sistemica si sono verificate reazioni avverse gravi come neurotossicità, ototossicità e nefrotossicità. Sebbene tali effetti non siano stati riportati a seguito di uso topico oftalmico di tobramicina, si consiglia cautela quando è somministrata in concomitanza a terapia aminoglicosidica sistemica.

L’uso prolungato di corticosteroidi potrebbe causare ipertensione oculare e/o glaucoma con danno al nervo ottico, riduzione dell’acuitĂ  visiva e difetti del campo visivo, e formazione di cataratta sub-capsulare posteriore. Nei pazienti in terapia oftalmica prolungata con corticosteroidi, la pressione intraoculare deve essere controllata regolarmente e frequentemente. CiĂ² è particolarmente importante nei pazienti pediatrici trattati con prodotti contenenti desametasone, poichĂ© il rischio di ipertensione oculare indotta da steroidi puĂ² essere maggiore nei bambini al di sotto dei sei anni e puĂ² manifestarsi prima di quando si manifesta la risposta agli steroidi negli adulti. La frequenza e la durata del trattamento devono essere attentamente valutate, e la pressione intraoculare (IOP) deve essere monitorata dall’inizio del trattamento, considerando che il rischio di un aumento della IOP indotto da steroidi è maggiore e si manifesta piĂ¹ precocemente nei pazienti pediatrici.

L’uso prolungato dei corticosteroidi puĂ² inoltre ridurre la resistenza alle infezioni oculari e favorirne lo sviluppo, e mascherare i segni clinici di infezione, impedendo il riconoscimento dell’inefficacia dell’antibiotico. In pazienti con ulcera corneale persistente si deve sospettare una micosi. Se si verifica una micosi, la terapia con corticosteroidi deve essere interrotta.

Come con gli altri antibiotici, l’uso di tobramicina per via topica oculare (soprattutto in caso di terapia prolungata o ripetuta) puĂ² indurre una crescita anomala di organismi non sensibili, inclusi i funghi. Se si verifica una sovra infezione, è necessario instaurare una terapia adeguata.

E’ noto che nelle malattie che provocano assottigliamento della cornea o della sclera, con l’uso di corticosteroidi topici si puĂ² verificare perforazione.

I corticosteroidi per uso topico oftalmico possono rallentare la guarigione delle ferite della cornea.

Si raccomanda di non indossare lenti a contatto durante il trattamento di un’infiammazione o di un’infezione oculare.

– Inoltre, VARDAMIR collirio contiene benzalconio cloruro, che puĂ² causare irritazione dell’occhio e di cui è nota la capacitĂ  di decolorare le lenti a contatto morbide.

– Evitare il contatto con lenti a contatto morbide. Ai pazienti si deve dare istruzione di togliere le lenti a contatto prima dell’applicazione di VARDAMIR collirio e di attendere almeno 15 minuti dopo l’instillazione della dose prima di reinserirle.

Da usare sotto il diretto controllo del medico.

Solo per uso oftalmico.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco