Annova: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Annova (Colecalciferolo): sicurezza e modo d’azione

Annova (Colecalciferolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento della carenza di vitamina D (valori sierici di 25(OH)D < 25 nmol/l)

Prevenzione della carenza di vitamina D pazienti ad alto rischio

ANNOVA è indicato negli adulti, negli anziani e negli adolescenti.

Annova: come funziona?

Ma come funziona Annova? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Annova

Categoria farmacoterapeutica: Vitamina D e analoghi, colecalciferolo, codice ATC: A11CC05

Meccanismo d’azione

La vitamina D aumenta l’assorbimento intestinale di calcio, aumenta il riassorbimento del calcio nei reni e nella formazione dell’osso, e riduce i livelli di ormone paratiroideo (PTH). I recettori della vitamina D sono presenti in diversi altri tessuti oltre allo scheletro, di conseguenza la vitamina D ha diversi effetti in vari processi fisiologici. Per quanto riguarda i suoi effetti biologici cellulari, sono disponibili dati di studi relativi all’azione autocrina/paracrina sulla crescita e sul controllo della differenziazione delle cellule emopoietiche e immunitarie, cutanee, scheletriche e muscolari lisce, così come sulle cellule encefaliche, epatiche e di alcuni organi endocrini.

Dosaggi inferiori alla dose di 800 UI precedentemente raccomandata sono sufficienti al mantenimento di una supplementazione ideale di vitamina D ma non sufficienti al trattamento della carenza di vitamina D. La supplementazione di vitamina D richiesta nel trattamento dell’osteoporosi dovrebbe essere distinta dal trattamento della carenza di vitamina D e dalle dosi terapeutiche della vitamina D in monoterapia.

La somministrazione in una singola dose settimanale/mensile della dose totale settimanale/mensile produce lo stesso effetto della somministrazione giornaliera per via dei parametri farmacocinetici della vitamina D (vedere paragrafo 5.2). Tuttavia, la maggior parte dell’esperienza proveniente da studi randomizzati controllati deriva da somministrazioni giornaliere.

Somministrazioni giornaliere di 200 UI e di 400 UI di vitamina D hanno incrementato il contenuto minerale del femore rispettivamente del 14.3% e del 17.2% in uno studio randomizzato in doppio cieco della durata di 1 anno eseguito su 228 ragazze adolescenti. La somministrazione di 400 UI ha inoltre significativamente aumentato il contenuto minerale del rachide. Allo stesso tempo, il livello sierico di 25(OH)D è risultato incrementato del 5.7±15.7 nM e del 12.4±13.7 nM nei gruppi che assumevano dosi di 200 UI e 400 UI mentre risultava ridotto del 6.7±11.3 nM nel gruppo placebo.

La vitamina D, tramite il suo effetto di incremento dell’assorbimento del calcio, potenzia molto efficacemente l’azione di riduzione del riassorbimento osseo del calcio. In uno studio su 148 donne anziane, in post-menopausa, la somministrazione concomitante di 800 UI di vitamina D (colecalciferolo) e di 1200 mg di calcio ha prodotto un incremento del 72% nei livelli di 25(OH)D ed un decremento del 17% nei livelli di PTH in confronto alla supplementazione con solo calcio.

Uno studio clinico eseguito su pazienti carenti di vitamina D trattati in ospedale ha mostrato come la supplementazione giornaliera con 100 mg di calcio e 800 UI di vitamina D per un periodo di 6 mesi ha normalizzato i livelli plasmatici del metabolita 25-idrossilato della vitamina D, mitigato l’iperparatiroidismo secondario e ridotto i livelli di fosfatasi alcalina.

In caso di debolezza muscolare o riduzione della massa muscolare (ad esempio nel caso degli anziani o dei pazienti infartuati), la supplementazione di vitamina D con una dose di 800 UI (o superiore) ha un effetto chiaramente dimostrato sulla forza muscolare: riduce il numero delle cadute e ha un’azione benefica sulla massa muscolare.

In un altro studio clinico i risultati hanno dimostrato che la somministrazione concomitante di vitamina D e calcio citrato riduce il rischio di cadute dovute a debolezza muscolare negli anziani. In uno studio in doppio cieco durato 3 anni controllato con placebo, eseguito con la partecipazione di 445 pazienti di età superiore a 65 anni, i partecipanti hanno ricevuto calcio citrato malato corrispondente a 700 UI di vitamina D al giorno e 500 mg di calcio elementare al giorno con l’effetto di un calo significativo (46%) del rischio di cadute nelle donne trattate (OR 0,54; 95% IC, 0,30-0,97).


Annova: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Annova, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Annova

Assorbimento

La vitamina liposolubile D3 è assorbita attraverso l’intestino tenue in presenza di acidi biliari con l’aiuto di micelle e passa nel sangue attraverso la circolazione linfatica.

Distribuzione

Successivamente all’assorbimento, la vitamina D3 entra nel sangue incorporata nei chilomicroni. La vitamina D3 si distribuisce rapidamente, per la maggior parte al fegato dove viene metabolizzata a 25- idrossivitamina D3, la principale forma di immagazzinamento. Quantità inferiori si dis tribuiscono al tessuto adiposo e a quello muscolare e vengono immagazzinate come vitamina D3 in questi siti per un successivo rilascio in circolo. La vitamina D3 circolante è legata alle proteine leganti della vitamina D.

Biotrasformazione

La vitamina D3 è rapidamente metabolizzata per idrossilazione a 25- idrossivitamina D3 nel fegato, e successivamente metabolizzata a 1,25- diidrossivitamina D3, che rappresenta la forma biologicamente attiva, nei reni. Una ulteriore idrossilazione avviene prima dell’eliminazione. Una piccola percentuale di vitamina D3 subisce glucuronidazione prima dell’eliminazione.

Eliminazione

La vitamina D e I suoi metaboliti sono escreti attraverso le feci e le urine.


Annova: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Annova agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Annova è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Annova: dati sulla sicurezza

Studi pre-clinici condotti in varie specie animali hanno dimostrato che gli effetti tossici compaiono negli animali a dosi molto superiori a quelle richieste per l’utilizzo terapeutico negli esseri umani.

In studi di tossicità a dosi ripetute, gli effetti più comunemente riportati sono stati aumento della calciuria e riduzione di fosfaturia e proteinuria. L’ipercalcemia è stata riportata ad alte dosi. In condizioni di prolungata ipercalcemia, le alterazioni istologiche (calcificazioni) sono state più frequentemente a carico di reni, cuore, aorta, testicoli, timo e mucosa intestinale.

Il colecalciferolo (vitamina D3) ha mostrato di essere teratogeno negli animali ad alte dosi.

A dosi equivalenti a quelle usate per scopi terapeutici, il colecalciferolo (vitamina D3) non ha alcuna azione teratogena.

Il colecalciferolo (vitamina D3) non ha potenziale attività mutagena o cancerogena.

Microcefalia, malformazioni cardiache e anomalie scheletriche sono state osservate nella prole. La prole di coniglie gravide trattate con alte dosi di vitamina D mostrava lesioni anatomicamente simili alla stenosi aortica sopravalvolare e la prole che non mostrava queste alterazioni mostrava vasculo-tossicità simile a quella riscontrata negli adulti a seguito di tossicità acuta da vitamina D. Il colecalciferolo è anche feto-tossico nei topi risultando in prole di numero e dimensioni ridotte da femmine di topo gravide trattate con dosaggi medi ed elevati di vitamina D.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Annova: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Annova

Annova: interazioni

L’utilizzo concomitante di prodotti contenenti calcio assunti in alte dosi può aumentare il rischio di ipercalcemia. I diuretici tiazidici riducono l’escrezione di calcio con le urine. È necessario un monitoraggio regolare dei livelli sierici di calcio in caso di uso concomitante di diuretici tiazidici o prodotti contenenti calcio assunti in alte dosi a causa dell’aumentato rischio di ipercalcemia.

Gli effetti della digitale e degli altri glicosidi cardiaci possono essere accentuati dalla somministrazione orale di calcio in combinazione con vitamina D. È necessaria una stretta supervisione medica e, se necessario, il monitoraggio dell’ECG e del calcio.

I corticosteroidi sistemici inibiscono l’assorbimento del calcio. L’utilizzo prolungato di corticosteroidi può neutralizzare l’effetto della vitamina D.

Il ketoconazolo può inibire gli enzimi sia sintetici che catabolici della vitamina D. Sono state osservate riduzioni delle concentrazioni sieriche endogene di vitamina D a seguito di somministrazione a volontari sani di sesso maschile di ketoconazolo a dosi comprese fra 300 mg al giorno e 1.200 mg al giorno. Tuttavia, non sono stati eseguiti studi di interazione in vivo fra ketoconazolo e vitamina D.

La rifampicina può ridurre l’efficacia del colecalciferolo a causa dell’induzione di enzimi epatici.

L’isoniazide può ridurre l’efficacia del colecalciferolo a causa dell’inibizione dell’attivazione metabolica del colecalciferolo.

L’agente citotossico actinomicina e gli agenti antimicotici imidazolici interferiscono con l’attività della vitamina D inibendo la conversione della 25-idrossivitamina D in 1,25-diidrossivitamina D da parte dell’enzima renale, 25-idrossivitamina D-1-idrossilasi.

Prodotti contenenti magnesio (come gli antiacidi) dovrebbero essere evitati durante il trattamento con vitamina D per via del rischio di ipermagnesemia.

Gli anticonvulsanti, l’idantoina, i barbiturici o il primidone possono ridurre l’effetto della vitamina D a causa dell’attivazione del sistema enzimatico microsomiale.

Il trattamento simultaneo con resine a scambio ionico (ad esempio colestiramina), o lassativi (come l’olio di vaselina) può ridurre l’assorbimento della vitamina D.

Il trattamento con orlistat può ridurre l’assorbimento delle vitamine liposolubili inclusa la vitamina D3.

I prodotti contenenti fosforo utilizzati in alte dosi, somministrati in concomitanza possono aumentare il rischio di iperfosfatemia.


Annova: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Annova: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non è disponibile alcun dato relativo ad un effetto negativo del prodotto sulla capacità di guidare e utilizzare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco