Bradimox: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Ximex (Amoxicillina Triidrato): sicurezza e modo d’azione

Ximex (Amoxicillina Triidrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Infezioni causate da germi sensibili alla amoxicillina come ad esempio:

infezioni delle vie respiratore;

infezioni dell’apparato gastroenterico;

infezioni della pelle e dei tessuti molli;

infezioni dell’apparato urogenitale;

In presenza di infezioni sistemiche come la sepsi, ed in caso di meningite, endocardite e peritonite il trattamento parenterale è da preferire.

Ximex: come funziona?

Ma come funziona Ximex? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Ximex

Gruppo terapeutico:

L’amoxicillina è un antibiotico battericida con uno spettro di azione relativamente ampio. Appartiene al gruppo della penicillina.

Microbiologia:

La tabella che segue mostra la sensibilità in vitro all’amoxicillina di parecchi microorganismi clinicamente importanti.

Attività in vitro Concentrazioni minime inibenti medie (MIC)
0.01 – 0.1 mg/ml 0.1 – 1 mg/ml 1 – 10 mg/ml
Microorganismi Str. b haemolyticus Staph.aureus Str.feacalis
Gram-positivi Str. a haemolyticus (penicillinasi-negativo)
Str. pneumoniae B.anthracis
Cl. tetani B.subtilis
Cl. welchii Listeria monocytogenes
Microorganismi N.gonorrhoeae H.influenzae E.coli
Gram-negativi N.menigitidis Bordetella pertussis P.mirabile
S.typhi
Sh.sonnei
V.cholerae

L’amoxicillina è inattiva nei confronti di microorganismi produttori di penicillinasi, Pseudomonas, Klebsiella e nei confronti di ceppi indolo-positivo di Proteus ed Enterobacter. Le percentuali di resistenza da parte di microorganismi naturalmente sensibili possono variare attraverso l’acquisizione di R-plasmidi.


Ximex: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Ximex, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Ximex

Assorbimento:

Dopo somministrazione orale di Ximex compresse l’assorbimento di amoxicillina è rapido e pressochè completo (85-90%).

L’ingestione di cibo non interferisce con l’assorbimento dell’amoxicillina.

Entro 1-2 ore si ottengono tassi plasmatici massimi. Dopo somministrazione di una dose di 375 mg si osservano valori di circa 6 mg/ml. Dosi doppie o dimezzate danno luogo a livelli plasmatici doppi o dimezzati.

Distribuzione:

L’amoxicillina si lega alle proteine plasmatiche nella misura del 20% circa. Essa rimane all’esterno della cellula.

La concentrazione tissutale dipende dalla circolazione a livello dei tessuti stessi e dalla quantità di fluido extracellulare. L’amoxicillina diffonde a concentrazioni terapeuticamente attive nei secreti bronchiali, nelle mucose, nel tessuto osseo e nell’umor acqueo dell’occhio.

I livelli biliari del farmaco sono da due a quattro volte maggiori e talora anche più elevati rispetto a quelli ematici.

Nel liquido amniotico e nel cordone ombelicale si ottengono concentrazioni pari al 25-30% dei livelli ematici materni.

La diffusione dell’amoxicillina nel liquido cerebrospinale è scarsa nei pazienti con meningi sane. In presenza di meningi infiammate le concentrazioni sono pari al 20% circa di quelli ematiche.

Biotrasformazione:

L’amoxicillina viene metabolizzata solo parzialmente. Il prodotto principale di degradazione è l’acido penicilloico, microbiologicamente inattivo, ma con caratteristiche di allergene.

Escrezione:

L’amoxicillina viene eliminata prevalentemente attraverso il rene, per lo più mediante escrezione tubulare (80% circa), e per il resto mediante filtrazione glomerulare (20% circa).

Quando la funzionalità renale è normale, l’emivita plasmatica è di un’ora/un’ora e mezza e, nei nati prematuri, nei neonati e bambini fino a 6 mesi di età, è di 3-4 ore.

In presenza di alterazione della funzionalità renale (clearance di creatinina pari a 15 ml/min o inferiore) l’emivita può aumentare e in caso di anuria fino ad 8 ore e mezza.

Una alterazione della funzionalità epatica non interferisce con l’emivita plasmatica.


Ximex: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Ximex agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Ximex è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Ximex: dati sulla sicurezza

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Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Ximex: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Ximex

Ximex: interazioni

Il probenecid, il fenilbutazone, l’ossifenbutazone e, in minor misura, l’acido acetilsalicilico, l’indometacina ed il sulfinpirazone inibiscono l’escrezione tubulare delle penicilline, aumentandone l’emivita plasmatica ed i livelli plasmatici. L’amoxicillina può essere impiegata a scopo terapeutico in associazione con probenecid.

L’assunzione di allopurinolo non aumenta la frequenza di reazioni cutanee contrariamente a quanto avviene con l’ampicillina.

L’effetto battericida può essere inibito da farmaci batteriostatici come tetracicline, macrolidi e cloramfenicolo.

L’uso concomitante di aminoglicosidi è possibile per il noto effetto sinergico; in tal caso deve essere evitata la miscelazione in vitro a causa della possibile inattivazione degli aminoglicosidi da parte dell’amoxicillina.


Ximex: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Ximex: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono noti effetti indesiderati sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchine.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco