Carvasin: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Carvasin (Isosorbide Dinitrato): sicurezza e modo d’azione

Carvasin (Isosorbide Dinitrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Insufficienza coronarica, prevenzione e cura dell’angina pectoris. Il Carvasin sublinguale per la sua rapidità d’azione, può essere indicato nella cura dell’angina di petto; per la durata della sua azione, di circa 2 ore, è indicato nella prevenzione dell’attacco di angina quando ci si impegna in uno sforzo che può provocare l’attacco (attività muscolare, atto sessuale, pasto abbondante).

Il Carvasin per uso orale, di azione meno rapida, ma più prolungata, è indicato nella prevenzione degli attacchi di angina di petto e nella terapia dell’insufficienza coronarica.

Carvasin: come funziona?

Ma come funziona Carvasin? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Carvasin

Categoria farmacoterapeutica: Vasodilatatori utilizzati nelle patologie cardiache, codice ATC: C01DA08

Carvasin (Isosorbide dinitrato) è un vasodilatatore dimostratosi efficace nell’insufficienza coronarica e nell’angina di petto aumentando, per il migliore flusso ematico indotto nel letto coronarico, la resistenza del cuore allo sforzo e quindi riducendo la frequenza e la gravità degli attacchi anginosi.

Meccanismo d’azione

L’esatto meccanismo d’azione dei nitrati nel mitigare l’angina pectoris non è completamente chiarito. Sembra che il sollievo dei sintomi anginosi sia dovuto alla riduzione della richiesta miocardica di ossigeno per esempio tramite la riduzione del post e pre-carico cardiaco con la dilatazione dei vasi di capacitanza venosi periferici e in misura minore dei vasi arteriosi di resistenza. I nitrati possono determinare una ridistribuzione del flusso ematico coronario alle aree ischemiche dilatando selettivamente i grandi vasi coronarici o i vasi collaterali che si possono sviluppare secondariamente all’ischemia miocardica.

Effetti farmacodinamici

Dopo dosi terapeutiche del farmaco, la pressione arteriosa sistemica di solito viene ridotta, la frequenza cardiaca resta immodificata o subisce un lieve incremento compensatorio. In assenza di scompenso cardiaco, la gittata cardiaca aumenta temporaneamente per poi decrescere. La resistenza vascolare polmonare e la pressione polmonare vengono ridotte.

L’effetto antianginoso di Carvasin sublinguale di solito si manifesta in 2-5 minuti dopo la somministrazione e dura per 1-2 ore. L’effetto emodinamico delle compresse orali viene osservato in 20-60 minuti e dura per 4-6 ore.


Carvasin: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Carvasin, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Carvasin

L’isosorbide dinitrato ha una solubilità paragonabile a quella della nitroglicerina e di gran lunga superiore a quella del pentaeritritoltetranitrato.

Assorbimento

Somministrato per via sublinguale, CARVASIN viene rapidamente assorbito e manifesta la sua azione entro 5 minuti. L’attività vasodilatatrice persiste per circa 2 ore. L’isosorbide di nitrato è ben assorbito anche per via orale. I suoi effetti in questo caso sono più lenti a manifestarsi (30 minuti).

Studi in vivo ed in vitro stabiliscono che il tasso di inattivazione epatica dell’isosorbide dinitrato è molto più lento di quello della nitroglicerina.

Biotrasformazione

L’isosorbide dinitrato è metabolizzato nel fegato, con la formazione di due metaboliti, il 2-mononitrato ed il 5-mononitrato, entrambi, e particolarmente il primo, farmacologicamente attivi.


Carvasin: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Carvasin agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Carvasin è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Carvasin: dati sulla sicurezza

La DL50 nel ratto (via orale) è di circa 1100 mg/Kg. Esperimenti sugli animali indicherebbero che 500 volte la dose terapeutica usuale dovrebbe essere richiesta per produrre effetti tossici sull’uomo. Studi di tossicità cronica in ratti e cani (via orale) non hanno evidenziato fenomeni tossici alle dosi impiegate. Nell’uomo, alcuni studi hanno dimostrato che il farmaco somministrato ad alte dosi (120/360 mg/die) per periodi di 3-

10 mesi non produce metaemoglobinemia nè altre alterazioni ematologiche o biochimiche.

Carcinogenesi, Mutagenesi, Disturbi di fertilità

Non sono stati condotti studi a lungo termine sugli animali per valutare il potenziale carcinogenico di questo farmaco. Uno studio bi-generazionale sulla riproduzione condotto sui ratti trattati con isosorbide dinitrato alla dose di 25 o 100 mg/kg/die non ha rivelato effetti sulla fertilità o sulla gestazione o alcuna patologia dell’accrescimento né sulla generazione parentale né sulla prole dei ratti trattati con isosorbide dinitrato in confronto con i ratti nutriti con una dieta basale controllata.

L’isosorbide dinitrato ha determinato un incremento della embriotossicità nei conigli a dosi orali di 35 e 150 volta la dose giornaliera massima raccomandata sull’uomo. Non esistono studi controllati adeguati su donne in gravidanza.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Carvasin: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Carvasin

Carvasin: interazioni

Isosorbide dinitrato può agire come antagonista fisiologico della norepinefrina, acetilcolina ed istamina. I nitrati possono causare ipotensione come risultato di una vasodilatazione periferica. L’alcool può aumentare questo effetto.

La contemporanea somministrazione di farmaci con proprietà ipotensive (es. beta- bloccanti, vasodilatatori, diuretici, calcio-antagonisti, ACE-inibitori), di neurolettici e antidepressivi trici-clici può potenziare l’effetto ipotensivo

La co-somministrazione di inibitori della fosfodiesterasi (es. sildenafil, vardenafil e tadalafil) u-tilizzati nel trattamento della disfunzione erettile potenzia l’effetto ipotensivo dei nitrati organici. Questo può portare a complicanze cardiovascolari con pericolo di vita; pertanto in pazienti in terapia con Carvasin l’uso degli inibitori della fosfodiesterasi (es. sildenafil, vardenafil, tadalafil) è con-troindicato. (v. paragrafo 4.3) Alcune segnalazioni suggeriscono che la concomitante somministrazione di isosorbide dinitrato possa aumentare i livelli ematici di diidroergotamina e il suo effetto.


Carvasin: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Carvasin: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Carvasin può alterare le capacità di reazione e ridurre i riflessi nella guida dei veicoli e nel controllo di macchinari. Questo effetto può essere potenziato dal consumo di alcool.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco