Zostavax: effetti collaterali e controindicazioni

Zostavax: effetti collaterali e controindicazioni

Zostavax polvere e solvente sospensione iniettabile (Vaccino Herpes Zoster Vivo Attenuato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

ZOSTAVAX è indicato per la prevenzione dell’herpes zoster (“zoster” o fuoco di S. Antonio) e della nevralgia posterpetica (PHN, post-herpes neuralgia) associata all’herpes zoster.

ZOSTAVAX è indicato per l’immunizzazione di soggetti di età pari o superiore ai 50 anni.

Zostavax polvere e solvente sospensione iniettabile: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Zostavax polvere e solvente sospensione iniettabile ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Zostavax polvere e solvente sospensione iniettabile, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Zostavax polvere e solvente sospensione iniettabile: controindicazioni

Storia di ipersensibilità al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti oppure a tracce di residui (quali per esempio neomicina) (vedere paragrafì 4.4 e 6.1).

Stati di immunodeficienza primaria ed acquisita dovuti a condizioni quali: leucemia acuta e cronica; linfoma; altre patologie che coinvolgono il midollo osseo o il sistema linfatico; immunosoppressione dovuta ad HIV/AIDS (vedere paragrafì 4.8 e 5.1); immunodeficienza cellulare.

Terapia immunosoppressiva (inclusi corticosteroidi ad alto dosaggio); tuttavia, l’uso di ZOSTAVAX non è controindicato negli individui che sono in trattamento con corticosteroidi per uso topico/inalatorio o corticosteroidi sistemici a basso dosaggio o in pazienti che stiano ricevendo corticosteroidi come terapia sostitutiva, per esempio per insufficienza surrenale (vedere paragrafì 4.8 e 5.1).

Tubercolosi attiva non trattata.

Gravidanza. Inoltre, la gravidanza deve essere evitata nel primo mese successivo alla vaccinazione (paragrafo vedere paragrafo 4.6).

Zostavax polvere e solvente sospensione iniettabile: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Negli studi clinici, la sicurezza generale è stata valutata in più di 57.000 adulti vaccinati con ZOSTAVAX.

Shingles prevention study (SPS) in soggetti di età pari o superiore a 60 anni

Nel più grande di questi studi, lo Shingles Prevention Study (SPS), 38.546 soggetti hanno ricevuto una singola dose della formulazione congelata di ZOSTAVAX (n=19.270) o altrimenti di placebo (n=19.276) e sono stati monitorati per la sicurezza, per tutta la durata dello studio. Nel corso dello studio, sono stati riportati effetti indesiderati gravi correlati all’uso del vaccino in 2 soggetti vaccinati con ZOSTAVAX (esacerbazione dell’asma e polimialgia reumatica) ed in 3 soggetti che avevano ricevuto il placebo (sindrome di Goodpasture, reazione anafilattica e polimialgia reumatica).

Nel substudio di Monitoraggio degli Eventi Avversi, ad un sottogruppo di individui facenti parte dello studio SPS (n= 3.345 riceventi ZOSTAVAX e n= 3.271 riceventi il placebo) è stato consegnato un libretto di vaccinazione per registrare gli eventi avversi che si possono manifestare tra il giorno 0 ed il giorno 42 successivi alla vaccinazione, in aggiunta al monitoraggio di routine per la sicurezza che è stato effettuato per tutta la durata dello studio.

Le reazioni avverse sistemiche ed al sito di iniezione correlate all’uso del vaccino, riportate con una frequenza significativamente maggiore in coloro che avevano ricevuto il vaccino rispetto a coloro che avevano ricevuto il placebo nel substudio di Monitoraggio degli Eventi Avversi, sono elencate nella Tabella 1. La maggior parte di queste reazioni avverse sono state riportate come lievi per intensità. La Tabella 1 include eventi avversi ulteriori che sono stati segnalati spontaneamente mediante la sorveglianza post-marketing.

L’incidenza complessiva di reazioni avverse al sito di iniezione correlate al vaccino, è stata significativamente superiore nei soggetti vaccinati con ZOSTAVAX rispetto ai soggetti che hanno ricevuto il placebo (48% per ZOSTAVAX e 17% per il placebo).

La restante parte dei soggetti dello studio SPS è stata sottoposta al monitoraggio di routine per la sicurezza, ma non ha ricevuto il libretto di vaccinazione. La tipologia degli effetti indesiderati riportata in questi pazienti è stata generalmente simile a quella del sottogruppo di pazienti del substudio di Monitoraggio degli Eventi Avversi.

Nei 42 giorni post-vaccinazione del periodo di monitoraggio nello studio SPS, il numero di casi di

rash herpes zoster-simile riportato tra tutti i soggetti è risultato essere piccolo (17 per ZOSTAVAX, 36 per il placebo; p=0,009). Di questi 53 casi di rash herpes zoster-simile, 41 hanno avuto campioni che sono risultati essere disponibili e adeguati per poter effettuare il test della PCR. Il ceppo selvaggio di Varicella Zoster Virus è stato rilevato in 25 di questi campioni (5 per ZOSTAVAX, 20 per il

placebo). Il ceppo di Varicella Zoster Virus Oka/Merck non è stato trovato in alcuno di questi campioni.

Negli stessi 42 giorni post-vaccinazione del periodo di monitoraggio nello studio SPS, il numero (n=59) di casi di rash varicella-simile riportati, è stato ugualmente esiguo. Di questi casi di rash varicella-simile, 10 campioni sono risultati disponibili ed adeguati per poter effettuare il test di PCR. Il VZV non è stato trovato in nessuno di questi campioni.

Studio ZEST (ZOSTAVAX Efficacy and Safety Trial) in soggetti di età compresa tra 50 e 59 anni Nello studio ZEST, i soggetti hanno ricevuto una singola dose di ZOSTAVAX (n=11.184) o di placebo (n=11.212) e sono stati monitorati rispetto al profilo di sicurezza per la durata dello studio. Durante lo studio è stata riportata una reazione avversa seria correlata al vaccino in 1 soggetto vaccinato con ZOSTAVAX (reazione anafilattica).

Tutti i soggetti vaccinati hanno ricevuto una vaccination report card (VRC) su cui registrare gli eventi avversi verificatisi dal giorno 1 al giorno 42 in seguito alla vaccinazione, oltre ad essere sottoposti ad un monitoraggio di routine rispetto al profilo di sicurezza del vaccino durante lo studio.

Le reazioni avverse al sito di iniezione e sistemiche correlate al vaccino riportate durante lo studio ZEST sono presentate in Tabella 1. La Tabella 1 include anche eventi avversi aggiuntivi che sono stati riportati spontaneamente durante la sorveglianza post-marketing.

L’incidenza complessiva di eventi avversi al sito d’iniezione correlati al vaccino è stata significativamente maggiore per i soggetti vaccinati con ZOSTAVAX rispetto ai soggetti che hanno ricevuto il placebo (63,9% per ZOSTAVAX e 14,4% per il placebo). La maggior parte di questi eventi avversi è stata riportata come di lieve entità.

Nello studio ZEST, entro il periodo di 42 giorni successivi alla vaccinazione, 34 soggetti (19 per ZOSTAVAX e 15 per il placebo) hanno riportato l’insorgenza di rash herpes zoster-simile non al sito d’iniezione. Su 24 campioni, adeguati per essere testati con la Reazione a Catena della Polimerasi

(PCR), il virus Varicella Zoster Virus di tipo selvaggio è stato rinvenuto in 10 campioni (3 nel gruppo ZOSTAVAX, 7 nel gruppo placebo). Il ceppo di Varicella Zoster Virus Oka/Merck non è stato rinvenuto in alcuno di questi campioni.

Nello studio ZEST, entro il periodo di 42 giorni successivi alla vaccinazione, rash varicella-simili sono stati riportati da 124 soggetti (69 per ZOSTAVAX e 55 per il placebo). Di 23 campioni disponibili e adeguati per il test PCR, il Varicella Zoster Virus è stato rinvenuto in un campione, proveniente dal gruppo di soggetti che aveva ricevuto ZOSTAVAX; tuttavia, il ceppo virale (tipo selvaggio o ceppo Oka/Merck) non si è potuto determinare.

Altri studi Adulti sani

In altri studi clinici effettuati a supporto dell’autorizzazione all’immissione in commercio iniziale riferita alla formulazione congelata di ZOSTAVAX, la frequenza riportata di rash herpes zoster-simile e varicella-simile non al sito di iniezione nei 42 giorni post-vaccinazione è stata anche bassa sia tra coloro che avevano ricevuto il vaccino contro lo zoster che tra coloro che avevano ricevuto il placebo. Dei 17 casi riportati di rash herpes zoster-simile e varicella-simile, non al sito di iniezione, 10 campioni sono risultati disponibili ed adeguati per effettuare il test della PCR. Il ceppo Oka/Merck è stato identificato attraverso l’analisi in PCR di campioni ottenuti dalle lesioni di soli due soggetti che hanno manifestato rash varicella-simile (insorgenza al giorno 8 e 17).

In altri studi clinici che hanno valutato ZOSTAVAX in soggetti di età pari o superiore ai 50 anni, incluso uno studio relativo alla somministrazione concomitante con il vaccino influenzale inattivato, il profilo di sicurezza è stato generalmente simile a quello osservato nel Substudio di Monitoraggio degli Eventi Avversi dello studio SPS. Tuttavia, in questi studi è stata riportata una frequenza maggiore di eventi avversi al sito di iniezione di intensità lieve-moderata nei soggetti di 50-59 anni di età rispetto

ai soggetti di età pari o superiore ai 60 anni (vedere paragrafo 5.1).

I risultati di uno studio clinico (n=368) hanno dimostrato che l’attuale formulazione refrigerata è generalmente ben tollerata con un profilo di sicurezza comparabile a quello della formulazione congelata.

In uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco, placebo-controllato, in cui ZOSTAVAX è stato somministrato a 100 soggetti di età pari o superiore a 50 anni, con un’anamnesi di herpes zoster (HZ) prima della vaccinazione, il profilo di sicurezza è stato essenzialmente simile a quello osservato nel substudio di Monitoraggio degli Eventi Avversi dello studio SPS.

Sulla base dei dati limitati ottenuti in 2 studi clinici che hanno coinvolto soggetti VZV-sieronegativi o debolmente sieropositivi (27 soggetti di età pari o superiore a 30 anni che hanno ricevuto il vaccino dello zoster vivo attenuato), le reazioni avverse sistemiche ed al sito di iniezione sono risultate generalmente simili a quelle riportate da altri soggetti che hanno ricevuto ZOSTAVAX nel corso degli studi clinici, con 2 soggetti su 27 che hanno manifestato la febbre. Nessun soggetto ha riportato rash varicella-simile o herpes zoster-simile. Non sono stati riportati effetti indesiderati gravi correlati all’uso del vaccino.

Adulti sotto terapia corticosteroidea cronica/di mantenimento

In uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco, placebo-controllato, ZOSTAVAX è stato somministrato a 206 soggetti di età pari o superiore a 60 anni che stavano assumendo una terapia corticosteroidea cronica/di mantenimento per via sistemica ad una dose equivalente giornaliera di 5-20 mg di prednisone per almeno 2 settimane prima dell’arruolamento, ed a 6 settimane o più dopo la vaccinazione, per valutare l’immunogenicità ed il profilo di sicurezza di ZOSTAVAX. Gli eventi avversi sono stati monitorati fino al Giorno 42 dopo la vaccinazione e gli eventi avversi gravi sono stati monitorati nel corso dell’intero periodo dello studio (ossia sino al Giorno 180). In questo studio clinico il profilo di sicurezza è stato generalmente paragonabile a quello osservato nel substudio di Monitoraggio degli Eventi Avversi dello studio SPS (vedere paragrafo 4.3 Controìndìcazìonì relatìve aì cortìcosteroìdì).

Adulti con infezione da HIV con funzione immunitaria conservata

In uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco, placebo-controllato, ZOSTAVAX è stato somministrato ad adulti con infezione da HIV (di età pari o superiore a 18 anni) (vedere paragrafo 5.1). 286 soggetti hanno ricevuto due dosi e 9 soggetti hanno ricevuto solamente una dose. Gli eventi avversi sono stati monitorati fino al Giorno 42 dopo la vaccinazione e gli eventi avversi gravi sono stati monitorati nel corso dell’intero periodo dello studio (ossia sino al Giorno 180). Un caso grave di rash maculo-papulare correlato al vaccino è stato riportato al Giorno 4 successivo alla Dose 1 di ZOSTAVAX. Il profilo di sicurezza è stato in generale simile a quello osservato nel substudio di Monitoraggio degli Eventi Avversi dello studio SPS (vedere paragrafo 4.3 ìn merìto all’ìmmunosoppressìone dovuta a HIV/AIDS).

Tabella riassuntiva degli eventi avversi

La Tabella 1 presenta le reazioni avverse sistemiche ed al sito di iniezione correlate all’uso del vaccino che sono state riportate con una frequenza significativamente maggiore nel Substudio di Monitoraggio degli Eventi Avversi.

Le reazioni sono state raggruppate per frequenza in accordo alla seguente convenzione: [Molto comune (?1/10);

Comune (?1/100, <1/10);

Non comune (?1/1.000, <1/100); Raro (?1/10.000, <1/1.000);

Molto raro (<1/10.000)]

La Tabella 1 include anche eventi avversi ulteriori che sono stati segnalati spontaneamente mediante la sorveglianza post-marketing. Poichè questi eventi sono stati segnalati volontariamente da una popolazione di dimensione non certa, non è sempre possibile stimare in modo attendibile la loro frequenza o stabilire una relazione causale con l’uso del vaccino. Di conseguenza, la frequenza di questi eventi avversi è indicata come “non nota”.

Tabella 1

Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse Frequenza
Infezioni ed infestazioni Varicella Molto raro
Herpes zoster (ceppo vaccinico) Molto raro¹
Patologie del sistema emolinfopoietico Linfoadenopatia (cervicale, ascellare) Non nota**
Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilità che comprendono reazioni anafilattiche Non nota**
Patologie del sistema nervoso Cefalea Comune
Patologie gastrointestinali Nausea Non nota**
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash Non nota**
Patologie del tessuto muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Artralgia, Mialgia Non Nota**
Dolore alle estremità Comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Eritema†*, Dolore/dolorabilità †*, Gonfiore†*, Prurito† Molto comune
Ecchimosi†, Calore†, Indurimento† Comune
Rash †, Orticaria †, Piressia Non nota**

* Molte reazioni avverse sono state sollecitate ( entro 5 giorni dalla vaccinazione).

** Eventi avversi post-marketing (la frequenza non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili).

† Reazioni avverse al sito di iniezione

1

Questa reazione avversa è stata identificata attraverso la sorveglianza post-marketing ma non è stata osservata durante il programma di sviluppo clinico. La categoria di frequenza è stata stimata da un

calcolo statistico basato su zero casi osservati sul numero totale di pazienti che hanno ricevuto Zostavax nel programma di sviluppo clinico (n > 57.000).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Zostavax polvere e solvente sospensione iniettabile: avvertenze per l’uso

Un adeguato trattamento e supervisione medica devono essere sempre prontamente disponibili in caso di una rara reazione anafilattica/anafilattoide successiva alla somministrazione del vaccino, poiché vi è la possibilità di reazioni di ipersensibilità, non solo ai principi attivi, ma anche agli eccipienti ed alle tracce di residui (per esempio la neomicina) presenti nel vaccino (vedere paragrafì 4.3, 4.8 e 6.1).

L’allergia alla neomicina generalmente si manifesta come dermatite da contatto. Tuttavia, un’anamnesi di dermatite da contatto dovuta alla neomicina non è una controindicazione alla vaccinazione con vaccini a virus vivo.

ZOSTAVAX non è indicato per il trattamento dello zoster o della nevralgia post-erpetica (PHN). In presenza di febbre valutare la possibilità di posticipare la vaccinazione.

Come per tutti i vaccini, la vaccinazione con ZOSTAVAX potrebbe non proteggere completamente tutti coloro che ricevono il vaccino. Vedere paragrafo 5.1.

La sicurezza e l’efficacia di ZOSTAVAX non sono state determinate negli adulti infettati da HIV con

o senza evidenza di immunosoppressione (vedere paragrafo 4.3), tuttavia è stato completato uno studio di fase II di sicurezza ed immunogenicità in soggetti con infezione da HIV con funzione immunitaria conservata (conta delle cellule T CD4+ ? 200 cellule/?L) (vedere paragrafì 4.8 e 5.1).

Trasmissione

Negli studi clinici con ZOSTAVAX, non è stata riportata trasmissione del virus vaccinico. Tuttavia, l’esperienza post-marketing con i vaccini della varicella suggerisce che la trasmissione del virus vaccinico può avvenire raramente tra soggetti vaccinati che sviluppano un rash varicella-simile ed i soggetti suscettibili (per esempio, al nipote lattante suscettibile all’infezione da varicella). E’ stata inoltre riportata la trasmissione del virus vaccinico da parte di coloro che hanno ricevuto il vaccino della varicella senza aver sviluppato un rash varicella-simile. Ciò costituisce un rischio teorico nella vaccinazione con ZOSTAVAX. Il rischio di trasmettere il virus vaccinico attenuato da un soggetto vaccinato ad un individuo suscettibile deve essere valutato rispetto al rischio di sviluppare l’herpes

zoster naturale e di trasmettere potenzialmente il ceppo selvaggio di Varicella Zoster Virus (VZV) ad un individuo suscettibile.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco