Glucompet: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Glucompet (Fluoro-18F-Desossiglucosio): sicurezza e modo d’azione

Glucompet (Fluoro-18F-Desossiglucosio) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Medicinale solo per uso diagnostico.

Il fluorodesossiglucosio (18F) è indicato per l’uso in tomografia ad emissione di positroni (PET) negli adulti e nella popolazione pediatrica.

Oncologia

GLUCOMPET è indicato per l’imaging in pazienti sottoposti a procedure diagnostiche oncologiche funzionali e per classificare le patologie in cui l’aumento dell’afflusso di glucosio in organi o tessuti specifici sia il target diagnostico. Le seguenti indicazioni sono sufficientemente documentate (vedere anche paragrafo 4.4):

Diagnosi:

Caratterizzazione di noduli polmonari solitari

Ricerca di cancro di origine sconosciuta rivelate ad esempio da adenopatie cervicali, metastasi epatiche od ossee

Caratterizzazione di masse pancreatiche

Stadiazione:

Cancro della testa e del collo, compresa l’ assistenza nella biopsia guidataCancro polmonare primitivo

Cancro della mammella localmente avanzato

Cancro dell’esofago

Carcinoma del pancreas

Cancro colon-rettale, in particolare nella ristadiazione delle recidive Linfoma maligno

Melanoma maligno, indice di Breslow > 1,5 mm o metastasi linfonodali alla prima diagnosi

Monitoraggio della risposta terapeutica:

Linfoma maligno

Cancro della testa e del collo

Indagine in caso di ragionevole sospetto di recidiva:

Glioma con elevato grado di malignità (III o IV)

Cancro della testa e del collo

Cancro della tiroide (non midollare): pazienti con aumento dei livelli sierici di tireoglobulina e scintigrafia total-body con iodio radioattivo negativa

Cancro polmonare primitivo

Cancro della mammella

Carcinoma del pancreas

Cancro colon-rettale

Cancro ovarico

Linfoma maligno

Melanoma maligno

Cardiologia

In cardiologia l’obiettivo diagnostico è costituito dall’ identificazione del tessuto miocardico vitale che conserva la capacità di assorbire il glucosio ma risulta ipoperfuso, condizione che deve essere valutata prima di scegliere la tecnica di imaging per il flusso più adeguata.

Valutazione del miocardio vitale in pazienti con scompenso cardiaco ventricolare sinistro di grado severo che siano candidati a procedure di rivascolarizzazione, quando le tecniche di imaging convenzionale non sono risolutive.

Neurologia

In neurologia l’obiettivo diagnostico è costituito dall’ identificazione dell’ipometabolismo glucidico in fase interictale.

Localizzazione dei foci epilettogeni nella valutazione prechirurgica dell’epilessia temporale parziale.

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Malattie infettive o infiammatorie:

Nelle malattie infettive o infiammatorie, il target diagnostico è il tessuto o le strutture che presentano un anomalo contenuto di globuli bianchi attivati.

Nelle malattie infettive o infiammatorie, le seguenti indicazioni sono sufficientemente documentate: Localizzazione di foci anomali che permettano la diagnosi eziologica in caso di febbre di origine sconosciuta

Diagnosi di infezione in caso di:

Sospetta infezione cronica delle ossa e/o strutture adiacenti: osteomielite, spondilite, discite, od osteite inclusi i casi in cui sono presenti impianti metallici

Pazienti diabetici con sospetto di neuroartropatia di Charcot del piede, osteomielite e/o infezioni dei tessuti molli

Dolore in presenza di protesi dell’anca

Protesi vascolare;

Febbre in pazienti affetti da AIDS

Rilevazione di focolai settici metastatici in caso di batteriemia o endocardite (vedere anche ìl paragrafo 4.4).

Rilevazione dell’estensione di infezione in caso di:

Sarcoidosi

Malattie infiammatorie intestinali

Vasculite che coinvolge i grandi vasi

Follow-up del trattamento:

Echinococcosi alveolare non operabile, per la ricerca di localizzazioni attive del parassita durante il trattamento medico e dopo interruzione del trattamento.

Glucompet: come funziona?

Ma come funziona Glucompet? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Glucompet

Categoria farmacoterapeutica: radiofarmaceutici diagnostici, altri radiofarmaci diagnostici per la rivelazione di tumori, codice ATC: V09IX04

Effetti farmacodinamici

Alle concentrazioni chimiche utilizzate per gli esami diagnostici, il fluorodesossiglucosio (18F) non sembra avere alcuna attività farmacodinamica.


Glucompet: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Glucompet, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Glucompet

Distribuzione

Il fluorodesossiglucosio (18F) è un analogo del glucosio che si accumula in tutte le cellule che utilizzano il glucosio come fonte primaria di energia. Il fluorodesossiglucosio (18F) si accumula nei tumori con un elevato turnover di glucosio. Dopo l’iniezione endovenosa, il profilo farmacocinetico del fluorodesossiglucosio (18F) nel compartimento vascolare è biesponenziale. Il tempo di distribuzione è di 1 minuto ed il tempo di eliminazione è di circa 12 minuti.

Nei soggetti sani, il fluorodeossiglucosio (18F) è ampiamente distribuito in tutto il corpo, in particolare nel cervello e nel cuore, in minor grado nei polmoni e nel fegato.

Uptake degli organi

L’uptake cellulare del fluorodesossiglucosio (18F) avviene mediante sistemi di trasporto tessuto-specifici, che sono in parte insulino-dipendenti, e, pertanto, possono essere influenzati dall’assunzione di cibo, dallo stato nutrizionale e dalla presenza di diabete mellito. In pazienti con diabete mellito, si verifica un ridotto uptake di fluorodeossiglucosio (18F) nelle cellule, dovuto ad una distribuzione tissutale e ad un metabolismo del glucosio modificati.

Il fluorodesossiglucosio (18F) è trasportato attraverso la membrana cellulare analogamente al glucosio, ma subisce solo la prima fase della glicolisi dando luogo alla formazione del fluorodesossiglucosio (18F)-6- fosfato, che rimane intrappolato all’interno delle cellule tumorali e non viene ulteriormente metabolizzato. Poiché la successiva defosforilazione ad opera della fosfatasi intracellulare è lenta, il fluorodesossiglucosio (18F)-6-fosfato è trattenuto nel tessuto per diverse ore (meccanismo di intrappolamento).

Il fluorodesossiglucosio (18F) attraversa la barriera ematoencefalica. Circa il 7 % della dose iniettata si accumula nel cervello entro 80-100 minuti dopo l’iniezione. I focolai epilettogeni presentano un ridotto metabolismo del glucosio durante le fasi interictali.

Circa il 3 % dell’attività iniettata è captata dal miocardio entro 40 minuti. La distribuzione del fluorodesossiglucosio (18F) nel cuore sano è sostanzialmente omogenea, tuttavia sono state descritte differenze locali fino al 15 % a livello del setto interventricolare. Durante e dopo un’ischemia miocardica reversibile, si verifica un aumento della captazione del glucosio nella cellula miocardica.

Lo 0.3 % e lo 0.9-2.4 % dell’attività iniettata si accumulano rispettivamente nel pancreas e nel polmone.

Il fluorodesossiglucosio (18F) si lega in misura minore anche a livello del muscolo oculare, della faringe e dell’intestino. Il legame al muscolo può essere osservato a seguito di un esercizio fisico recente e in caso di sforzo muscolare durante l’esame.

Eliminazione

L’eliminazione del fluorodesossiglucosio (18F) avviene prevalentemente per via renale, con il 20 % di attività escreta nelle urine nelle 2 ore successive all’iniezione.

Il legame al parenchima renale è debole, ma a causa dell’eliminazione renale del fluorodesossiglucosio (18F), l’intero sistema renale, in particolare la vescica, presenta una marcata attività.


Glucompet: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Glucompet agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Glucompet è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Glucompet: dati sulla sicurezza

Gli studi tossicologici condotti su topi e ratti hanno dimostrato che, con una singola iniezione endovenosa di 0.0002 mg/kg, non si osservano casi di morte. La tossicità con somministrazioni ripetute non è stata eseguita perché Glucompet viene somministrato in un’unica dose. Questo medicinale non è indicato per la somministrazione regolare o continua.

Non sono stati effettuati studi di mutagenicità né di carcinogenicità a lungo termine.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Glucompet: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Glucompet

Glucompet: interazioni

Tutti i medicinali che modificano i livelli di glucosio nel sangue possono influenzare la sensibilità dell’esame (es. corticosteroidi, valproato, carbamazepina, fenitoina, fenobarbitale e catecolamine).

Dopo somministrazione di fattori stimolanti la crescita di colonie (CSF), si verifica un maggiore assorbimento di fluorodesossiglucosio (18F) a livello del midollo osseo e della milza per parecchi giorni. Ciò deve essere tenuto in considerazione durante l’interpretazione dell’imaging PET. Questa interferenza può essere ridotta facendo intercorrere un intervallo di almeno 5 giorni tra il trattamento con CSF e l’imaging PET.

La somministrazione di glucosio e insulina influenza l’afflusso di fluorodesossiglucosio (18F) nelle cellule. Nel caso di livelli glicemici elevati, come pure di bassi livelli di insulina nel plasma, l’afflusso di fluorodesossiglucosio (18F) negli organi e nei tumori è ridotto.

Non sono stati eseguiti studi formali sull’interazione tra fluorodesossiglucosio (18F) e mezzi di contrasto utilizzati per la tomografia computerizzata.


Glucompet: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Glucompet: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non pertinente.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco