Artaxan: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Artaxan (Nabumetone): sicurezza e modo d’azione

Artaxan (Nabumetone) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Artrite reumatoide, osteoartrosi, spondilite anchilosante, artropatia gottosa, reumatismo extraarticolare.

Affezioni periarticolari, come: borsiti, tendiniti, sinoviti e tenosinoviti, periartrite scapolomerale.

Processi infiammatori acuti inclusi quelli muscolo-scheletrici, lesioni da sport.

Artaxan: come funziona?

Ma come funziona Artaxan? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Artaxan

Categoria farmacoterapeutica: Antiinfiammatorio ed antireumatico non steroideo. Codice ATC: M01AX01

ARTAXAN e’ un antiinfiammatorio non steroideo, con attivita’ analgesica ed antipiretica. Il nabumetone, e’ un composto neutro privo di radicali acidi, che viene metabolizzato a livello epatico dopo assorbimento intestinale. Negli studi farmacologici si e’ dimostrato che l’azione del nabumetone si estrinseca per mezzo del suo principale metabolita, sia nell’animale che nell’uomo: l’acido 6-metossi-2-naftilacetico (6-MNA).

Come per altri FANS , il suo meccanismo d’azione non è stato completamente chiarito, tuttavia alcune attività che potrebbero essere coinvolte sono state studiate in vitro. Queste includono la capacità di:

inibire la sintesi delle prostaglandine, attraverso l’inibizione preferenziale della cicloossigenasi-2 (COX-2), in tessuti sinoviali/fluidi e altri essudati infiammatori;

inibire l’attivita’ dei radicali liberi nei siti di infiammazione;

inibire la produzione del metabolita acido arachidonico (catalizzata da lipoossigenasi);

inibire l’attività dei leucociti.

Altre caratteristiche di nabumetone includono:

non significativa riduzione dell’aggregazione piastrinica indotta da collagene;

nessun effetto in vivo sul tempo di sanguinamento o parametri della coagulazione;

nessun circolo enteroepatico del metabolita 6-MNA;

nessuna inibizione della sintesi renale delle prostaglandine;

solo una lieve inibizione della sintesi delle prostacicline vascolari.


Artaxan: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Artaxan, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Artaxan

Gli studi di farmacocinetica, eseguiti nell’animale e nell’uomo, hanno confermato che ARTAXAN supera intatto lo stomaco, viene assorbito a livello intestinale e metabolizzato a livello epatico. Il suo principale metabolita, l’acido 6-metossi-2-naftilacetico, dopo somministrazione orale, raggiunge e mantiene per molte ore concentrazioni attive a livello ematico.

L’acido 6-metossi-2-naftilacetico viene poi escreto nelle urine come derivato glucuronato.

Il metabolita attivo, l’acido 6-metossi-2-naftilacetico, a causa di un elevato legame con le proteine, non è dializzabile.

Gli studi condotti con la tecnica dei radiotraccianti, hanno dimostrato che l’80% della radioattivita’ viene escreta nelle urine e il 10% nelle feci, a conferma del buon assorbimento.

Sia l’acido 6-metossi-2-naftilacetico che il suo glucuronide hanno una emivita di circa 1 giorno.

Non e’ stato evidenziato accumulo, anche dopo somministrazioni ripetute e la biodisponibilita’ non e’ influenzata dal cibo.

Insufficienza renale. Le concentrazioni plasmatiche, alle condizioni di equilibrio, non sono influenzate dall’emodialisi o da disfunzione renale, sebbene il volume di distribuzione aumenti e il tasso di assorbimento ed eliminazione diminuiscano a causa del deterioramento della funzionalita’ renale.

Insufficienza epatica. In uno studio con trattamento singolo, la conversione al metabolita attivo era ridotta (la concentrazione media era inferiore del 46%) in pazienti con lieve/moderata insufficienza epatica rispetto a pazienti normali. In pazienti con cirrosi severa, il tempo necessario per il raggiungimento del picco di concentrazione plasmatica era prolungato e la biodisponibilità ridotta. Non sono disponibili dati con trattamenti ripetuti.

Anziani.

Le concentrazioni plasmatiche, alle condizioni di equilibrio, sono generalmente più elevate di quelle osservate in soggetti giovani. Tuttavia l’incidenza di effetti collaterali è del tutto sovrapponibile. Tale dato viene confermato dal fatto che l’aumento della dose di nabumetone da 1 g a 2 g al giorno non comporta un aumento clinicamente rilevante dell’incidenza degli effetti collaterali.


Artaxan: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Artaxan agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Artaxan è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Artaxan: dati sulla sicurezza

Gli studi tossicologici, condotti su diverse specie animali (topo, ratto, cane e scimmia), hanno evidenziato la buona tollerabilita’ di ARTAXAN dopo somministrazione orale sia acuta che cronica. La DL50 os nel topo e’ risultata superiore a 5 g/kg e nel ratto compresa fra 2 e 5 g/kg.

Negli studi di mutagenesi e di carcinogenesi, il nabumetone non ha evidenziato ne’ potere mutageno ne’ carcinogeno.

Gli studi specifici effettuati sul ratto sono stati indicativi di una buona tollerabilita’ gastrica ed in seguito gli studi di farmacologia clinica hanno confermato una bassa incidenza di microemorragie e di effetti lesivi a livello gastroenterico quando ARTAXAN e’ impiegato a dosi terapeutiche.

Non vi sono ulteriori informazioni su dati preclinici oltre a quelle già riportate in altre parti di questo Riassunto delle caratteristiche del Prodotto (vedì sezìone 4.6).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Artaxan: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Artaxan

Artaxan: interazioni

Poichè nabumetone si lega alle proteine plasmatiche, si deve usare cautela quando il farmaco viene somministrato a pazienti che ricevono una terapia concomitante a base di farmaci ad alto legame proteico come: sulfaniluree, sulfonamidi, derivati sulfamidici in genere, idantoina.

Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedì sezìone 4.4).

Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedì sezìone 4.4).

Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedì sezìone 4.4)

Somministrazione concomitante di paracetamolo, aspirina, cimetidina e antiacidi contenenti alluminio non hanno un significativo effetto sul metabolismo e la biodisponibilità di nabumetone.

Va evitata l’associazione con altri farmaci antiinfiammatori non steroidei.

Come con altri antiinfiammatori non steroidei, anche se non sono disponibili esperienze al riguardo, il nabumetone potrebbe elevare i livelli ematici di glucosidi cardioattivi, di sali di litio e metotrexato. Se usato contemporaneamente a diuretici risparmiatori di potassio, il nabumetone potrebbe dar luogo ad iperkaliemia.

Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II: i FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare ad un ulteriore deterioramento della funzionalità renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono Artaxan in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani.

I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante.


Artaxan: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Artaxan: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

I pazienti dovrebbero essere avvertiti della possibile insorgenza di confusione mentale, vertigini o sonnolenza durante la terapia ed in tali evenienze dovrebbero evitare l’uso di motoveicoli ed attività che richiedono particolare attenzione.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco